Per Jessica Backhaus la fotografia è un modo di muoversi all’interno della propria esistenza, ridisegnandone i confini e a volte ridefinendone perfino alcune delle caratteristiche principali. Il trasferimento in un nuovo studio, la ricerca del padre naturale, l’amicizia con Gisèle Freund, per la fotografa tedesca ogni nuovo passo nello spazio e nel tempo è un passo verso se stessa, e diventa l’occasione per riflettere sul potere comunicativo (e identificativo) delle immagini attraverso una necessaria sintesi visiva. Ospitata dal 24 maggio al 21 giugno da Mutty, spazio multifunzionale che gestisce un interessante programma culturale a Castiglione delle Stiviere, “A Trilogy” raccoglie tre dei più recenti lavori dell’artista di Cuxhaven: “Beyond Blue”, che muove dal colore da cui si sente meglio rappresentata, “Shifting Clouds”, in cui tenta un parziale superamento della fotografia, e “New Horizon”, dove giunge a una personale via espressiva finalmente svincolata dallo stato bidimensionale eppure grafica e minimale come non mai. Invisibile ma pervasivo filo conduttore dei tre lavori è il vuoto, ovvero lo spazio necessario perché l’atto artistico si compia, il luogo a cui tendere continuamente e l’energia con cui costantemente alimentare la materia di cui è fatta la creatività. La mostra, che segue il percorso dell’omonimo libro pubblicato da Kehrer Verlag nel 2017 e presenta anche immagini tratte da alcune serie precedenti, segna la nuova collaborazione tra Mutty e Giulia Zorzi di Micamera dopo The Lonely Ones di Gus Powell e, come nella miglior tradizione della galleria e libreria da sempre fulcro della fotografia contemporanea a Milano, sarà quindi anche l’occasione per partecipare a un workshop d’autore: sabato 25 e domenica 26 maggio Jessica Backhaus accompagnerà infatti gli studenti alla scoperta della fotografia quotidiana (e dell’arte di saper guardare)
Un passo nel vuoto: la trilogia di Jessica Backhaus
La fotografa tedesca torna in Italia con una mostra allo spazio Mutty, in provincia di Mantova, che raccoglie tre dei suoi lavori più recenti.
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- Raffaele Vertaldi
- 24 maggio 2019