Maribor, la seconda città della Slovenia
in ordine di grandezza, offre numerosi aspetti
che ne determinano la buona qualità di vita,
raramente reperibili in un unico luogo: ha uno
dei più estesi lungofiume del Paese, piste da sci
e vigneti nei dintorni, che sono parte integrante
del panorama urbano. La città vanta anche una
ricca tradizione sportiva, da sempre associata
a luoghi di grande qualità progettuale. Con il
nuovo stadio di calcio dello studio
Ofis, Maribor dimostra ancora una
volta la sua ambizione di realizzare
idee d'architettura in grado di
suscitare interesse.
L'architettura di Ofis, oltre
che fotogenica, è sempre stata
particolare per le soluzioni e gli
exploit provocatoriamente intelligenti
che propone, capaci di
suscitare l'entusiasmo tanto del
passante occasionale quanto dell'esperto
di settore.
Con i suoi semplici, ben comprensibili
gesti architettonici, Ofis
sfrutta idee ingegnose per rivestire volumi
generici. Le logge delle abitazioni di Izola, per
esempio, sono sovrapposte a normali blocchi
geometrici come facciate di favi colorati; il
complesso residenziale della cittadina agricola
di Cerklje è ricoperto da una vernacolare
griglia di legno: grazie a questi elementi esteticamente
piacevoli, i manufatti dello studio
sloveno danno vita a un remix d'architettura
che convincerebbe anche i tradizionalisti più
radicali a investire in opere contemporanee nel
giardino di casa.
Le trovate sorprendenti non mancano
neppure nello stadio di Maribor, dove un anello
trasparente si accende in occasione delle partite
notturne come un'astronave parcheggiata su una piattaforma che riesce a malapena ad
accoglierla. Le superfici curve continue che
caratterizzano lo stadio sono un elemento che
Ofis cercava di realizzare fin da quando vinse
il concorso per il Museo municipale di Lubiana,
alla metà degli anni Novanta: il museo era stato
progettato come un insieme di cinque curve
di vetro che connettevano le ali frammentate
del vecchio palazzo tramite una rampa praticabile
alle auto. Il progetto finale venne però
sostanzialmente modificato rispetto all'idea
originale. Nello stadio, invece, le curve sono in
totale coerenza con la proposta vincitrice del
concorso del 1998.
In questa scelta formale l'opera di Ofis si
discosta dalla produzione architettonica locale
in cui – con poche eccezioni – le costruzioni si
limitano alla riproposizione di forme geometriche
poliedriche, facili da trattare. A Maribor il
cerchio è formato dalla copertura curva e dal
bordo delle tribune che collega il plinto generale
con i servizi per il pubblico.
Il progetto rispecchia chiaramente l'intenzione
di imprimere un segno nel futuro
della città per un periodo che vada oltre una
generazione di giocatori di calcio. Tuttavia, per
un altro verso, la nuova costruzione rispetta
la continuità storica con l'esistente. La curva
della nuova copertura, in realtà, rappresenta
un perfezionamento dell'arcata di calcestruzzo
che sovrastava le vecchie tribune, progettata
dal modernista sloveno Boris Pipan negli anni
Sessanta. Gli anni Sessanta di recente sono
stati decisamente rivalutati come l'età d'oro
dell'architettura slovena, ma qui fungono in
realtà da portatori di materiale genetico, utilizzato
per dare vita a un nuovo ibrido, più complesso
e avanzato dell'originale.
Lo stadio di Maribor è un
esempio di come un rapporto attivo
con il patrimonio storico dell'architettura
possa stimolare lo sviluppo
di progetti eccezionali e utili. La
nuova architettura incontra consapevolmente
quella del passato,
senza riserve o falsi rispetti, senza
neppure toccare il preesistente.
Insieme costituiscono un unicum
insostituibile.
Un altro risultato positivo di
questo intervento è il ridisegno dello
spazio aperto intorno allo stadio,
che ora funge da nuovo grande
spazio pubblico. Anche se lo stadio non ha fatto
che sostituirsi a un vecchio campo da calcio, il
progetto nell'insieme costituisce un importante
servizio pubblico, la cui fruizione riguarderà
molti cittadini. Il suo attraente aspetto architettonico
è un notevole contributo al piacere
dei tifosi, ma anche a quello di chi di calcio non
sa nulla. La partita inaugurale è stata l'occasione
per notare come il disegno intelligente e
sensibile di un edificio pubblico possa suscitare
l'entusiasmo delle persone per la nuova architettura.
Lo stadio è immediatamente diventato
uno degli edifici più famosi di Maribor e ha iniziato
la sua vita di icona cittadina, come simbolo
della continuità storica tra sport, architettura
e innovazione.
New stadium in Maribor
Al centro della città di Maribor, in Slovenia, la conversione di un semplice campo sportivo in uno stadio di calcio è stata l'occasione per gli studi Ofis e Multiplan di disegnare un grande congegno architettonico che riverbera energia anche sull'intorno. Design Ofis Arhitekti & Multiplan Arhitekti. Testo Matevž Celik. Foto Tomaž Gregoric.
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- 09 ottobre 2008