Nel mondo post-Covid, l’asticella della qualità della vita lavorativa si è drasticamente alzata. E mentre i professionisti, soprattutto quelli più giovani, chiedono flessibilità sugli orari e i luoghi in cui lavorano, i datori di lavoro devono scegliere se tenere il passo con i nuovi requisti, con il rischio di licenziamenti a catena, come ha imparato bene Apple quando il suo modello di lavoro ibrido ha incontrato la resistenza dei dipendenti. Affermatosi ormai come pratica standard per la maggior parte dei dipendenti, e con un numero di freelance in aumento a livello globale, il lavoro a distanza è uno di quei cambiamenti ereditati dalla pandemia di Covid-19 che sembrano destinati a restare. La forza lavoro guarda anche a città estere come base per le proprie attività lavorative, nella generalizzata speranza di ottenere la garanzia di uno stile di vita migliore.
Le migliori città per i nomadi digitali
Se poteste lavorare da qualsiasi città del mondo, quale scegliereste? Ne abbiamo selezionate 10, con una particolare attenzione per chi si occupa di creatività.
View Article details
- Gaia Lamperti
- 13 settembre 2022
I Paesi che si sentono più ottimisti riguardo alla loro offerta hanno rapidamente colto la tendenza. Dal Portogallo a Bali e all’Argentina, sempre più governi offrono visti d’ingresso convenienti, con una serie di vantaggi e aiuti finanziari pensati per i lavoratori a distanza. In contemporanea, nuovi spazi di coworking modernissimi stanno spuntando a velocità folle nei centri urbani di tutto il mondo.
I nomadi digitali sono già 35 milioni in tutto il mondo e si prevede che raggiungeranno il miliardo entro la fine del decennio, un’ondata nata tanto dai progressi della tecnologia quanto dalla nuova cultura del lavoro che consente di “lavorare da qualsiasi luogo”.
Ma come decidere da dove? Di solito, gli elementi che attraggono la comunità dei lavoratori da remoto verso una particolare destinazione includono un mix di stile di vita accessibile, clima temperato, agevolazioni per i visti, presenza di quartieri cosmopoliti e vivaci, mobilità efficiente, buona copertura internet e una solida comunità preesistente di expat, magari con lo stesso background. Nella nostra classifica, abbiamo scelto destinazioni che garantiscono una routine lavorativa senza intoppi, ma offrono anche stili di vita alternativi, comunità interessanti, un ottimo sviluppo urbano e, più in generale, sono al passo con le esigenze del futuro del lavoro, con una particolare attenzione a chi si occupa di creatività e progetto.
Immagine in apertura: Bangkok, Thailandia. Courtesy Tandreas Brucker via Unsplash
Un'ampia forza lavoro di lingua inglese, collegamenti aerei con il resto dell'Asia e alloggi a prezzi accessibili sono i grandi vantaggi di questa colorata città dall'architettura futuristica e dall'anima antica. Nel 2021 Kuala Lumpur si è classificata al primo posto nel sondaggio di InterNation sulle destinazioni degli espatriati, con una menzione particolare per l'accoglienza della popolazione, la vicinanza a luoghi naturali e spiagge e l'economia favorevole del Paese.
La comunità di nomadi digitali di Austin, Texas, è in continuo aumento, attratta dalla scena musicale della città, dall'incredibile offerta di ristoranti e dalle ottime opzioni abitative. Austin è percepita come più accessibile rispetto ad altre città statunitensi, una "Los Angeles più fresca e conveniente", che offre spazi di coworking e caffè alla moda per i giorni lavorativi, oltre a numerose opportunità di attività all'aria aperta durante i fine settimana e un enorme aeroporto internazionale per volare facilmente ovunque.
Durante la pandemia, Buenos Aires ha completato la sua trasformazione in una delle città più vivibili dell'America Latina, investendo in trasporti più ecologici, come le piste ciclabili nel centro città ormai famose in tutto il mondo, in stili di vita più sostenibili e in trasporti pubblici elettrici. Il Paese sta sperimentando un visto per nomadi digitali che aiuta già più di 2.000 viaggiatori a trasferirsi in questa città ogni mese. Aspettatevi di trovare un crogiolo di creativi, vita da surfisti e opportunità di escursioni.
Quest'isola ospita uno dei primi villaggi per nomadi digitali, che attrae creativi, imprenditori e comunità di startup da tutto il mondo. Il villaggio è stato concepito per accogliere lavoratori remoti, offrire loro supporto per stabilirsi, accesso alle infrastrutture per lavorare, attività sociali organizzate quotidianamente, una comunità accogliente e, non meno importante, l'atmosfera di party island.
La prima impressione che si ha di Dubai è quella di una città del futuro, grazie alla sua rinomata reputazione di hub finanziario e tecnologico e alla sua recente spinta nello spazio delle criptovalute con iniziative sostenute dal governo in questo mercato. La città è stata uno dei primi centri urbani a debellare la pandemia, il che l'ha rapidamente trasformata in una destinazione per i molti che volevano sfuggire ai lockdown altrove. Il fuso orario simile a quello europeo, i collegamenti aerei favorevoli con i Paesi asiatici e africani, le agevolazioni fiscali e la comunità internazionale fanno di Dubai una città ideale per avviare un'attività imprenditoriale o semplicemente cominciare una nuova vita.
Città del Messico è un luogo fantastico in cui vivere per la storia, le opportunità culturali, la vivace scena dei ristoranti e le politiche progressiste (che sono le migliori dell'America Latina), come il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Molti considerano la città anche per la sua vicinanza alla scena tecnologica statunitense e la copertura a banda larga più veloce del Paese che la rendono una sorta di Silicon Valley più economica.
Bali è un classico per i nomadi digitali e le bellezze dell'isola, così come il basso costo della vita in Indonesia, sono ben noti ai globe trotter. Changgu è probabilmente una delle destinazioni preferite, soprattutto dagli australiani, grazie alla sua atmosfera alla moda, la cultura del surf e la vivace vita notturna. Il governo del Paese ha recentemente incoraggiato ulteriormente i visitatori a lungo termine annunciando un nuovo visto specificamente progettato per i nomadi digitali, che offre loro molteplici vantaggi di ingresso, rendendo più facile vivere il sogno di lavorare da una delle sue città balneari, tra una sessione di yoga e l'altra.
Chi non sognerebbe di vivere a Venezia, almeno per un po'? Ora sta diventando più facile che mai sperimentarlo per i lavoratori a distanza, poiché la città lagunare, costellata di palazzi fatiscenti e spazi semi-utilizzati, sta diventando un laboratorio per sperimentare nuovi modi di lavorare. L'iniziativa dell'amministrazione locale Veniwhere sta cercando di attirare giovani professionisti e freelancers nel tentativo di ripopolare il centro storico. Il progetto li aiuta a eintegrarsi facilmente nella vita veneziana con visite agli appartamenti, assistenza per comprendere mglio il sistema sanitario, collegamenti con spazi di lavoro, corsi di lingua e attività ricreative al di fuori dei percorsi turistici più battuti.
Classificata al secondo posto tra le migliori città al mondo per i nomadi digitali in un nuovo studio di The Instant Group, Bangkok ha ottenuto un buon punteggio in aree chiave come l'accessibilità economica, il clima, la velocità della banda larga, il paesaggio e i trasporti. I suoi vivaci mercati alimentari con una delle migliori scene di street food dell'Asia, gli oltre 15.000 hotspot di WiFi ad alta velocità disponibili, le ottime opzioni di trasporto e alcune delle tariffe più basse per gli spazi di coworking nel distretto finanziario rendono la qualità della vita una delle migliori della regione, anche rispetto a Chang Mai, ex mecca thailandese per i lavoratori digitali. Sulla scia del successo, la Thailandia sta lanciando un programma di "visti d'oro" della durata di 10 anni rivolto agli stranieri facoltosi, soprattutto a quelli impiegati nei settori tecnologici - anche se è solo questione di tempo prima che il rischio di un'ulteriore gentrificazione diventi reale.
Un mix di influenze turche e austriache costituisce la ricca cultura storica di questa capitale dell'Europa orientale che, unita a un inaspettato basso costo della vita e degli alloggi, l'ha rapidamente trasformata in un hotspot cosmopolita per i nomadi digitali. Budapest è particolarmente efficiente per quanto riguarda la disponibilità di spazi di coworking, i pass per i trasporti e le opportunità di divertimento. Un grande vantaggio è la cultura dei bagni termali, una conclusione rilassante di qualsiasi settimana lavorativa.