Come rendere la tipologia un principio di sostenibilità?
Lo studio Np2f si è cimentato in questa sfida nel costruire un nuovo centro sportivo in Francia. L’edificio si presenta come l’assemblaggio di un’ossatura portante composta da semplici pilastri e solai in calcestruzzo, utilizzando un cemento a basso contenuto di carbonio per ridurre l’impatto ambientale dell’architettura, e definendo una maglia regolare che gestisce lo spazio e ne rende agevole la suddivisione interna. Le attività sportive infatti sono ospitate in volumi autonomi che arretrano dalla facciata, lasciando solo al piano terra una cortina vetrata, che scompare ai piani superiori per liberare i corpi costruiti, in una fusione totale tra spazio esterno e interno che incrementa l’illuminazione e la ventilazione naturale.
Arretramenti, rotazioni, e volumi autonomi permettono allo spazio distributivo di fluire liberamente, mentre alcuni elementi, come la scala, assumono un valore quasi statuario. Non stupisce infatti il nome del progetto, una Cathédrale des Sports, con le sue navate e le sue zone raccolte, che si armonizzano alla monumentalità esterna.
Qui l’edificio si comunica in due modi: quando le schermature sono abbassate il volume è un corpo stereometrico, compatto; quando invece si aprono, l’architettura rivela le sue parti interne, in un continuo dinamismo dei corpi, pieni e vuoti.
A sormontare l’edificio, una struttura leggera genera un volume virtuale per il gioco del golf, pensato anche per poter ospitare dei festival, che completa quindi l’architettura con uno spazio pronto a usi diversi e affacciato sulla città.
Il progetto riflette così sulla possibilità di trasformazioni future, costruendo una maglia multipotenziale che lavora sulla lunga durata dell’edificio, e quindi sulla sua sostenibilità, collaborando con la tipologia che rappresenta un segno duraturo nel territorio.