Con più di 250 opere di oltre 70 artisti, la mostra riunisce arte moderna, scultura, architettura, ceramica, tessitura e body painting dall’epoca precolombiana a oggi.
Southern Geometries, grazie a interessanti spunti visivi, crea un collegamento tra le diverse culture dell’area. Da fotografie come quelle del peruviano Martín Chambi, che fotografò il Machu Picchu negli anni Venti, a quelle del messicano Pablo López Luz, che coglie l’influsso della cultura progettuale inca nell’architettura vernacolare contemporanea, nella mostra l’incidenza dell’epoca precolombiana è onnipresente.
Southern Geometries alla Fondation Cartier, Parigi
Armando Salas Portugal, Torres de Satélite, México DF, 1968
Southern Geometries alla Fondation Cartier, Parigi
Vista dell’allestimento Southern Geometries alla Fondation Cartier di Parigi, 2018.
Southern Geometries alla Fondation Cartier, Parigi
Luiz Zerbini, A Primeira Missa, 2014
Southern Geometries alla Fondation Cartier, Parigi
Martin Gusinde Tierra del Fuego, Argentina e Cile (1886-1969, nato in Prussia, ora Polonia). Ulen, testa forte, popolo di Selk'nam, 1923. Il suo ruolo è quello di intrattenere il pubblico con l'odio.
Southern Geometries alla Fondation Cartier, Parigi
Armando Salas Portugal, Torres de Satélite, México DF, 1968
Southern Geometries alla Fondation Cartier, Parigi
Vista dell’allestimento Southern Geometries alla Fondation Cartier di Parigi, 2018.
Southern Geometries alla Fondation Cartier, Parigi
Luiz Zerbini, A Primeira Missa, 2014
Southern Geometries alla Fondation Cartier, Parigi
Martin Gusinde Tierra del Fuego, Argentina e Cile (1886-1969, nato in Prussia, ora Polonia). Ulen, testa forte, popolo di Selk'nam, 1923. Il suo ruolo è quello di intrattenere il pubblico con l'odio.
Opere contemporanee di artisti come Joaquín Torres García e Carmelo Arden Quin (Uruguay), Lygia Clark e Luiz Zerbini (Brasile), Guillermo Kuitca (Argentina), Carmen Herrera (Cuba), Gego (Venezuela) e Lázaro Blanco (Messico) sono esposte accanto a reperti delle culture dell’antichità, in un collegamento tra arte moderna e cultura amerindia.
Tra i pezzi più importanti artefatti creati dagli indios Ishir (o Chamacoco) del Paraguay per le loro cerimonie e i loro rituali, e disegni contemporanei delle popolazioni Wajda e Caduveo.
Le fotografie di colorate facciate brasiliane di Anna Mariani e le fotografie delle pitture facciali tribali di Guido Boggiani e Claude Lévi-Strauss sono altrettanti richiami alla predilezione latinoamericana per la decorazione geometrica e alla spiccata propensione al colore delle sue popolazioni.
Lo si nota soprattutto nel salone d’ingresso della mostra, progettato dall’architetto Freddy Mamani, boliviano di nascita e Aymara di origini. Qui Mamani ha continuato la sua ricerca sui motivi geometrici caratteristici della cultura Tiwanaku dettata dalla sua predilezione per le feste dei villaggi andini, decorando le colonne multicolori e le strutture del soffitto della prima sala della mostra. Un benvenuto importante e audace.
Southern Geometries, from Mexico to Patagonia è aperta 14 ottobre 2018 al 24 February 2019 alla Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi. Visite guidate dal martedì al venerdì, alle ore 18.
- Mostra:
- Southern Geometries
- Luogo :
- Fondation Cartier
- 261 Boulevard Raspail, 75014, Parigi, Francia:
- Date di apertura:
- From 14 October 2018 to 24 February 2019