Il master-plan dell’area voleva distinguere e unire tre paesaggi fondamentali: quello naturale, quello militare e il paesaggio educativo. L’ostello racchiude in un unico elemento tutti e tre i paesaggi: si tratta di un’architettura del paesaggio. Interamente di legno, questo sviluppo continuo e sequenziale di camere crea uno spazio centrale che racchiude una riserva di naturalità circoscritta e contenuta. L’edificio può essere visto come l’esito ritardato dei movimenti e delle spinte riformiste di fine Ottocento e primi del Novecento in Europa: altamente ideologico e rappresentativo delle idee di comunità e collettività.
Eppure la pineta interna, intatta e posta in posizione centrale, ha in sé un carattere ambivalente. Lo spazio riflette il desiderio di un’esperienza di gruppo (Comment vivre ensemble, Roland Barthes), simultaneamente alludendo all’impossibilità di riprodurre questa realtà nella nostra società atomizzata e culturalmente differente, e, allo stesso tempo, suggerisce una possibilità di appropriazione informale.
La struttura di questo edificio a un piano è realizzata in legno, un telaio ballon-frame a doppia parete coibentata. Questa struttura è concepita secondo le caratteristiche funzionali desiderate: uno sviluppo continuo e sequenziale delle camere intorno al cerchio e una facciata chiusa all’esterno.
La pavimentazione in pannelli in BetonWood è stata scelta per facilitare la transizione tra l’esterno, più duro (cemento) e le superfici interne calde (legno). Il larice è stato selezionato per la facciata esterna. Questo particolare tipo di legno è molto resistente alle intemperie e ideale per le finiture esterne, e diventa grigio, producendo una tonalità che si armonizza con i tronchi scuri degli alberi di pino.
Hostel Wadi in Hoge Rielen, Kasterlee, Belgio
Tipologia: ostello
Architetti: Studio Bernardo Secchi & Paola Viganò
con: Dirk Jaspaert, Dries Beys, Bruno Depré
Committente: Gouvernement Flamand, AFM (fond des infrastructures culturelles)
Area: 952 mq
Completamento: 2013