Cosa ci sarà dopo lo smartphone? È il dilemma che, in questo momento, molti startupper tecnologici e grandi aziende stanno cercando di risolvere.
A voler essere realistici e un po’ sbrigativi, sappiamo già tutti che la risposta è probabilmente “un altro smartphone, ma più intelligente, più veloce, più potente e con molta intelligenza artificiale”.
Purtroppo però l’ascesa rapidissima dei modelli linguistici di grandi dimensioni ha convinto una nuova schiera di giovani imprenditori tecnologici che diventare il nuovo Steve Jobs non sia mai stato così facile. Credono che, per creare un prodotto nuovo, basti impacchettare i modelli generativi di intelligenza artificiale in involucri hardware fisici — al resto ci pensano il software e il marketing.
Il boom dei gadget con AI: soluzioni in cerca di un problema
Vi raccontiamo 7 gadget con AI di cui si è parlato molto: ritenuti la prossima grande novità tecnologica, finora molti ci hanno fatto dire “questa avrebbe potuto essere un’app”.
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- Andrea Nepori
- 01 ottobre 2024
È un mix inedito di ingenuità e sfacciataggine che supera gli standard classici della Silicon Valley. L’aspetto più affascinante di questa nuova ondata di hardware AI è che le startup che li producono cercano tutte di convincerci della necessità di un nuovo dispositivo monouso, come se i nostri smartphone non ci piacessero esattamente per il motivo opposto. Forse gli startupper di nuova generazione sono troppo giovani per accorgersi che il vantaggio competitivo fondamentale e assoluto dello smartphone è la capacità di fare tante cose tutte assieme. Compreso far girare app che oltre a fare ciò che questi dispositivi promettono, potrebbero farlo meglio e a un costo nettamente inferiore.
L’AI Pin di Humane, il dispositivo che avrebbe dovuto aprire l'era post-smartphone, si è rivelato un vero e proprio flop. Molto semplicemente, non funziona bene, e soprattutto non funziona come promesso prima del lancio. I recensori lo hanno distrutto, le vendite sono state scarse e la promettente startup sta già discutendo di una potenziale vendita mentre lotta per la sopravvivenza.
Presentato al CES 2024, il Rabbit R1 ha attirato l'attenzione per il suo prezzo basso e per le funzionalità di intelligenza artificiale. Una volta arrivato sul mercato, però, è apparso subito chiaro che il dispositivo non era altro che un guscio fisico per modelli di terze parti come chatGPT, con in più gravi problemi di sicurezza e privacy. Anche in questo caso il dispositivo spesso non funzionava come pubblicizzato.
Gli occhiali Frame di Brilliant promettevano di riuscire laddove Google Glass aveva fallito, grazie all'aggiunta dell'intelligenza artificiale generativa. Purtroppo non è così.
L'attuale versione degli occhiali offre solo un display oculare monocromatico basato sul testo e deve comunque connettersi con lo smartphone per svolgere tutte le funzioni di IA.
Se ci fosse un premio per il gadget di intelligenza artificiale più disdicevole in assoluto, Friend lo vincerebbe a mani basse. Il dispositivo è un ciondolo in grado di ascoltare le conversazioni, elaborarne il contenuto attraverso un'app e sputare fuori banalità generate da LLM sull'argomento in questione sottoforma di notifiche sullo smartphone, al fine di motivare, rimproverare, commentare o o dire la sua: proprio come farebbe un amico. Sì, sembra un gadget uscito da un episodio di Black Mirror e speriamo fallisca il più velocemente possibile.
Plaud ha creato due registratori portatili in grado di trascrivere e riassumere ogni registrazione attraverso GPT 4o e Claude 3.5 Opus. Siamo sicuri che i dispositivi funzioneranno come pubblicizzato, ma ci lasciano con una domanda: perché mai qualcuno dovrebbe voler appesantire le proprie tasche con un altro gadget che non offre nulla di più di molte app già esistenti?
Terra is a pocket-sized device that aims to replace smartphones for navigation while walking. Its idea is to leverage the power of generative artificial intelligence (chatGPT) and GooglePlaces' API to lead users through a walk in a more organic and less intrusive way. Of all the devices listed in this gallery, Terra is the only one with at least a design-oriented justification for its existence.
I Rayban Meta Glasses non sono esattamente un flop. Tuttavia, il modo in cui le funzioni AI funzionano (o non funzionano se li si utilizza in una regione non supportata) lascia ancora molto a desiderare in termini di precisione e applicazioni pratiche oltre al “wow” iniziale. Sono anche un incubo per la privacy, ma questo sembra essere diventato un problema minore per molti utenti più giovani.