Nate a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, le sneaker – anche note come plimsolls, pumps, crepes, kicks e chissà quanti altri termini gergali – sono inizialmente prodotti derivati dall’evoluzione degli studi sulla gomma, non a caso i primi, storici marchi (come Dunlop e Superga) erano tutt’altro che dediti alla moda. La loro funzione sportiva – tanto da meritargli il comune sinonimo di ‘scarpe da tennis’ – ne caratterizza gli esordi, ma è l’adozione a pilastro dello streetwear a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso a rivoluzionarne per sempre il ruolo e la semantica.
Inizialmente, tra i ‘60 e i ‘90, l’uso delle sneakers in contesti urbani è specialmente legato a contesti giovanili, controculturali e determinati dall‘unire la praticità delle calzature al lancio di messaggi iconoclasti che andassero contro la cultura dominante e la formalità della moda tradizionale.
Si pensi a come Mario Schifano e l’allora compagna Anita Pallenberg indossassero sneaker da tennis in tela bianca durante il loro soggiorno newyorchese dei primi Sessanta al fine di avere maggior libertà di movimento nelle fughe dalla polizia che puntualmente faceva irruzione negli happening e nei party illegali della scena Pop.
Se in questi decenni le sneaker indossate in contesti urbani sono le stesse prodotte per gli atleti, è solamente in tempi più recenti che le case produttrici hanno operato una separazione netta tra le produzioni heritage e quelle tecnologicamente più all’avanguardia.
Il più grande cambiamento in fatto di costume, però, è avvenuto nell’ultimo decennio quando – complice il raggiungimento di nuovi traguardi in materia di design, ergonomia e comunicazione – si è affermato un nuovo modo di concepire la sneaker, ora elemento cardine del mercato del lusso e capo trasversale a età e contesti sociali. Le scarpe da ginnastica sono oggi calzature adottate tanto in scenari urbani giovanili quanto nel mondo dell’alta moda e negli uffici, dove hanno sostituito per desiderabilità e status le scarpe formali.
Ne abbiamo ripercorso l’evoluzione in 20 modelli iconici dal punto di vista del design e dell’impatto sulla cultura popolare.
- Immagine in apertura:
- Converse Chuck 70 High Top nella colorazione parchment/garnet/egret. Foto: Converse