Da Napoli a Varsavia: SAGG Napoli in mostra al Museo d’Arte Moderna

In Polonia, il Museo d’Arte Moderna supporta e mostra “Croci di diamanti”, un inedito, dirompente progetto dell’artista SAGG Napoli.

SAGG Napoli (#Southaesthetic) presso il Departament od Presence sl Museum of Modern Art di Varsavia, settembre 2018

Presso il Museo d’Arte Moderna di Varsavia, la curatrice Natalia Sielewicz supervisiona il primo progetto di residenza internazionale di SAGG Napoli che a seguire ha lanciato una mostra istituzionale attraverso una nuova, traboccante performance. Il titolo dialettale dell’inedito progetto installativo segna dunque anche il suo intervento come performer, esplicitato letteralmente Chell ca vec aniell ke trasn a stient e perzon che pensn 'ca fed è na croc e diaman (Quel che vedo sono anelli che raramente calzano a pennello e la gente crede che la fede sia come una croce di diamanti). Il progetto ha preso parte all’edizione di settembre, organizzata dal Dipartimento della Presenza, intitolata Pride and Prejudice. New Practices of Dignity. Il museo di Varsavia sta infatti attualmente ospitando interventi artistici e performativi, dibattiti e concerti che problematizzano tensioni associate con le decodifiche di identificazione di classe, razza e genere. Grazie a una sorta di narrazione e ad una drammaturgia propriamente non-epositiva Pride and Prejudice: New Practices of Dignity si mostra al pubblico in un periodo di quattro settimane, seguendo quattro diversi passaggi.

Ogni capitolo vanta una manifestazione spaziale separata e un intervento performativo concepito specificatamente da ciascuno dei cinque artisti invitati. Anna Niesterowicz si è focalizzata sul problema dell’incitamento all’odio. SAGG Napoli è l’unica artista italiana del gruppo che invoca estetiche e oplitiche del Sud. Mikołaj Sobczak indaga l’esclusione generalmente accettata relativa alle politiche della memoria e ai movimenti drag queen. E infine, Wojciech Puś assieme a un gruppo di performer definisce nuovi campi dell’astrazione queer, costituendo una comunità inclusiva basata su una pratica di sensualizzazione dello spazio e del tempo.

SAGG Napoli (#Southaesthetic) presso il Departament od Presence sl Museum of Modern Art di Varsavia, settembre 2018
SAGG Napoli (#Southaesthetic) presso il Dipartimento della Presenza, al Museo d'Arte Moderna di Varsavia, settembre 2018

SAGG Napoli (acronimo per Sofia Ginevra Giannì, nata nel 1991 a Napoli) è un’artista italiana laureata a Londra presso il Fine Art al Camberwell College of Arts. Il suo affastellante lavoro utilizza narrazioni brevi come strumento per esaminare registri socio-politici complessi: intrecciando estetiche quotidiane del Sud, tracce storiche e legami geopolitici. Il tempo che lei incorpora fa riferimento a divisioni correnti fra persone e paesi, al centro di atti territoriali in aumento e di pregiudizi culturali. E il contesto di riferimento rimane sempre Napoli, città delle sue origini. Assumendo questo specifico modello urbano come punto d’inizio, l’artista narra la peculiare storia della città, fatta di dominazioni e di lotte, un tessuto abbastanza sensibile da permeare e da reagire a modelli stranieri imposti. Attraverso una pratica di osservazione critica e auto-biografica, rivelazioni intime, video, sculture e materiali derivanti da pubblicazioni, come veri pièce de rèsistance, sono assemblati con frammenti presi a prestito da un criticismo derivante dalle tendenze della moda, un atto di ribellione personale, che assorbe gli stilemi del Sud.

Con Chell ca vec aniell ke trasn a stient e perzon che pensn 'ca fed è na croc e diaman, l’artista posiziona il proprio corpo fisico all’interno di un tempo e un contesto specifico, riflettendo sulle nozioni di produttività, autocontrollo e di raggiungimento dei propri sogni. SAGG Napoli osserva come il Sud, vulnerabile a situazioni di sfruttamento ma allo stesso tempo sotto osservazione da parte della società occidentale, possedendo un eccesso simbolico di identità, che potrebbe diventare uno spazio per costruzioni di senso e pure contraddizioni. In un tempo di fantasmi composti da gruppi marginalizzati e esclusi, che assieme alla loro posizione simbolica all’interno della sfera sociale e culturale vengono spesso falcidiati da appropriazioni violente, la pratica di SAGG Napoli si interroga sui processi di consumo come dubbi che necessitano di essere posti e che devono rimanere più scomodi e intensi che mai.

Titolo mostra:
SAGG Napoli. Chell ca vec aniell ke trasn a stient e perzon che pensn 'ca fed è na croc e diaman
Date di apertura:
Dall’11 al 16 settembre, 2018
Curato da:
Natalia Sielewicz
Sede:
Museo d'Arte Moderna di Varsavia
Indirizzo:
ul. Pańska 3, 00-124 Warsaw, Polonia

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