In Francia, nella penisola di Rhuys, il comune di Sarzeau ha avviato un processo per rilanciare la cultura vinicola locale, che per secoli aveva caratterizzato l’area, posta nel cuore della Bretagna.
Per riattivare la filiera si è tornati a piantare specie vinicole, ma anche a rigenerare e restaurare alcuni dei manufatti antichi che costellavano le campagne.
Il progetto firmato da Carmen Maurice si inserisce perfettamente in questo processo. Nella campagna francese, un mulino storico è stato così restaurato, mentre un volume basso è stato aggiunto per accogliere tutte le funzioni necessarie al funzionamento di una cantina. Quest’ultima aggiunta semicircolare abbraccia l’antico mulino e, attraverso le scelte materiche, riesce a porsi in perfetta continuità con il paesaggio.
La finitura, una sequenza di fasce orizzontali, resta come unico elemento decorativo dell’edificio. Nella calce impiegata, l’utilizzo di sabbia locale e frammenti di conchiglie lega in maniera indissolubile l’edificio al suo contesto, evocando la presenza dell’oceano poco distante.
In termini distributivi, il corpo semicircolare lavora sulla compenetrazione di privato e pubblico, in una sequenza che riesce ad armonizzare il lavoro e la visita degli spazi da parte dei turisti.
le aree di vendita si aprono verso l’esterno, mentre la degustazione trova un ambiente intimo verso l’interno. La sala di vinificazione, invece, richiedendo un'altezza maggiore, è scavata nel terreno, lasciando così il volume come un elemento puro in un paesaggio disegnato dai filari delle viti.