Cinque progetti artistici da visitare ora nel metaverso

Dal mondo del gaming a quello degli NFTs, dalla tecnologia 3D alla realtà aumentata, da Kaws al Musee Dezentral: attraverso l’arte, si esplorano possibilità e controversie del metaverso. 

KAWS: NEW FICTION Le Serpentine Galleries di Londra, ACUTE ART e Fortnite presentano “KAWS: NEW FICTION”, un nuovo progetto in uno spazio fisico, virtuale e in realtà aumentata a cura del direttore artistico di Acute Art Daniel Birnbaum.  La mostra ha inaugurato il 18 gennaio e sarà visitabile, online e presso le Gallerie, fino al 27 febbraio 2022; è inoltre parallelamente accessibile sul videogioco Fortnite, dove gli utenti possono esplorare le Serpentine Galleries e apprezzare le iconiche sculture di KAWS in una modalità inedita. Un progetto che supera la contrapposizione reale/virtuale: scaricando l’Acute Art app, gli utenti hanno la possibilità di posizionare e visualizzare le opere nello spazio circostante, e condividere la loro esperienza sui social media. La mostra è accompagnata da una pubblicazione che include contributi di Hans Ulrich Obrist, Daniel Birnbaum e la scrittrice americana Alexandra Kleeman. 

Immagine: KAWS: NEW FICTION in Fortnite. © Epic Games

VOICE GEMS META-MUSEUM Il VOICE GEMS META-MUSEUM è il nuovo progetto di Harry Yeff (Reeps100) e Trung Bao, artisti, sperimentatori musicali e “tecno-creativi” di fama mondiale. Un vero e proprio Meta-Museo per custodire ed esporre le “Voice Gems”, file audio sperimentali che consentono di conservare le voci come “gemme”, in formato digitale e 3D, dando vita a un sistema che “scolpisce” oltre 200.000 particelle con dati vocali simili alle impronte digitali. Il colore e la forma delle Voice Gems è generato direttamente dalla voce. Yeff e Trung hanno creato Voice Gems utilizzando, tra tante, anche le voci di Ai Weiwei, Felipe Pantone, Reggie Watts, Kenny Schachter, Lily Cole, Klause Schwab (presidente esecutivo del WEF), Sougwen Chung, Platon e Herbert W. Franke. Il progetto è stato precedentemente presentato presso Art Basel Miami Beach 2021; König Galerie, Berlino; OÖ Art Museum, Linz. Otto gemme saranno inoltre presentate al World Economic Forum.

Immagine: Kenny Schachter_00001, courtesy Voice Gems Meta-Museum

MUSEE DEZENTRAL (Metaverse NFT Museum) La tecnologia blockchain ha influenza sul settore della finanza, governance, privacy, e non ultimo quello dell’arte. Il Musee Dezentral è un progetto online che gioca con la tecnologia 3D per reimmaginare le modalità in cui artisti e collezionisti d’arte espongono e comprano opere d’arte, allo stesso tempo offrendo ai visitatori un’esperienza coinvolgente che superi i limiti dello spazio fisico. I possessori di NFT potranno esporre arte digitale in un vero e proprio museo virtuale creato utilizzando un motore grafico personalizzato a cui è possibile accedere con un semplice smartphone o tramite una più complessa tecnologia VR. Al momento è possibile visitare la mostra “VOICE Community”, a cura di BrightLight & HA14SA.

Courtesy Musee Dezentral

THE NEON HIEROGLYPH – TAI SHANI Il 31 marzo 2022 Tai Shani, artista vincitrice del Turner Prize conosciuta per le sue monumentali installazioni immersive che combinano performance, film, scrittura e fotografia, presenterà una nuova opera commissionata nell’ambito della serie Virtual Factory per il Manchester International Festival. Il MIF ha invitato artisti da tutto il mondo, in particolare legati all’universo del gaming, del cinema e dell'arte visiva, per esplorare l'ambiente virtuale come “spazio di possibilità infinite” e immaginare nuove risposte all'architettura e alla visione dello spazio culturale The Factory, a Manchester. Il progetto di Tai Shani, “The Neon Hieroglyph” (trad. “Il geroglifico a neon”), rappresenta il secondo nella serie, nonché la prima opera online dell’artista. Tramite nove storie “ipnotiche” Shani prosegue il suo lavoro alla creazione di una mitologia femminista della psichedelia, unendo proiezioni allucinogene a una soundtrack realizzata dal compositore di Manchester Maxwell Stirling.  

Immagine: Tai Shani, The Neon Hieroglyph 2021, courtesy MIF

UN/NATURAL SURROGATES UN/NATURAL SURROGATES è una mostra virtuale curata da Benjamin Egger con la direzione artistica di Magdalena Kovarik, realizzata per la Wrong Biennale e parte del progetto di ricerca “Postdigital Art Practices in Cultural Education” (PKKB). Un giardino virtuale nel quale testare la relazione tra mondo digitale e dimensione affettiva tramite tredici opere, alcune delle quali realizzate appositamente per la mostra. UN/NATURAL SURROGATES si propone di esplorare nuove possibilità di interazione, navigazione e curatela nelle mostre digitali. Gli artisti in mostra: Donna Conlon, Hannah Neckel, Jan Robert Leegte, Jocelyn Neumann, Judith Sönnicken, Katrin Petroschkat, Kenny Löffler, Lele Schlaich, Leo Lehner, Mariana Reinhardt, Marisa Olson, Martyna Poznańska, Meike Boekholt, Mit Borrás, Molly Soda, NEEEU, Renee Klaßen.

Image: screenshot from UN/NATURAL SURROGATES website

Ricordiamo tutti il clamore generato dalla vendita da Christie’s dell’opera di Beeple “Everydays: the first 5000 days”, lo scorso anno. Il potenziale mediatico di una battuta d’asta da 69 milioni di dollari e i conseguenti dibattiti su potenzialità e rischi delle intersezioni tra il mercato degli NFTs e il settore dell’arte hanno (prevedibilmente) accresciuto il valore dell’opera stessa e di tutte le opere d’arte digitali battute all’asta successivamente.  Eppure il Metaverso non rappresenta solo un terreno per investimenti e appassionati della blockchain. Non solo, almeno.  Negli ultimi due anni la chiusura di spazi museali e gallerie e i più o meno riusciti tentativi di adattamento o migrazione sul virtuale hanno funzionato da catalizzatori in questo senso. Tra una discussione e l’altra sul futuro dei luoghi dell’arte e la loro fruizione, si è aperta la strada a sperimentazioni virtuali e digitali che auspicabilmente si tradurranno in nuovi e più dinamici approcci allo spazio fisico.

Voice Generated ‘Blossom’ Gem, Courtesy Voice Gems Meta-Museum

La nuova spinta è testimoniata da iniziative recenti, tra cui il piano per la realizzazione del MAD Museum of Digital Art a Milano, un progetto da 6 milioni di euro la cui inaugurazione è prevista per il 2026, o ancora dall’inaugurazione, prevista per il mese di aprile 2022, della prima galleria d’arte digitale immersiva permanente nel Regno Unito, a Coventry.  Lo scorso novembre abbiamo stilato una lista di progetti e mostre in grado di raccontare la complessa relazione tra spazio fisico e virtuale. Oggi la nostra gallery propone cinque progetti con obiettivi e visioni diverse, che proprio nelle loro discordanze offrono una panoramica di alcune delle imprevedibili e controverse possibilità che il Metaverso può regalare al mondo dell’arte. 

Vista dell’installazione “Your Progress Will Be Saved”, Virtual Factory Series, per gentile concessione del MIF Manchester International Festival

Immagine in apertura: KAWS: NEW FICTION in Fortnite. © Epic Games

KAWS: NEW FICTION Immagine: KAWS: NEW FICTION in Fortnite. © Epic Games

Le Serpentine Galleries di Londra, ACUTE ART e Fortnite presentano “KAWS: NEW FICTION”, un nuovo progetto in uno spazio fisico, virtuale e in realtà aumentata a cura del direttore artistico di Acute Art Daniel Birnbaum.  La mostra ha inaugurato il 18 gennaio e sarà visitabile, online e presso le Gallerie, fino al 27 febbraio 2022; è inoltre parallelamente accessibile sul videogioco Fortnite, dove gli utenti possono esplorare le Serpentine Galleries e apprezzare le iconiche sculture di KAWS in una modalità inedita. Un progetto che supera la contrapposizione reale/virtuale: scaricando l’Acute Art app, gli utenti hanno la possibilità di posizionare e visualizzare le opere nello spazio circostante, e condividere la loro esperienza sui social media. La mostra è accompagnata da una pubblicazione che include contributi di Hans Ulrich Obrist, Daniel Birnbaum e la scrittrice americana Alexandra Kleeman. 

VOICE GEMS META-MUSEUM Immagine: Kenny Schachter_00001, courtesy Voice Gems Meta-Museum

Il VOICE GEMS META-MUSEUM è il nuovo progetto di Harry Yeff (Reeps100) e Trung Bao, artisti, sperimentatori musicali e “tecno-creativi” di fama mondiale. Un vero e proprio Meta-Museo per custodire ed esporre le “Voice Gems”, file audio sperimentali che consentono di conservare le voci come “gemme”, in formato digitale e 3D, dando vita a un sistema che “scolpisce” oltre 200.000 particelle con dati vocali simili alle impronte digitali. Il colore e la forma delle Voice Gems è generato direttamente dalla voce. Yeff e Trung hanno creato Voice Gems utilizzando, tra tante, anche le voci di Ai Weiwei, Felipe Pantone, Reggie Watts, Kenny Schachter, Lily Cole, Klause Schwab (presidente esecutivo del WEF), Sougwen Chung, Platon e Herbert W. Franke. Il progetto è stato precedentemente presentato presso Art Basel Miami Beach 2021; König Galerie, Berlino; OÖ Art Museum, Linz. Otto gemme saranno inoltre presentate al World Economic Forum.

MUSEE DEZENTRAL (Metaverse NFT Museum) Courtesy Musee Dezentral

La tecnologia blockchain ha influenza sul settore della finanza, governance, privacy, e non ultimo quello dell’arte. Il Musee Dezentral è un progetto online che gioca con la tecnologia 3D per reimmaginare le modalità in cui artisti e collezionisti d’arte espongono e comprano opere d’arte, allo stesso tempo offrendo ai visitatori un’esperienza coinvolgente che superi i limiti dello spazio fisico. I possessori di NFT potranno esporre arte digitale in un vero e proprio museo virtuale creato utilizzando un motore grafico personalizzato a cui è possibile accedere con un semplice smartphone o tramite una più complessa tecnologia VR. Al momento è possibile visitare la mostra “VOICE Community”, a cura di BrightLight & HA14SA.

THE NEON HIEROGLYPH – TAI SHANI Immagine: Tai Shani, The Neon Hieroglyph 2021, courtesy MIF

Il 31 marzo 2022 Tai Shani, artista vincitrice del Turner Prize conosciuta per le sue monumentali installazioni immersive che combinano performance, film, scrittura e fotografia, presenterà una nuova opera commissionata nell’ambito della serie Virtual Factory per il Manchester International Festival. Il MIF ha invitato artisti da tutto il mondo, in particolare legati all’universo del gaming, del cinema e dell'arte visiva, per esplorare l'ambiente virtuale come “spazio di possibilità infinite” e immaginare nuove risposte all'architettura e alla visione dello spazio culturale The Factory, a Manchester. Il progetto di Tai Shani, “The Neon Hieroglyph” (trad. “Il geroglifico a neon”), rappresenta il secondo nella serie, nonché la prima opera online dell’artista. Tramite nove storie “ipnotiche” Shani prosegue il suo lavoro alla creazione di una mitologia femminista della psichedelia, unendo proiezioni allucinogene a una soundtrack realizzata dal compositore di Manchester Maxwell Stirling.  

UN/NATURAL SURROGATES Image: screenshot from UN/NATURAL SURROGATES website

UN/NATURAL SURROGATES è una mostra virtuale curata da Benjamin Egger con la direzione artistica di Magdalena Kovarik, realizzata per la Wrong Biennale e parte del progetto di ricerca “Postdigital Art Practices in Cultural Education” (PKKB). Un giardino virtuale nel quale testare la relazione tra mondo digitale e dimensione affettiva tramite tredici opere, alcune delle quali realizzate appositamente per la mostra. UN/NATURAL SURROGATES si propone di esplorare nuove possibilità di interazione, navigazione e curatela nelle mostre digitali. Gli artisti in mostra: Donna Conlon, Hannah Neckel, Jan Robert Leegte, Jocelyn Neumann, Judith Sönnicken, Katrin Petroschkat, Kenny Löffler, Lele Schlaich, Leo Lehner, Mariana Reinhardt, Marisa Olson, Martyna Poznańska, Meike Boekholt, Mit Borrás, Molly Soda, NEEEU, Renee Klaßen.