È un Klee per la maggior parte inedito per gli inglesi quello proposto dalla Hayward Gallery londinese fino al primo aprile: un centinaio di dipinti, acquerelli e disegni selezionati - questi ultimi considerati una produzione di primo piano nell'opera dell'artista svizzero - provenienti da tutto il mondo faranno parte dell’antologica “Paul Klee: the Nature of Creation”.

La mostra intende esaminare le opere di Klee in una prospettiva concettuale, quella del pensiero che ha portato l’artista ad assumere un ruolo fondamentale nell’ambito delle avanguardie del Novecento. Il percorso espositivo inizia con la frase “Il colore si è impossessato di me, sono un pittore”', annotata nel diario di Klee durante il viaggio in Tunisia nel 1914, e con opere di quel periodo quali “Cupole rosse e bianche”.

Si prosegue con gli anni Venti e con dipinti e disegni dai colori fluidi e giocosi, lavori che influenzeranno molto i Surrealisti. Poi si passa agli anni della Bauhaus e infine viene rappresentato il Klee “divisionista”, interessato al rapporto fra pittura e musica, attraverso le opere eseguite con la tecnica del puntinismo e i grandi dipinti dedicati al ritmo nella fine degli anni Trenta, poco prima della scomparsa dell’artista nel 1940.

Le opere sono giunte in prestito da numerosi musei, soprattutto statunitensi e tedeschi, oltre che dal Metropolitan, dal Guggenheim e dal Museum of Modern Art di New York, dalla Neue Nationalgalerie di Berlino, dal Centre Pompidou di Parigi, dal Prefectural Museum of Art di Aichi (Giappone) e dalla collezione Klee a Berna.

Dal 17 gennaio al 1 aprile
Paul Klee: The Nature of Creation
Hayward Gallery di Londra
https://www.hayward-gallery.org.uk/