Che cos’è Fanvue, l’OnlyFans dell’Intelligenza Artificiale

Nata come piattaforma in concorrenza con la più celebre rivale, oggi Fanvue sta godendo di una riscoperta grazie ai contenuti generati con AI.

Nell’agosto del 2021, OnlyFans ha colto di sorpresa la sua intera comunità di creator annunciando, da un giorno all’altro, che avrebbe messo al bando i contenuti per adulti. Per quanto sulla piattaforma – che permette, a pagamento, di visualizzare il materiale prodotto dai creator e di interagire con loro in vari modi – non siano presenti soltanto contenuti per adulti, è noto come questi siano da sempre la stragrande maggioranza.

E così, all’improvviso, un intero settore di creator rischiava di perdere il lavoro a causa del cambio di policy della piattaforma fondata nel 2016 a Londra da Tim Stokely. Visto il panico suscitato, ci vollero solo pochi giorni prima che OnlyFans annunciasse la retromarcia. Il danno, però, era ormai stato fatto: come può un creator affidarsi a una piattaforma che, da un giorno all’altro, potrebbe impedirgli di continuare a svolgere il suo lavoro?

È proprio in seguito a questo incidente che il rivale Fanvue ha iniziato a costruire la sua popolarità, annunciando che sarebbe stato “per tutti i creator, adesso e per sempre” e confermando così la volontà di non mettere mai al bando i contenuti per adulti. Nonostante questo, ancora oggi OnlyFans è molto più popolare del concorrente Fanvue: la prima piattaforma può contare su oltre 4 milioni di creator e 300 milioni di utenti registrati. Fanvue è invece utilizzato – secondo i dati della stessa piattaforma, che però non rilascia numeri precisi – da “centinaia di migliaia di creator” e riceve circa 5 milioni di visite al mese.

Fanvue è quindi soltanto un clone di OnlyFans che è riuscito ad approfittare di un momento di difficoltà del più noto rivale? Le similitudini sono ovviamente molte: entrambe le piattaforme permettono ai creator di guadagnare attraverso sottoscrizioni mensili, mance e pagamenti occasionali. Da qualche tempo, inoltre, Fanvue ha interrotto il programma che permetteva ai creator di guadagnare l’85% dei soldi versati dai fan e si è invece adeguato alla tariffa standard dell’80%.

Ci sono però anche alcune differenze: OnlyFans ha per esempio spesso ricevuto critiche per le difficoltà nell’utilizzo e per la scarsa intuitività della funzione di ricerca. Fanvue, d'altra parte, nasce proprio per l’iniziativa di due ex creator di OnlyFans, che volevano fornire un servizio migliore e che si sono impegnati a sviluppare una piattaforma facile da usare, sia per gli utenti che per i creator.

Immagine del profilo di Male Love, uno dei creator digitali di Fanvue

Fanvue rende per esempio più facile promuovere il proprio profilo: ogni creator può infatti pubblicare un video del profilo visibile a tutti gli utenti sulla piattaforma. In questo modo, i creator possono pubblicizzare il loro canale e mostrare agli utenti un’anteprima di cosa troveranno all’interno. L’obiettivo è ridurre la necessità di sfruttare altri social, a partire da Instagram, per promuovere il proprio canale e poter invece svolgere tutta l’attività direttamente ed esclusivamente all’interno della piattaforma.

Ma la differenza forse più importante tra le due piattaforma ha a che fare con l’intelligenza artificiale. E in particolare con la tendenza che, ormai da anni e sempre più rapidamente, sta travolgendo i social media e affini: l’invasione degli influencer e dei creator virtuali, generati sfruttando proprio i sistemi di intelligenza artificiale.

Aitana Lopez

Una delle più famose influencer/modelle create con l’intelligenza artificiale è Aitana Lopez, che su Instagram può vantare circa 350mila follower. Sviluppata dall’agenzia di comunicazione di Barcellona The Clueless, Lopez non sembra però aver stretto, per il momento, accordi pubblicitari con brand noti. E allora come guadagna questa influencer spagnola virtuale, ma indistinguibile da una reale? O meglio, come guadagna l’agenzia che l’ha creata?

La risposta è proprio Fanvue, dove Aitana Lopez è seguita da 25mila persone, alcune delle quali (non è però possibile sapere quante) pagano 15 dollari al mese per visualizzare i contenuti per adulti creati da una modella artificiale. Da sottolineare come, per quanto Aitana riveli la sua natura artificiale scrivendo nella bio “digital muse” e “powered by AI”, non si può escludere che alcuni follower non siano consapevoli della sua vera natura, visto l’impressionante livello di realismo delle immagini che la vedono protagonista.

Immagine del profilo di Emm, una delle creator digitali di Fanvue

D’altra parte, il business degli influencer virtuali sta diventando una componente sempre più importante, che dovrebbe ormai valere circa il 10% di un mercato che, complessivamente, vale circa 200 miliardi di dollari. Considerando l’enorme crescita, i rischi ridotti e il successo che stanno avendo, Fanvue ha deciso di puntare tutto proprio su questa nicchia: persone che si appassionano ai contenuti per adulti con protagonisti degli influencer generati con l’intelligenza artificiale.

Come ha spiegato un creator a Business Insider, “il modo in cui Fanvue tratta chi tra noi è specializzato in intelligenza artificiale è molto positivo. Il solo fatto che permettano ai personaggi basati su intelligenza artificiale di avere una loro community e di avere i loro strumenti per guadagnare è una novità importante”.

E se ancora siete tra le persone che non riescono a capire come si possa appassionarsi alle vicende (diciamo così) di un’intelligenza artificiale che – a differenza di un cartoon – è totalmente realistica, l’unica risposta che si può onestamente fornire è: benvenuti nel 2025.