Un concerto di musica elettronica nella chiesa di Gardella e Ferrieri

Per la prima volta negli oltre 50 anni di storia dell’edificio religioso, la musica elettronica varcherà l’uscio di San Nicolao della Flue, l’imponente chiesa modernista che domina il paesaggio del quartiere Forlanini di Milano. È questo il luogo scelto dal compositore Neuf Voix, classe 1994, per presentare in anteprima assoluta la sua nuova opera Frequenze per più dimensioni, un’esplorazione delle possibilità del suono e della voce che si pongono in linea con gli stilemi e le ricerche sonore della musica concreta. L’elemento concreto, nell’accezione inglese di concrete – cemento – è l’implicito fil rouge tra la performance del compositore e l’edificio, astronave modernista di cemento armato che sembra essere atterrata, proprio a ridosso dell’allunaggio del 1969, in un quartiere Forlanini all’epoca ancora in espansione. 

Il progetto originario, datato 1962, fu affidato all’architetto Fritz Metzger, che condivideva con il santo a cui la chiesa era stata dedicata – montanaro ed ex soldato del Quindicesimo secolo, divenuto pellegrino dopo la vocazione religiosa – i natali svizzeri. Incompiuto, il progetto passò successivamente nelle mani di Ignazio Gardella e della designer e architetto Anna Castelli Ferrieri, la cui visione fu portata a compimento tra il 1968 e il 1970.  A definire l’identità del progetto di Gardella e Ferrieri è la copertura a vela delle tre navate, che poggia su portali curvi di calcestruzzo a vista e che simulano nella loro imponente sinuosità la carena dell’Arca di Noè.  La stessa eleganza modernista, slanciata nonostante la fermezza dei materiali, si ritrova nei dettagli degli interni, come nelle feritoie da cui filtra la luce e, più precisamente, nel tabernacolo e il fonte battesimale in beola progettati da Padre Costantino Ruggeri. 
Fu proprio su iniziativa del religioso che a San Nicolao della Flue la spiritualità ha saputo porsi in dialogo con il design e l’arte, come raccontano anche le 134 vetrate opera del pittore e ceramista Pino Grioni.

Sono particolarmente evocative, nell’archivio della parrocchia, le fotografie degli anni ‘60, quando le messe venivano celebrate sul sito del cantiere: gli abiti candidi delle cresimande, l’altare posticcio e un’alta croce di acciaio, quasi un traliccio, raccolti tra i condomini del boom economico.  Oggi il sodalizio tra design e arte nell’ambito della chiesa trova un nuovo capitolo nell’Acusmonium Odae, impianto di diffusione sonora progettato e creato dallo stesso artista, le cui linee avvolgenti si pongono in dialogo con le cifre futuristiche della chiesa. L’impianto consente ai suoni di veicolare attraverso l’ambiente in modo tridimensionale e coinvolgente, offrendo agli ascoltatori una percezione profondamente immersiva. La ricerca sulla qualità e diffusione del suono è infatti al centro dell’opera di Neuf Voix, che in passato già si era avvalso di un’altro ambiente di matrice ecclesiastica – l’auditorium di San Fedele – per una sua esibizione, oltre ad avere preso parte alla Biennale Musica Venezia e una serie di progetti di sonorizzazione dal vivo, come la sfilata FW 24 di Ann Demeulemeester alla Paris Fashion Week.

Il progetto, dunque, suggerire un ritorno della musica sperimentale in un contesto religioso. Un nuovo capitolo di un sodalizio che in Italia ebbe inizio nell’Aula Borrominiana dell’Oratorio di San Filippo Neri a Roma, nell’Aprile 1966, quando in seguito al Concilio Vaticano II la curia aprì lo spazio liturgico alle chitarre elettriche di una serie di complessi beat e garage in quella che fu definita “La messa dei giovani”. 

La performance musicale Frequenze per più dimensioni eseguita da Neuf Voix, per cui si prospetta il tutto esaurito, si svolgerà in data giovedì 28 novembre presso San Nicolao della Flue, Milano.

Immagine di apertura: Neuf Voix con il suo Acusmonium Odae all'interno di San Nicolao della Flue, progetto di Ignazio Gardella e Anna Castelli Ferrieri. Foto Inessa Arvisire