Un pavimento di nuda terra e un soffitto di cielo, fasciati da 4 pareti irregolari in cemento spesse 180 millimetri. Tenjinyama Atelier (nella prefettura di Gunma) è il biglietto da visita del giovane architetto giapponese Takashi Fujino, di Ikimono Architects. Completato nel gennaio di quest'anno, dopo un anno esatto di lavori di costruzione, rappresenta un efficace esperimento a scala reale su nuovi possibili stili di vita. Un edificio dove il rapporto tra l'uomo e la natura diventa fragile, ma vero e diretto. Un luogo di lavoro dove poter sentire il profumo dei fiori primaverili, fissare le nuvole e scrutare le stelle, ascoltare il rumore della pioggia e delle foglie che cadono.
"Ho dato il nome 'Ikimono' (essere vivente, ndr) al mio studio, perché penso che qualunque cosa nasca, cresca e muoia può essere considerata una creatura vivente". Takashi Fujino mi racconta i motivi ispiratori del suo lavoro. Colpito dalla somiglianza stilistica di quest'opera con i lavori di Tadao Ando, gli domando se può considerarlo un maestro. "I miei maestri sono Omi Takashi e Haganuma Sei. Rispetto il lavoro di Tadao Ando, ma non posso considerarlo un mio maestro, anche se la Sumiyoshi Row House e la Chiesa della Luce mi emozionano", è la sua risposta. Casa Sumiyoshi è il paradigma contemporaneo della maniera giapponese di intendere il rapporto con la natura. L'impostazione planimetrica di questa minuscola residenza di Ando è tale che, nei giorni di pioggia, è necessario l'uso dell'ombrello per andare in bagno. Un sacrificio ricambiato però dalla possibilità di osservare il cielo e di ascoltare la presenza della natura. In Tenjinyama Atelier, similmente, la terra battuta che sostituisce il pavimento crea qualche problema. Ma, anche in questo caso, il disagio è ripagato dalla possibilità di far attecchire piante ed alberi all'interno. "Ho scelto la vegetazione da piantare e i materiali da utilizzare con criteri funzionali. Per esempio, le piante perdono le loro foglie in inverno, facendo entrare così la luce del sole; in estate, invece, le foglie sono rigogliose e quindi filtrano i raggi del sole", spiega ancora l'architetto giapponese. "Ho deciso il tipo di vegetazione e la sua disposizione in funzione della qualità di spazio che volevo creare. Per esempio, gli alberi di Lemon Eucalyptus diffondono un profumo rinfrescante. Le gardenie, usate nella camera da letto, hanno un profumo rilassante. Per la cucina, infine, ho scelto erbe medicinali da poter usare nelle vivande. Spero che gli utenti possano sentire lo spazio tramite i loro cinque sensi".
Ho dato il nome 'Ikimono' (essere vivente, ndr) al mio studio, perché penso che qualunque cosa nasca, cresca e muoia può essere considerata una creatura vivente
Costruzione: Akira Suzuki / ASA
Superficie: 177.18 mq
Realizzazione: 2010
Area d'intervento: 177.18 mq
Area costruita: 61.93 mq
Superficie totale: 61.93 mq
Area primo piano: 61.93 mq
Altezza massima: 8.022 mm