Mentre Intermediating Patterns presentava opere di architettura contemporanea, la mostra adiacente, Gli Uffizi di Giorgio Vasari: la fabbrica e la rappresentazione, a cura di Olimpia Niglio, celebrava il cinquecentenario della nascita del Vasari. Benché le due mostre riguardassero temi differenti, condividevano di fatto lo stesso spirito innovatore. Perciò i curatori di Intermediating Patterns hanno dato vita a due spazi dell'edificio di solito non utilizzati come spazi espositivi: la piazza dell'ingresso principale dell'edificio, progettato da Gae Aulenti, e l' ampia scalinata che porta alla sala da concerto sotterranea.
La zona d'ingresso ospitava un'installazione intitolata Paper Garden: analizzava le potenzialità degli spazi di transizione offrendo un inconsueto percorso d'ingresso all'Istituto Italiano di Cultura. Festose strisce di carta riciclata, raccolta all'Università di Tokyo, accoglievano i visitatori. L'ordinaria prospettiva assiale verso l'ingresso era ricomposta in un percorso diagonale grazie alla particolare disposizione dell'illuminazione e delle partizioni cartacee. Questo percorso, a detta dei curatori, era ispirato al concetto di oku, che secondo la sensibilità spaziale della tradizione giapponese definisce un senso di profondità graduale. L'opera analizzava anche il concetto di kiokai, altro dispositivo tradizionale giapponese usato per articolare lo spazio tramite filtri, aperture e trasparenze.
Keisuke Toyoda ha fondato nel 2007 lo studio Noiz/Architecture, Design & Planning, con sede a Tokyo e a Taipei. È attualmente professore associato presso l'università statale Chiao-Tung di Taipei, e insegna presso il Centro d'arte e linguaggi dell'Università d'arte di Tokyo.
Luogo: Istituto Italiano di Cultura, Tokyo
Periodo d'apertura: 25.09.2011–12.10.2011
Curatori: Kengo Kuma, Matteo Belfiore, Salvator-John A. Liotta
Contributi: Laboratorio Kengo Kuma, coordinamento di Ko Nakamura, e Laboratorio Yusuke Obuchi, Laboratorio di Costruzioni digitali, G30, Università di Tokyo, Dipartimento d'Architettura
Progetto e ideazione: Matteo Belfiore, Salvator-John A. Liotta
Allestimento: V. Cannava (supervisore), C. Hurtado, S. Joichi, C. Vitorino
Contributi teorici: R. Balboa, F. Scaroni
Assistenza tecnica: Y. Ito, K. Yamaoka, J. Shimada, T. Kuma, B. Konkarevic
Realizzazione visiva: M. Angileri, S. Mezzapelle
Progetto di illuminazione: G. Crotti; Deskrama System: Jun Oishi
Contributi dei dottorandi: R. Baum, Y. Chen, K. Ko, C. Lippa, C. Vitorino, L. Zhang
Laboratorio di Costruzioni digitali: A. Hamada, Y. Ito, T. Kuma, C. Xuhao Lin, J. Narongthanarath, D. Zaho; Tsunami Museum: M. Koike, K. Nakamura, R. Ishida, S. Murai, S. Tanaka, H. Tomoeda, M. Yoshisato, R. Ishihara, T. Sakane, C. Vitorino, A. Braverman
Sponsor: Takenaka Corporation, Stanley Corporation, Stair Link, Z Corporation
Con il patrocinio di: Ambasciata italiana in Giappone, The Japan Society for Promotion of Science, Università di Tokyo