Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1077, marzo 2023.
Negli Emirati, le linee iconiche di Zaha Hadid si integrano alla topografia locale
Zaha Hadid Architects e Acpv Architects firmano il progetto per la nuova sede del Gruppo Beeah a Sharjah, negli EAU, con soluzioni sostenibili ed ergonomiche.
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- Loredana Mascheroni
- 05 marzo 2023
Il linguaggio architettonico di Zaha Hadid Architects, con le sue forme dinamiche e le sue curve espressive, torna ad abitare gli Emirati Arabi Uniti, questa volta tra le dune di sabbia di Sharjah e non nella tentacolare e ultradensa Dubai, dove le due torri dell’hotel The Opus sono l’ultima grande opera dell’architetta iraniana.
Lo studio si è aggiudicato il progetto della nuova sede del Gruppo Beeah nel 2013, vincendo un concorso internazionale che poneva come obiettivo principale la realizzazione di un edificio che avrebbe realizzato emissioni nette zero e sarebbe stato integrato con tecnologie di nuova generazione per raggiungere un nuovo standard per la comodità e la collaborazione dei dipendenti.
È stata premiata la capacità dello studio londinese di integrare le linee iconiche del progetto architettonico nella topografia naturale degli Emirati grazie a sistemi artificiali complessi, studiati a partire dall’applicazione delle più avanzate tecnologie costruttive, e quindi la realizzazione di un modello di sostenibilità che rappresenta il gruppo, che lavora nell’ambito dell’energia rinnovabile.
Il progetto degli interni dell’edificio, che si estende su un’area di 9.000 mq e comprende due strutture centrali che si plasmano con il paesaggio desertico, è stato affidato a Acpv Architects. Antonio Citterio e Patricia Viel lo hanno centrato su una visione olistica dello spazio e hanno privilegiato situazioni spaziali fluide e dinamiche. “L’innovazione è nei dettagli, nella progettazione di elementi particolari dell’arredamento della sede centrale di Beeah”, racconta Citterio. “Gli spazi di lavoro sono stati progettati su misura fin nei minimi dettagli, in modo da consentire di adattare le caratteristiche degli arredi alle esigenze di ognuno”.
Sono stati scelti arredi e finiture sostenibili che rispondono agli standard previsti dalle certificazioni LEED e WELL e dai criteri Cradle to Cradle per l’intero ciclo di vita degli arredi: la ID Chair di Vitra disegnata da Citterio, studiata per favorendo l’uso dei muscoli centrali del corpo, e le scrivanie progettate su misura da UniFor che consentono la massima flessibilità sul lavoro. Poi postazioni operative circolari dalla caratteristica forma “a farfalla”, che dialogano con l’architettura organica dell’edificio. Pannelli divisori acustici microforati garantisco alti livelli di privacy.
- Zaha Hadid Architects
- Acpv Architects
- UniFor su disegno di Acpv Architects; sedie ID Chair Vitra
Foto di DSL Studio
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