Questo numero di Domus è intitiolato “Funziona!” e indaga il tema della natura nel progetto. Nel suo editoriale Winy Maas racconta come spesso gli architetti che portano il verde nelle loro costruzioni – sulle facciate o sui tetti – siano accusati di greenwashing, cioè di utilizzarlo per fini commerciali. Primo fra tutti il Bosco Verticale di Stefano Boeri Architetti, progetto molto criticato ma, come ci tiene a sottolinerare Maas, bisogna ricordare che “la data effettiva di completamento di un bosco verticale va fissata solo dopo che esso ha avuto la possibilità di crescere”. La copertina del numero 1037 è un tuffo in questi scenari e presenta la ricerca di The Why Factory, Green Dip, che studia i benefici e costi dell’inserimento del verde in città. Che cosa accadrebbe se coprissimo di verde Hong Kong o San Paolo? Quanta anidride carbonica verrebbe assorbita ogni anno?
Domus 1037 è in edicola: “La natura al centro del progetto”
Una ricerca propone un metodo per calcolare i benefici dell’inserimento del verde in città, l’albero come nuova tipologia di torre, la crescita creativa di Città del Capo grazie a Design Indaba. Sfoglia la gallery e scopri tutti i contenuti del numero di luglio.
Testo Javier Arpa, Adrien Ravon. Immagine © The Why Factory/Delft University of Technology
Testo Anna Yudina. Foto Takuji Shimmura
Progetto Node Architecture & Urbanism. Foto Zhang Chao
Progetto Heatherwick Studio. Committente Tian An China Investments Company. Architetto locale MLA Architects (HK) Ltd. Progettazione e realizzazione paesaggistica Shanghai Jia Yuan Landscape Engineering Co.Ltd. Foto Noah Sheldon
Coordinamento progetti e testo Strelka KB. Foto Iwan Baan - © Strelka KB
Testi, ricerca, elaborazioni grafiche Renia Kagkou, Nikos Katsikis. Foto Sergi Reboredo/VW PICS/Universal Images Group via Getty Images
Progetto Sou Fujimoto Architects, Nicolas Laisné, Dimitri Roussel, OXO Architects. Testo Salvator-John A. Liotta. Foto © Cyrille Weiner
Progetto e arredi Paulo Mendes da Rocha + MMBB Arcquitectos. Testo Florencia Rodriguez. Foto Nelson Kon
Regia Alexander Payne. Casa di produzione Paramount Pictures. Anno 2017. Foto © Paramount Pictures. © 2019. Christophel/Photo Scala, Firenze
Testo Aaron Betsky. Foto Courtesy of Coachella
Testo Marianna Guernieri. Foto Jonx Pillemer
Testi Marianna Guernieri. Foto Femke Reijerman
Testo Jan Knikker. Foto © Asif Khan
Testo, ricerca, elaborazioni grafiche Alessandro Frigerio, Costanza La Mantia. Foto Bandar Aldandani. Data dell’evento 9-14.8.2019
A cura di Giulia Guzzini
A cura di Raffaele Vertaldi. Foto © Hashem Shakeri
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- La redazione di Domus
- 04 luglio 2019
Gli architetti collaborano con botanici e scienziati per poter coltivare una nuova natura urbana e proporre una città fertile. Troviamo esempi di questo in Giappone, dove nell’Atelier Tenjinyama piante e arbusti crescono dal pavimento in terra battuta. A Singapore, il Kampung Admiralty è stato pensato per la generazione senior, e accoglie un rigoglioso parco pubblico.
A Shenzen, in Cina, gli interventi urbani di Node Architecture & Urbanism uniscono spazi verdi e abitati. Il Vanke Design Commune di Liuxiaodong è un progetto di spazi che si sviluppano sia al di sopra con parchi e aree ricreative sia al di sotto del suolo con uffici e servizi pubblici. L’Albero Bianco è una nuova tipologia di torre a Montepellier e rappresenta l’incontro fra culture diverse che vogliono cambiamenti positivi.
Nell’articolo “Le nuove capitali mondiali” si racconta come i colli di bottiglia planetari stiano diventando poli di attrazione e nuove centralità urbane: Panama, Gibilterra, Suez, Malacca stanno crescendo con modalità alternative di urbanizzazione. Una trasformazione inattesa in una zona centrale di San Paolo, invece, offre una “passeggiata pubblica“ culturale e ricreativa grazie all’edificio SESC 24 de Maio, progettato da Paulo Mendes da Rocha + MMBB Arquitectos.
“L’emblema dello sprawl ” si chiede se il festival musicale Coachella possa offrire un modello suburbano di agglomerazione sociale, mentre da Città del Capo Ravi Naidoo racconta Design Indaba e di come stia aiutando artisti e designer a passare dalle idee alla realtà, cambiando le città africane fisicamente e mentalmente.
Il numero include lo speciale Biennale Arte Venezia 2019, May You Live in Interesting Times, curata da Raplh Rugoff. Le opere rappresentano un’umanità derelitta o triviale, persa tra le fake news o resa violenta da un mondo sempre più paradossale. Da Sun & Sea (Marina) di Neon Realism all’intervista a Jimmie Durham, una selezione dei padiglioni più interessanti.
Green Dipè una ricerca di The Why Factory che, analizzando i biomi di tutto il mondo, propone un metodo per calcolare i benefici ambientali e i costi dell’inserimento del verde in città
Unendo le forze con orticoltori, paesaggisti, biologi e ingegneri del clima, gli architetti stanno coltivando una nuova natura urbana
Gli interventi urbani di Node, sebbene formalmente diversi, condividono la fluidità spaziale, in cui spazi verdi e abitati s’ibridano
1000 Trees Shanghai, Cina
Attraverso il programma di riqualificazione paesaggistica Moscow Street, l’ambiente urbano della capitale russa sta cambiando radicalmente a favore di pedoni, ciclisti e skateboarder
I colli di bottiglia planetari stanno diventando poli di attrazione, nuove centralità urbane, senza essere città
Nella più recente folie di Montpellier, linguaggio architettonico mediterraneo e purismo giapponese s’intrecciano dando vita a una nuova tipologia di torre
L’edificio SESC 24 de Maio è un ibrido provocatorio e democratico, che offre alla città una “passeggiata pubblica” culturale e ricreativa
Downsizing
Può un festival musicale come Coachella offrire un modello suburbano di agglomerazione sociale?
Design Indaba è una serie di conferenze, ma anche una piattaforma per aiutare artisti, creativi e designer a realizzare i loro progetti. L’obiettivo? Diventare il maggior committente africano d’arte e design
Un report da Design Indaba 2019.
Feathered Fabrics. Progetto Pascale Theron. Grazie a Klein Karoo International feather factory, Highgate Ostrich Farm. Anno 2019
Con la sua azienda, fondata nel 1996, Malcolm Reading è un riferimento per l’organizzazione di concorsi internazionali. Si paragona al pilota di una nave, che indica la rotta e aiuta a prendere la decisione giusta
A La Mecca, infrastrutture e pianificazione tutelano la sanità dei luoghi preservando la qualità di vita dei residenti
Involucri per il pianeta.
Pixel in ceramica. Agrob Buchtal. Piccoli elementi di facciata in ceramica caratterizzano il progetto di costruzione integrativa all’ex mercato all’ingrosso dei fiori (IBeB) completato a Kreuzberg (Berlino) dallo studio Heide & Von Beckerath
Hashem Shakeri, Hossein, 13 anni, Porto di Beris, Chaabahaar, Iran, maggio 2018, dalla serie An Elegy fot the Death of Hamun