Prodotto dell’eterno fascino di abitare le acque, le isole artificiali sono diventate negli ultimi anni il modo per molte città di espandersi sul mare, aprendo la possibilità di spostare insediamenti, attività, natura e intrattenimento al di là dei normali confini urbani. Non si tratta sicuramente di un’innovazione recente. Fra i primissimi esempi di isola artificiale compariva Dejima, creata nella baia di Nagasaki nel XVII secolo in Giappone come centro dedicato ai mercanti europei, a testimonianza di come l’uomo abbia sempre cercato di stanziarsi sul mare con piattaforme fisse o mobili. Tuttavia, dalla recentemente inaugurata Little Island di New York all’annunciata Lynetteholm Island a Copenhagen, ciò che spesso si nota negli ultimi progetti è una particolare attenzione all’aspetto della sostenibilità ambientale. Se da un lato alcune sono costruite in modo da avere il minimo impatto, alimentate da fonti di energia alternativa e progettate per proteggere la costa dalle intemperie, altre invece hanno scatenato l’indignazione degli ambientalisti perchè bollate come pratiche di “greenwashing”. In ogni caso, il dibattito intorno alle nuove isole artificiali dimostra una rinnovata consapevolezza e volontà di limitare i danni ambientali annessi a questi progetti. Inoltre, considerando l’incessante innalzarsi del livello delle acque causato dal riscaldamento globale, in pochi decenni i mari potrebbero ricoprire grandi porzioni di città come Miami, Venezia o Bangkok. Ciò significa che nuove soluzioni abitative sull’acqua diventeranno sempre più comuni, se non proprio necessarie, e in questo panorama le isole artificiali giocheranno un ruolo chiave che non le potrà sottrarre dal confronto con la sfida climatica.
Uno sguardo a 10 nuove isole artificiali
Dieci esempi di isole artificiali da tutto il mondo, da quelle solo proposte o ancora in fase di costruzione fino alle piattaforme recentemente inaugurate.
Foto Tredje Natur.
Foto Michael Grimm.
Foto Seasteading Institute.
Foto Avesta Group.
Foto Stringer/ChinaImages / IPA.
Foto Dubai.it.
Foto Danish Energy Agency.
Foto Wikimedia Commons.
Foto Skyscapercity.
Foto Miral Asset Management.
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- Gaia Lamperti
- 04 agosto 2021
Un’isola artificiale di 275 ettari ancora in costruzione al largo della costa di Copenaghen, progettata per proteggere il porto della città dall’innalzamento dell’acqua e dalle mareggiate. Il progetto è stato progettato da COWI, Arkitema e Tredje Natur e sarà costruito nei prossimi 50 anni. Ospiterà case per 35.000 persone e sarà collegato alla terraferma tramite una circonvallazione, tunnel e una linea metropolitana.
Un parco isola artificiale nel fiume Hudson di Manhattan a New York City progettato da Heatherwick Studio. La piattaforma da 260 milioni di dollari, ospitante parchi con 350 specie di fiori, un anfiteatro da 687 posti e diversi ristoranti, è stata aperta al pubblico a maggio, diventando il primo nuovo parco aperto in città dall’inizio della pandemia.
Il progetto sostenuto dalla ONG Seasteading mira a creare piattaforme galleggianti ecologiche per abitazioni off-shore nella laguna nel sud di Tahiti. L’isola è solo in fase di proposta ora, ma il governo ha firmato un memorandum d’intesa che segnala la sua volontà di lavorare con l’organizzazione per costruire questa isola artificiale che promuoverebbe la resilienza all’innalzamento dei livelli del mare, lo sviluppo sostenibile e l’innovazione sociale.
Un’isola artificiale in fase di sviluppo nel Mar Caspio, circa 23km a sud-ovest di Baku. Si tratta di un’area di 2.000 ettari composta da più di 40 isole artificiali collegate tra loro da ponti sospesi, passerelle pedonali e strutture. Sulle isole principali ci saranno linee parallele di edifici, tra cui la nuova Azerbaijan Tower, alta 1.050m e con 189 piani, che diventerà l’edificio più alto del mondo. Le altre isole isolate ospiteranno ville in stile resort e complessivamente l’intero progetto ospiterà più di un milione di persone al suo completamento.
Un arcipelago artificiale in costruzione situato al largo della costa nord di Danzhou, Hainan, Cina. Il progetto, costruito dal gruppo Evergrande, sarà composto da tre isolotti indipendenti con una superficie totale di 381 ettari che, visti dall’alto, sembreranno i petali di un fiore raccolti intorno alla corolla. Il completamento dell’opera da 24 miliardi di dollari, che includerà centri commerciali, teatri, giardini e hotel, è previsto a breve.
Un arcipelago artificiale al largo della costa di Dubai, è stato costruito nel 2008 e visto dall’alto assomiglia a una palma stilizzata. Ospita resort e ristoranti di lusso con un eccellente sistema di strade, tunnel e trasporti pubblici. Funziona come frangiflutti ma è soprattutto famoso come attrazione turistica.
Situata a ovest dello Jutland, nel Mare del Nord, a una distanza di circa 80km dalla città danese di Thorsminde, la struttura artificiale sarà in grado di servire parchi eolici offshore con una capacità di 3-10 GW, diventando il più grande parco eolico offshore del paese. La Danish Energy Agency prevede di iniziare la gara d’appalto nel 2022.
Diyar Al Muharraq Islands è un complesso di sette isole artificiali nell'arcipelago del Bahrain, completato nel 2015 e situato a 10,5km a nord-est della capitale, Manama. Le isole sono progettate come città autosufficienti con strutture commerciali e residenziali e sono collegate tra loro tramite il trasporto pubblico.
Un’isola artificiale cinesi in costruzione per ospitare l’aeroporto che servirà la città di Dalian nella provincia di Liaoning. Questa è una pratica comune per la Cina che ha alcuni dei più grandi aeroporti off-shore del mondo su isole costruite appositamente per questo scopo.
Isola artificiale di Abu Dhabi completata nel 2009, l’isola di Yas occupa una superficie totale di 25km² e ospita un popolare parco di divertimenti che l’ha trasformata in un’attrazione turistica. Ospita anche un circuito dove si tiene il Gran Premio di Formula Uno di Abu Dhabi dal 2009.