In circa 150 anni di storia (l’età varia a seconda che si sostenga il partito Meucci o il partito Graham Bell) il telefono ha vissuto moltissime vite. Un’evoluzione e una storia lunghissima, fatta di tante piccole rivoluzioni tecnologiche. Nel telefono c’è in nuce il germe della globalizzazione, nel concetto di “telefonata” c’è tutto il senso della comunicazione contemporanea, e nell’idea di potersi mettere in contatto istantaneamente con (quasi chiunque) nel mondo c’è la consapevolezza del parallelismo delle nostre esistenze individuali. C’era e ancora c’è qualcosa di incredibilmente nuovo e magico nella possibilità di sentire una voce lontana, di imbastire una conversazione tra New York e Londra, nell’avere accesso quasi istantaneo alle informazioni da una parte all’altra del globo.
L’oggetto telefono nel corso della sua lunga storia ha subito un numero enorme di mutazioni ed è uno di quegli elementi del contemporaneo che artisti e designer hanno sempre aspirato a ripensare, ridisegnare, a smontare e rimontare, interpretando lo zeitgeist o talvolta anticipandolo. Dal telettrofono di Meucci all’iPhone, in questa raccolta proviamo a ripercorrere una storia ultracentenaria con i design di telefoni più iconici di sempre, per raccontare la storia della forma di un oggetto che in più di un’occasione ha contribuito a dare forma alla nostra storia.