Il poster è quasi morto come oggetto di comunicazione ma continua ad essere la forma e il supporto con cui i grafici si divertono, dicono la loro, si esprimono. E poi i poster, nella loro versione fisica, costano poco e in tempi di ristrettezze è un punto a favore – ristrettezze che non dipendono però dalla crisi innescata dalla pandemia di coronavirus ma hanno radici quantomeno ventennali. Questa call for posters ha avuto grande successo, perché risponde a un bisogno, quello di riflettere su cosa sta succedendo e di comunicarlo. 572 autori di 45 nazionalità diverse hanno presentato le loro differenti visioni e approcci alla pandemia e alla sua rappresentazione grafica con messaggi incoraggianti, critici, di ricerca, di responsabilità civica ma anche umoristici. Non stupisce la grande partecipazione latinoamericana, con cui Dimad intrattiene stretti rapporti, a cui è dedicata una mostra specifica alla Casa de América in novembre.
Madrid. 100 poster sul covid invadono la città
Nell’ambito di Madrid Gráfica 2020, la kermesse internazionale dedicata alla grafica, sono in mostra una serie di poster sul coronavirus, frutto di una call internazionale a cui hanno partecipato oltre 500 grafici.
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- Simona Bordone
- 22 ottobre 2020
La giuria che ha selezionato i 100 migliori lavori, esposti sia nelle piazze della città sia alla Central de Diseño al Matadero Madrid, è composta da grafici di fama internazionale: Alberto Corazón, Daniel Nebot, Ruedi Baur, América Sánchez e Natalia Volpe.
L’evento è organizzato da Dimad e dal Comune di Madrid, con il supporto del Foro de Empresas por Madrid.
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- 11 novembre 2020