Testo: Lucia Brandoli. Intervista: Loredana Mascheroni
“La nuova ACX, la decima seduta da ufficio che ho progettato per Vitra, è improntata a un concetto evolutivo e adattivo”, racconta Antonio Citterio a Domus in occasione della presentazione della sua nuova collaborazione con la celebre azienda svizzera. Due i principi cardine che hanno guidato il design della sedia, e che la rendono attuale. Prima di tutto, c’è un ragionamento su come si è evoluto il modo di lavorare post-Covid. E poi il tema della sostenibilità, grande protagonista dei nostri giorni.
La seduta è stata concepita in modo che ogni ambito collegato alla sua produzione – materiali, costruzione, logistica, manutenzione – abbia la minima impronta di carbonio possibile e le permetta una lunga vita. “La preoccupazione per il fine vita di un prodotto e per la sua riciclabilità sono elementi imprescindibili”, commenta l’architetto e designer con base a Milano.
Una sedia sostenibile da un punto di vista ambientale, con un approccio al disegno che rispecchia una diversa sostenibilità, quella dei modi di lavoro, che hanno ridefinito i confini dell’ufficio come spazio fisico e mentale. “Il mondo dell’ufficio è improntato sempre più alla flessibilità”, sottolinea Citterio. Guardando indietro, la differenza è chiara. “Le sedie per ufficio degli anni Novanta erano fatte per workaholic”. Oggi non è più possibile. “Devono essere confortevoli senza essere super strutturate e contribuire a creare un ambiente rilassato”. Indica tre parole d’ordine per la seduta d’ufficio del ventunesimo secolo: “friendly, cozy, home”.
L’Acx punta dunque a soddisfare le aspettative in termini di prezzo, sostenibilità, comfort ed estetica. “L’idea era quella di realizzare una sedia sobria, con uno schienale ridotto e una gamma di colori caldi per i rivestimenti, adatti sia agli uffici in casa, sia alle soluzioni lavorative open space”, dichiara Citterio. Ma oltre agli ambienti, la sedia viene incontro anche alle diverse esigenze di utilizzatori diversi. Il meccanismo di questo modello, infatti, si adatta immediatamente a persone di diverso peso, secondo un approccio “sit & work”, che riduce le inutili perdite di tempo per regolare la sedia.
Una seduta che vuole smentire chi pensava che l’ufficio fosse morto: si adatta, si trasforma, e sopravvive come luogo d’incontro, confronto e lavoro. Una filosofia perfettamente incarnata in questa Acx.