Il masterplan successivo, per la parte orientale della penisola, si caratterizza invece per la suddivisione dell’area in due zone, segnate dalla rispettiva identità storica: un quartiere denso e vario per l’ex mercato e una zona verde e a bassa densità per la parte più avanzata della penisola. Il progetto propone così il mantenimento del 30% degli edifici del vecchio mercato per il Market Quarter, innestando però su questa trama un mix di tipologie e sopratutto di altezze differenti: dai 3 livelli del mercato ai 6 piani della città ottocentesca, sino ai 16 piani di torri panoramiche. Per Le Champ prevede invece la realizzazione di soli edifici bassi, immersi in un ricco sistema di vegetazione, canali e specchi d'acqua.
Nell’insieme sia la ZAC 1 che la 2 hanno per obiettivo la realizzazione di un nuovo centro capace di ospitare sia una articolata componente residenziale (un mix di case di lusso 44%, standard 33% e social housing 23%) che uffici, shopping mall, funzioni culturali, ricreative e ricettive.
Rispetto alle 7.000 persone residenti nell’area nel 2000, al suo completamento nel 2020 il progetto prevede 4.000 nuove case per una popolazione di 16.000 persone, 230.000 mq di servizi, 15.000 mq di negozi, hotel e altri servizi alla persona e 35.000 mq di servizi pubblici. Il distretto dovrebbe generare così 25.000 posti di lavoro. Infine, 3.000 nuovi alberi sono un numero importante per introdurre un altro aspetto di questo progetto.
A partire dal 2003 infatti Lione e la confluenza entrano nel programma Concerto della Comunità Europea con l’obiettivo di dimostrare forme d’uso efficiente dell’energia a scala urbana. Progressivamente, l’attenzione si sposta dall'energia a tutti i temi della sostenibilità ambientale e nel 2009 l’autorità metropolitana stabilisce una partnership con il WWF per sviluppare il primo quartiere francese ad impronta ecologica ridotta.