Nel caso di Les Doigts En Fleur, la tentazione è forte, di operare un hacking semantico, del concetto di res extensa — in realtà la definita sfera fisica cartesiana — per applicarla al concetto di natura che il lavoro di Marina Cavadini chiama a raccolta e fa reagire coi visitatori. Un sistema esteso, che vuole ricollocare i limiti consolidati dell’artificiale e del naturale, e per farlo sceglie lo spazio iconico della cosiddetta natura artificiale: un orto botanico.
Les Doigts En Fleur
Una performance nel contesto della Hot House series mette in discussione i confini della natura all’ Orto Botanico di Torino, coinvolgendo tutti gli attori viventi in gioco nella riattivazione di un’architettura.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, Orto Botanico di Torino, 2019. Courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, Orto Botanico di Torino, 2019. Courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, Orto Botanico di Torino, 2019. Courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, Orto Botanico di Torino, 2019. Courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, Orto Botanico di Torino, 2019. Courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, 2019. latex con serra sudafricana. Performer: Yu Tian. Foto: Brando Prizzon, courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur (2019), Serra sudafricana. Performer: Giorgia Castellano. Foto : Brando Prizzon. Courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, 2019. latex con serra tropicale. Performer: Arianna Spada e Michelangela Battistella. Foto: Brando Prizzon, courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, 2019. silicone con piante succulente. Performer: Chiara Talarico e Ginevra Ghiaroni. Foto: Brando Prizzon, courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, 2019. latex con Nymphea alba. Performer: Arianna Spada. Foto: Brando Prizzon, courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, 2019. tulle con serra sudafricana. Performer: Giada Bikaï. Foto: Brando Prizzon, courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, 2019. lycra con Nepenthes. Performer: Giulia Kapelanczyk. Foto: Brando Prizzon, courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, 2019. lycra con Strelitzia reginae. Performer: Mariacristina Cavagnoli. Foto: Brando Prizzon, courtesy HotHouse.
Marina Cavadini, Les Doigts En Fleur, 2019. latex con Monstera deliciosa, Performer: Olga Canavesio. Foto: Brando Prizzon, courtesy HotHouse.
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- Giovanni Comoglio
- 12 giugno 2019
- Torino
Les Doigts En Fleur è infatti parte della HotHouse series curata da Giovanna Repetto , un progetto articolato in più episodi, che indaga quel limite apparente tra natura e artificio proponendo a chi visita gli orti botanici delle città “…una visione critica del concetto di paesaggio oggi, quale risultato del rapporto uomo-natura e delle criticità marcatamente contemporanee che minacciano l’ambiente in cui viviamo. (…) L’orto botanico è l’oggetto di attenzione, in quanto custode e rappresentante della massima espressione dell’artificiale nella sua corsa all’imitazione del reale. (…) Paesaggi creati da zero, veri e propri ecosistemi tenuti in vita da macchine, botanici e giardinieri” che potrebbero divenire rapidamente “luoghi di una archeologia del paesaggio”.
Nella sua declinazione di HotHouse per gli spazi storici dell’Orto Botanico di Torino, Marina Cavadini ha portato avanti il suo discorso di artista interdisciplinare, creando un’interazione fisica, visuale, contaminativa con tutta la natura che costituisce l’Orto, integrando in essa l’architettura, che forse risulta fin meno artificiale del contenuto e concetto stesso di una serra tropicale. Il Giardino, le Serre storiche e recenti, divengono perciò teatro di una perfomance e della video installazione disponibile lungo l’apertura della mostra: “… le dita fioriscono, sfumano e diventano spine, diventano foglia attraverso una collezione di accessori in lattice, lycra, tulle e silicone. Un tableau vivant attiva così l’interazione con la flora e l’architettura.”
Una ridiscussione dei limiti della natura che finisce poi per coinvolgerne tutti gli attori in un dispositivo di riattivazione di uno spazio architettonico.
- Les Doigts En Fleur
- Marina Cavadini
- Giovanna Repetto
- Orto Botanico di Torino
- viale Mattioli 25, Torino
- fino al 18 Giugno 2019
- Alberto Nidola, Arianna Spada, Bea Viinamäki, Chiara Talarico, Demetra (Dimitri Gadaldi), Francesca Mariano, Bikaï Giada Ngo hell, Ginevra Ghiaroni, Giorgia Castellano, Giulia Kapelanczyk, Jing Li, Mara Roberto, Mariacristina Cavagnoli, Mattia Giordano, Michelangela Battistella, Olga Canavesio, Yu Tian, Zhou Yixue.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.
Marina Cavadini all'Orto Botanico di Torino per HotHouse series.