Guidato da Robert De Niro e progettato da Bjarke Ingels Group / BIG, il film village di New York – soprannominato “Wildflower Studios” – sarà il primo complesso di teatri di posa prodotto dal basso e il primo film studio verticale del mondo. Situato ad Astoria, quartiere nella parte ovest del distretto del Queens, il progetto si innalzerà per sei piani (circa 44 metri), funzionando come un complesso creativo in grado di combinare produzione cinematografica e televisiva. È una nuova costruzione perfettamente in linea con la storia del quartiere, che ospita il Museum of Moving Image e i Kaufman Studios, dove sono stati girati film che sono pietre miliari del cinema newyorkese e mondiale, come per esempio Quei bravi ragazzi e Carlito’s way.
BIG ha progettato con Robert De Niro il nuovo film village di New York
I Wildflower Studios sono attualmente in via di costruzione ad Astoria, nel Queens, un quartiere di New York da sempre legato al cinema.
Image by SYNOSIS. © bjarke ingels group / BIG
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- Lucia Brandoli
- 14 febbraio 2022
L’edificio sarà rivestito in pannelli di cemento prefabbricati, disposti con angolazioni che, a seconda della variazione dell’angolo dei raggi del sole, durante la giornata animeranno la facciata. Con una superficie di 72mila metri quadri, inoltre, ospiterà 11 teatri di posa e un’esplanade aperta al pubblico affacciata sull’acqua, mentre la progettazione degli interni sarà pensata per migliorare il lavoro creativo grazie a spazi flessibili.
L’edificio andrà a soddisfare la richiesta sempre più pressante rispetto alla necessità di avere un grande studio di produzione a New York. “Siamo ansiosi di riportare l’industria cinematografica a New York come mai prima,” ha detto Bjarke Ingels, “il vertical media production viallege diventerà la casa di narratori in grado di lavorare attraverso diversi media – un centro collaborazione, creatività e innovazione tridimensionale. […] Se per New York non è una novità essere la star di molte narrazioni – la città è a tutti gli effetti essa stessa un personaggio – questo primo complesso di teatri di posa per la produzione verticale e dal basso segna un nuovo capitolo rispetto alla capacità che ha la città di dar vita alle storie del nostro futuro”.