C'è qualcosa della High Line di New York e parecchio del Bosco Verticale di Milano per il progetto che aggiungerà un nuovo tassello a Porta Nuova. I rendering mostrano il nuovo Pirellino per gli uffici, la Torre Botanica per gli appartamenti e il Ponte Serra come spazio verde e pubblico. Il concorso internazionale di architettura fu lanciato il 25 novembre del 2019 da Coima Sgr di Manfredi Catella, divenuto proprietario dell’ex palazzo comunale dell’Urbanistica grazie a un’asta milionaria (193 milioni di euro). Il progetto di restyling vincitore è firmato Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti.
La rigenerazione urbana pensata dai due studi di architettura reinterpreta il Pirellino, che non sarà demolito, ma rinnovato in chiave di innovazione sostenibile. L’edificio a ponte su via Gioia diventerà un hub al servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre d’arte e di design, esposizioni e punti wellness come la High Line e diventerà un’estensione della Biblioteca degli Alberi. La Torre Botanica riprenderà il concetto di Bosco Verticale, “ma con i canoni dei classici giardini all’italiana”, ha spiegato Stefano Boeri. La nuova torre avrà 1.700 metri quadri di vegetazione, distribuita sui piani in modo che le fioriture cambino i colori dell’edificio al variare delle stagioni. Il ‘bosco’ assorbirà 14 tonnellate di Co2 e produrrà nove tonnellate di ossigeno l’anno, al pari di un bosco di 10 mila metri quadrati. Se il progetto avrà il via libera definitivo di Palazzo Marino, i cantieri dureranno 4 anni.