La quarantunesima edizione di Cersaie, svoltasi a Bologna e oggi al suo termine, è il punto di riferimento per il mondo della ceramica e delle superfici per l’architettura. I protagonisti della fiera quest’anno hanno offerto una visione particolarmente innovativa e articolata del design contemporaneo, in cui la ricerca sui materiali, l’evoluzione delle tecnologie e una maggior attenzione verso la sostenibilità si intrecciano in collezioni che si propongono di aprire un dialogo importante con la definizione degli spazi di varia tipologia. Sono emerse quindi alcune tendenze e tematiche che delineano il futuro del settore, come la sperimentazione materica, la tridimensionalità delle superfici, il ritorno del piccolo formato, l’artigianalità e l’impegno verso soluzioni sostenibili. Un punto focale della fiera è rappresentato dalla ricerca sui materiali, che nel caso di Cotto d’Este assume una dimensione quasi filosofica con la collezione Arketipo. Lontano dall’imitazione di materiali naturali o artigianali, come pietre, cementi e resine, Arketipo esplora la ceramica “in purezza”, proponendo un materiale innovativo che attinge a ispirazioni grafiche e cromatiche nuove, slegate dalla tradizione.
Cinque modi per innovare la ceramica da Cersaie 2024
Ricerca materica, tridimensionalità, innovazione tecnologica, sostenibilità e artigianato: le nuove proposte della ceramica.
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- Lucia Brandoli
- 27 settembre 2024
Un altro tema centrale di Cersaie 2024 è la tridimensionalità, che consente di ampliare le potenzialità espressive della ceramica. Marca Corona ha introdotto la collezione Arialuce, che rivoluziona il concetto di rivestimento con volumi estrusi in terracotta, creando giochi di pieni e vuoti che permettono alla luce e all’aria di filtrare attraverso gli spazi. Le forme Curve, Pertuse e Asole offrono diversi gradi di filtraggio visivo, dando vita a superfici che vanno oltre la bidimensionalità, inserendosi nella sfera dell’architettura con un forte impatto estetico e funzionale. Arialuce, nata dalla collaborazione tra Marca Corona e la fornace S.Anselmo, è un esempio virtuoso di come la tradizione artigianale possa dialogare con le esigenze del design contemporaneo. Anche Decoratori Bassanesi esplora la tridimensionalità con la collezione Wă, ispirata alle tegole cinesi. Disegnata da Federica Biasi, la collezione riproduce il movimento visivo e tattile delle tegole in terracotta impilate, reinterpretando il decoro tradizionale cinese con una visione attuale che unisce funzionalità ed estetica. Sul fronte della matericità, Atlas Concorde propone poi Boost Expression, una collezione che celebra la forza tattile dei materiali. Disegnata da Elisa Ossino, la serie esplora il rapporto tra luce, forma e materia, con superfici che evocano texture tridimensionali attraverso motivi geometrici. Le variazioni tonali e i contrasti di luce enfatizzano la profondità materica, trasformando le superfici ceramiche in elementi architettonici che dialogano con lo spazio circostante. Ma come dicevamo al Cersaie di quest’anno è stato dato ampio spazio all’innovazione tecnologica, in particolare ha catturato l’attenzione la retroilluminazione delle superfici ceramiche. Il Moonlight System di Iris Ceramica Group in questo senso rappresenta un’avanguardia, grazie alla combinazione di pannelli LED sottili e ceramica da 6 mm di spessore che esalta ogni dettaglio grafico delle superfici, creando un effetto scenografico che trasforma le pareti in opere d’arte luminose.
Un’altra tendenza che si riconferma e che si sta evolvendo nel corso degli anni con risultati sempre più apprezzati è l’uso del legno ceramico con venature e difetti evidenti, che ripropone il materiale naturale in tutta la sua autenticità. Atlas Concorde e Keope hanno esplorato questa direzione, mettendo in risalto la bellezza delle imperfezioni del legno. Le superfici che imitano fedelmente le venature e i nodi del legno, conferiscono agli spazi un carattere più caldo e accogliente, mantenendo al tempo stesso la resistenza e la durabilità della ceramica. C’è poi il discorso compositivo legato ai formati. Nell’epoca in cui vanno di moda le grandi lastre ceramiche, il piccolo formato sta in realtà vivendo un ritorno in grande stile, come dimostra la collezione Upside di Ceramiche Refin. Ispirata al progetto di Massimiliano Adami, questa collezione riprende un pattern geometrico quadrettato, originariamente derivato dalla struttura presente sul retro delle piastrelle. Upside propone il piccolo formato come strumento di creatività, valorizzando il reticolo decorativo con una nuova palette cromatica e adattandolo alle esigenze del design contemporaneo. L'uso di piastrelle di dimensioni ridotte permette di creare composizioni uniche, dando vita a spazi dinamici di varie dimensioni.
Anche l’artigianalità emerge come una delle qualità che continua a caratterizzare molte delle proposte italiane, e Alice Ceramica ne offre una testimonianza significativa con la collezione Idilla. Ispirata alle radici storiche della ceramica italiana, Idilla fonde passato e presente, proponendo sanitari e lavabi che combinano linee fluide e forme monolitiche con dettagli ricercati. La collezione, disegnata da Manuel Di Giacobbe, riflette la maestria artigianale di Civita Castellana, reinterpretando la tradizione ceramica con un linguaggio contemporaneo. L’uso di bordi smussati e forme morbide crea prodotti eleganti e funzionali, in cui ogni dettaglio contribuisce a esaltare la qualità della materia ceramica. Infine, non poteva mancare l'attenzione verso la sostenibilità, un tema sempre più centrale nel mondo della ceramica e dell’architettura che ha ormai i contorni dell’imperativo. Le aziende presenti al Cersaie 2024 hanno dimostrato un impegno crescente verso l’uso di materiali riciclabili, processi produttivi a basso impatto ambientale, economia circolare e soluzioni che riducono gli sprechi. L’adozione di tecnologie innovative, come la retroilluminazione a basso consumo energetico di Iris Ceramica è solo un esempio delle tante iniziative volte a rendere il settore più sostenibile.
L’edizione di quest’anno di Cersaie dimostra come il settore della ceramica stia attraversando una fase di grande fermento, con proposte che esplorano nuove possibilità estetiche e funzionali. La ricerca sui materiali, la tridimensionalità, il ritorno del piccolo formato, l’artigianalità e la sostenibilità rappresentano le principali tendenze che stanno ridefinendo il mondo delle superfici per l'architettura e il design. Le collezioni presentate raccontano una storia di innovazione e tradizione, in cui la ceramica non è solo un materiale, ma un mezzo per trasformare lo spazio e creare nuove esperienze sensoriali ed emotive. Sfoglia la gallery per vedere gli esempi più interessanti che abbiamo selezionato.
Idilla, collezione di lavabi, sanitari, struttura in ceramica e specchio disegnata da Manuel Di Giacobbe, si ispira al territorio di Civita Castellana e alle suggestive rovine dell’anfiteatro romano di Ocriculum, generando una fusione tra antico e contemporaneo. Con bordi spessi smussati all’interno, volumi solidi, dettagli ricercati e linee fluide offre una nuova prospettiva sulla ceramica.
Levante è caratterizzato da porte scorrevoli con vetro da 6 mm con sistema Soft-close in grado di garantire un movimento di chiusura rallentato e silenzioso. Inoltre, sono facilmente sganciabili per consentire una pulizia più semplice. Lo spessore ridotto dei profili di soli 30 mm e il dettaglio angolare di giunzione traversa – che assicura un raccordo ottimale – ottengono un effetto formale di grande leggerezza ed eleganza. Un ulteriore punto di forza è il sistema di scorrimento avanzato, che integra cuscinetti di dimensioni ridotte per una più precisa regolazione della porta, aggiustando eventuali disallineamenti in fase di installazione.
Il nuovo sistema da bagno Shaker progettato da Odo Fioravanti per Ardeco si basa su due profili a T in metallo zincato a cui si fissano i vari elementi, tra cui lavabi, contenitori, specchi, illuminazione e accessori. Il design minimalista offre infinite possibilità di personalizzazione e funzionalità.
Boost Expression è la nuova collezione che si inserisce nel progetto di Atlas Concorde dedicato alle superfici ispirate a tonalità neutre e con stile essenziale che si rifà agli elementi della natura. Realizzata in collaborazione con Elisa Ossino, architetta e designer dalla spiccata conoscenza dei materiali naturali e dalla grande attenzione alla qualità materica delle superfici, la collezione enfatizza texture e variazioni di tono dal forte impatto tridimensionale. I motivi geometrici e dinamici della collezione generano contrasti e vibrazioni della luce.
Cleer, collezione di arredo progettata da Diego Grandi, prende ispirazione da un termine che in gergo meneghino, significa “saracinesca”, “serranda”. Cleer è un mobile freestanding dalle forme arrotondate in cui una serrandina centrale di doghe verticali in alluminio colorato garantisce leggerezza e ritmo, evocando la spontanea gestualità di apertura (le doghe scorrono in orizzontale).
Questa nuova collezione in gres porcellanato offre una reinterpretazione moderna del cemento: austero, essenziale, chic, con effetti nuvolati dai toni neutri e delicati accenti di colore. Concept è una collezione duttile e versatile, che si rifà all’eleganza dell’estetica urbana.
I sanitari della collezione Limited Edition, progettata da Nilo Gioacchini, si distinguono per la gradazione cromatica che sfuma delicatamente dall’alto verso il basso. La palette di colori nelle sfumature cromatiche del blu si ispira alle tonalità retrò degli anni ‘60 e ‘70, dalle tinte pastello ai toni più intensi e profondi.
Tra le nuove collezioni effetto cemento, NOVART offre un connubio tra l’immaginario estetico razionalista e la frammentazione del mosaico, con un effetto del tutto peculiare e originale.
Con Upside, il laboratorio Refin ha rielaborato il progetto originario di Massimiliano Adami con una gamma di superfici rese possibili dalle nuove tecnologie produttive. Elemento identitario della collezione è il pattern geometrico quadrettato, originariamente ricavato dalla struttura presente sul retro delle piastrelle e oggi realizzato attraverso un reticolo di linee a rilievo che intersecandosi ricreano lo stesso motivo. Il carattere distintivo rispetto al progetto originario è rappresentato dal reticolo continuo proposto su formato più grande, che evolve il mosaico di Adami andando ad ampliare e valorizzare la geometria.
Progettata da Monica Alegiani e Vanessa Massacci questa serie di radiatori di design ad alte performance termiche a sviluppo verticale per caldo e freddo è pensata per garantire comfort, eleganza ed efficienza in tutte le stagioni, e in ogni ambiente della casa, non solo in bagno, grazie alle innovative soluzioni aerauliche sviluppate, all’adozione di elettroniche evolute e all’impiego di motori brushless DC inverter. Run Vertical, in particolare, è un radiatore e ventilconvettore progettato per funzionare in maniera particolarmente efficace con impianti a pompa di calore.
La collezione Arketipo ambisce a trascendere il rimando della ceramica ad altri materiali, sviluppando invece un’estetica in purezza. La collezione è quindi caratterizzata da grani, scaglie e sabbie la cui densità, dimensione e colorazione definisce il movimento e determina due diverse versioni grafiche: la prima, declinata nel 14mm e nella variante outdoor da 20, è più disomogenea ed espressiva, la seconda, in lastre sottili Kerlite, è più uniforme e valorizza al massimo il colore. Sono disponibili cinque cromie: da quelle più neutre e vicine alle sfumature del grigio, a quelle più calde, che si ispirano a rossi terrosi e alle tonalità del marrone chiaro. Le contraddistingue un aspetto variegato, un movimento grafico marcato e ben visibile che dona una particolare forza espressiva.
La collezione di rivestimenti Wă, progettata da Federica Biasi, si ispira alle tegole dei tetti delle pagode e delle architetture tipiche delle abitazioni dei villaggi rurali cinesi. In queste costruzioni, le tegole irregolari, realizzate artigianalmente in terracotta, vengono stratificate e impilate l’una sull’altra secondo un sistema a incastro ereditato da antiche tecniche costruttive tradizionali. Wă è una collezione dall’estetica regolare, proposta in quattro cromie, dal nocciola al caramello. Come in un mosaico, ogni singolo elemento viene ripetuto su una porzione di 9,5 x 18,5 cm che andrà a creare il rivestimento in gres porcellanato tutta massa.
Taki, progettato da studio Nendo, si compone di tre elementi ceramici di diverse dimensioni, tenuti insieme da una struttura in acciaio e disposti con un leggero sfalsamento, simili ai terrazzamenti di una piccola cascata. “Taki, come una metafora visiva, evoca il movimento e l’espressione dell’acqua visti in natura, dove questa viene raccolta in uno stagno o in un lago, scorre e viene convogliata nuovamente”, ha dichiarato il designer Oki Sato dello studio Nendo.
Moonlight è il sistema di retroilluminazione per le superfici ceramiche dei brand di Iris Ceramica Group. Questo sistema innovativo permette di accoppiare superfici ceramiche da 6mm di spessore con pannelli luminosi ad alta efficienza e dal ridotto spessore. Ogni dettaglio della grafica della ceramica viene enfatizzato dalla luce, ottenendo un effetto estremamente suggestivo. Le superfici retroilluminate possono essere realizzate con o senza cornice in alluminio, offrendo la possibilità di esporre sia lastre singole sia lastre continue senza interruzioni. Le dimensioni dei pannelli possono essere personalizzate fino a un formato massimo di 150x300cm. I LED sono posizionati nella parte perimetrale del pannello e diffondono uniformemente la luce su tutta la superficie.
Una serie in gres porcellanato Lavica antracite si ispira alla pietra lavica siciliana. Le superfici ricordano le texture delle pietre vulcaniche e ogni elemento ambisce a omaggiare il mondo antico. Lavica esprime la tessitura della pietra lavica, portando nelle case e negli spazi contemporanei il ricordo di un elemento e di un territorio dal grande fascino. La palette cromatica è composta da tre tonalità scure: Grey, Anthracite e Black.
The New Yorker, progettato da Alessandro Paolelli, comprende un insieme di elementi in stile industriale che valorizzano la ceramica del lavabo in versione freestanding e semi freestanding: un cilindro (Ø 40 cm) che si apre in alto, ampliando il catino di 5 cm rispetto all’ingombro della base. Il wc è disponibile anche con cassetta alta pensata per interni di sapore vintage o industrial design.
Arialuce è la prima collezione di gelosie di Ceramiche Marca Corona, in collaborazione con fornace S.Anselmo. La serie si compone di volumi estrusi in terracotta, modellati secondo tre forme – Curve, Pertuse e Asole – e disponibili nelle varianti di impasto Naturale, Avorio e Bianco glassa. Il design dei tre elementi offre diversi pattern e gradi di filtraggio visivo. Combinando pieni e vuoti, Arialuce crea strutture reticolari per interni ed esterni, generando volumi permeabili.
La collezione Elie Saab prodotta e distribuita da RAK Ceramics comprende lavabi countertop e freestanding colorati in sei bellissime nuance che si abbinano alla rubinetteria nella nuova finitura gunmetal e alle nuove lastre della collezione Calacatta Viola e della collezione Amazzonite, il cui nome deriva dal Rio delle Amazzoni ma che riflette la profondità della pietra verde tipica dei giacimenti di feldspato della selva del Perù.
La collezione Elysian è composta da mobili con retroilluminazione integrata, ma caratterizzati dalla semplicità di installazione, grazie a soluzioni tecniche d’avanguardia. Ogni elemento è stato concepito per esaltare Vetrite, la lastra in vetro laminato di Sicis, che con le sue finiture opalescenti e l’effetto di luce soffusa, trasforma ogni elemento in un oggetto di design unico.