Sono stati finalmente annunciati i vincitori del Wood Architecture Prize 2025 by Klimahouse, il premio nazionale per l’architettura in legno, istituito da Fiera Bolzano, promosso con il patrocinio e contributo scientifico dell’Università Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino, in collaborazione con PEFC Italia – Associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile.
Il Wood Architecture Prize 2025 by Klimahouse
Il premio ha come obiettivo quello di promuovere la sperimentazione e la ricerca di soluzioni costruttive moderne che siano attente alla sostenibilità e alle esigenze climatiche in linea con i tempi e con le evoluzioni.
Come speaker del giorno è stato scelto Andrew Waugh, architetto di fama mondiale, portavoce e simbolo dell’architettura che punta a costruzioni innovative e a basse emissioni di carbonio, ma soprattutto personaggio chiave nel passaggio verso materiali bio-based e rinnovabili.
Andrew Waugh ha aperto la cerimonia di premiazione puntando ancora una volta l’attenzione verso l’importanza di agire con prontezza per contrastare al meglio gli impatti del climate change. Rendendo il lavoro degli architetti uno strumento utile per migliorare la vita delle persone e del pianeta.
Quest’anno fra i candidati al Wood Architecture Prize 2025 erano presenti riqualificazioni e ampliamenti, nuove costruzioni, sopraelevazioni di strutture esistenti, architetture sperimentali e temporanee, ma anche opere pubbliche o private, dotate di spazi ad uso collettivo o individuale. Un premio fondamentale che si rivolge non solo agli architetti, ma a tutti i professionisti che fanno parte della filiera della costruzione in legno. Come ingegneri civili, paesaggistici e ambientali, ma anche committenti pubblici e privati, startup, imprese, pubblica amministrazione e ricercatori che hanno scelto di seguire pratiche virtuose, utilizzando tecnologie all’avanguardia.
Dodici i candidati arrivati in finale, fra cui sono stati selezionati i vincitori grazie al lavoro della giuria guidata dall’architetto Manuel Benedikter - Benedikter Architekt e costituita da sette esponenti importanti del settore, della ricerca e dell’innovazione. Nel dettaglio la giuria era composta dal professor Paolo Simeone e professor Guido Callegari del Politecnico di Torino, dall’architetto Mauro Frate della MFA architetti e Professore contrattista Iuav, dall’architetto Sandy Attia della MoDusArchitects, dall’architetto Marta Baretti della Arbau Studio e da Luca Gibello de Il Giornale dell’Architettura.
I partecipanti quest’anno hanno presentato progetti con lo scopo di definire nuovi immaginari legati alle attività di rigenerazione degli spazi abitabili, all’interno di una logica di filiera territoriale con interventi sia pubblici che privati.
I vincitori del Wood Architecture Prize 2025
Fra i dodici finalisti sono stati selezionati tre vincitori. Prima di tutto Centro Anck’io (Villafranca, Verona) degli architetti Antonio Ravalli Architetti e Giorgio Nicolò, che ha conquistato la giuria grazie al design modulare del progetto e al suo approccio innovativo allo spazio pubblico.
Troviamo poi Casa Larun (Tregnago, Verona) della Zarcola studio, un’operazione di sostituzione edilizia che ha permesso di ricavare un’abitazione da un lotto stretto grazie ad una gabbia strutturale in microlistelli.
Infine la giuria ha scelto Kindergarten Algund (Lagundo, Bolzano) di Feld72 Architekten ZT.
Un progetto che ha portato all’ampliamento in continuità della struttura esistente, portando ad una ridefinizione degli ambienti interni ricchi di sensibilità e intimità.