L’intervento è parte del programma governativo di ricostruzione dopo il terremoto del settembre 2012. La distruzione della maggior parte delle abitazioni ha costretto gli abitanti a vivere in accampamenti per oltre un anno. Dopo il terremoto il governo ha offerto incentivi per la costruzione di edifici in cemento e mattoni, e di una grande piazza centrale.
All’epoca del primo sopralluogo, le case erano rimaste incompiute e la piazza non era altro che un grande spazio vuoto.
L’università di Hong Kong ha deciso di sponsorizzare il progetto e il fondo di libri di una nuova biblioteca. Situata nella piazza, la biblioteca servirà ad attivare il senso di comunità, costituendo al tempo stesso memoria fisica del tragico evento.
Il progetto, che sorge su un lotto adiacente a un muro di contenimento alto 4 metri, sfrutta questo dislivello per proporsi come un ponte tra il villaggio ricostruito e la nuova piazza.
Giocando sulla sua posizione, in una remota valle di montagna, la forma traduce architettonicamente la configurazione spaziale di una valle, offrendo una vista mozzafiato dalla copertura doppiamente curvata. La struttura appuntita è un monumento al terremoto e allo sforzo di ricostruzione.
L’obiettivo di rendere l’intervento un veicolo di scambio di competenze (il progetto è sovvenzionato dal Knowledge Exchange Impact Award in qualità di Knowledge Exchange Project) ha fatto sì che venissero coinvolte nel processo costruttivo le imprese locali di produzione del legname, consentendo lo sviluppo di una forma sorprendentemente varia con mezzi semplici.
Una serie di tralicci è ancorata tra il piano stradale superiore e il livello, più basso, della piazza. Ciascuna capriata ha una forma leggermente diversa dalle altre per creare sia una pendenza graduale (per portare la gente verso il basso) sia una punta acuta verso l’alto (a elevare il tetto). Le capriate sono state rivestite con uno strato impermeabilizzante di alluminio e un tavolato di legno.
Piuttosto che rassegnarsi all’abbandono delle costruzioni in legno (sostituite dopo il terremoto da cemento e mattoni), il progetto riafferma la capacità di costruire strutture lignee moderne in zone remote della Cina.
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The Pinch, Shuanghe Village, Yunnan Province, Cina
Tipologia: biblioteca e community center, fase I
Architetti: Olivier Ottevaere e John Lin
Committente: sovvenzionato dal Knowledge Exchange Impact Award, HKU
Team di progetto: Crystal Kwan, Ashley Hinchcliffe, Connie Cheng
Area: 80 mq
Data: settembre 2012 – in corso