Con il 2021 che ormai volge al termine, e senza più lanci importanti previsti fino almeno a gennaio, è arrivato il momento di tirare le somme e scegliere quelli che, secondo noi, sono i migliori smartphone di quest’anno.Vale la pena spiegare che con “migliori” non intendiamo necessariamente in termini di funzioni o specifiche. Mentre si può stare tranquilli che tutti i dispositivi di questa selezioni siano smartphone che quanto costano (e a volte pure di più), la nostra intenzione è piuttosto quella di evidenziare la loro rilevanza nel mercato. Vuoi perché sono imbattuti in una categoria specifica, come il comparto foto-video, vuoi perché rappresentano la migliore espressione della strategia del loro marchio in termini di design e posizionamento. In altre parole, questi non sono gli smartphone del 2021 che tutti dovrebbero comprare a prescindere (ce ne sono molti altri con un ottimo rapporto qualità-prezzo), ma sono certamente quelli che ricorderemo come i più importanti di un anno caratterizzato da aggiornamenti quasi sempre incrementali.
I cinque migliori smartphone del 2021, un anno così così per i telefoni
In un anno di aggiornamenti evolutivi, abbiamo scelto cinque modelli che si sono distinti in un mercato saturo di design tutti troppo simili tra loro.
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- Andrea Nepori
- 30 novembre 2021
L’iPhone top di gamma 2021 di Apple segue un copione collaudato. Il design del prodotto è per lo più lo stesso dell’iPhone 12 Pro Max, fatta eccezione per le lenti della fotocamera più grandi e qualche grammo aggiunto al peso complessivo. Il nuovo A15 è di nuovo il chip più veloce di Apple, mentre la nuova modalità Cinematic per mettere a fuoco manualmente i diversi soggetti in un video è un’ottima aggiunta lato software. L’iPhone di punta è ancora uno dei migliori smartphone si possa comprare per fare foto e video di altissima qualità, ma chi avesse già un iPhone 12 Pro o 12 Pro Max, non ha ancora motivo di aggiornare a questo modello.
Nel 2021, l’azienda coreana si è sbarazzata della sua linea Galaxy Note in favore di una nuova generazione di telefoni pieghevoli. Il Galaxy Flip 3 (che, nonostante il nome, è solo il secondo della serie) è il più interessante. Si tratta di uno smartphone a conchiglia con schermo pieghevole e ottime specifiche, ma soprattutto un prezzo che lo mette alla pari – finalmente – di altri telefoni di punta tradizionali. Samsung crede ancora che i telefoni pieghevoli non faranno presto la fine delle TV 3D. Per dimostrarlo hanno aumentato gli investimenti di ricerca e di marketing dimostrando che da quest’anno nella nuova categoria di dispositivi ci credono sul serio. Vedremo come andrà nei prossimi due anni.
Nella fascia media del mercato, il produttore cinese Oppo è ormai una presenza di peso difficile da ignorare. Quest’anno la nuova serie Reno6 ha consolidato il ruolo del brand nel mercato europeo con due telefoni completamente diversi. Mentre l'Oppo Reno6 Pro è inspiegabilmente identico al FindX 3 Neo, l’entry-level Reno6 ha debuttato un nuovo design compatto e a schermo piatto che lo distingue dalla maggior parte dei concorrenti Android della stessa fascia. È vero, assomiglia all’iPhone 12, ma poco male: dal vivo la differenza si vede più che nelle foto di marketing. Oppo estenderà presto lo stesso linguaggio di design alla nuova linea Reno7, che sarà lanciata in Cina a metà dicembre.
Le recenti notizie sul graduale integrazione di OnePlus nelle strutture operative della casa madre Oppo hanno preoccupato non poco i fan del brand di Shenzhen. Sarebbe un peccato se l’esperienza pluriennale del marchio finisse del tutto inglobata dalla casa madre, soprattutto un lancio di successo come quello del modello 9 Pro, il miglior smartphone in assoluto di OnePlus fino ad oggi. Con ottime specifiche e uno dei migliori sistemi di fotocamere visti quest’anno, merito della nuova partnership con Hasselblad, il OnePlus 9 Pro sembrava essere un testamento della maturità dell’azienda. Purtroppo potrebbe invece essere il suo canto del cigno.
Honor è tornata. La ex-controllata di Huawei, frettolosamente venduta a un consorzio di investitori nel 2020 per salvarla dalla miseria geopolitica della parent company, ha finalmente riavviato le sue operazioni e le vendite sui mercati europei. La sua prima nuova linea di telefoni è degna di nota per due motivi. In primo luogo perché sono telefoni con ottime caratteristiche ma con un prezzo ragionevole da fascia medio-alta. Poi perché il design della gamma è molto simile ad alcuni degli ultimi smartphone di Huawei lanciati in Cina, a suggerire che Honor non abbia poi tagliato del tutto i ponti con la vecchia casa madre. Ed è una buona notizia, perché significa che almeno una parte del know how di Huawei ha potuto sopravvivere ai colpi dell’amministrazione Trump. La nuova Honor ha inoltre ristabilito la partnership con Google per l’uso dei servizi GMS, fondamentale per operare con successo nel mercato UE.