Ora gli ebook reader sono a colori

Abbiamo provato i nuovi lettori a colori di Kindle e Kobo, che sono un gran passo avanti, anche se non è proprio chiaro a cosa servano.

Dal lancio del primo Kindle, nel 2007, che di fatto ha rivoluzionato il modo in cui leggiamo, l’evoluzione dei lettori portatili dedicati agli ebook ha visto pochi reali salti in avanti. Di sicuro l’introduzione del touchscreen e l’illuminazione dello schermo, utile sia a leggere in condizioni di scarsa luce sia a rendere la pagina più bianca quando c’è una buona illuminazione, sono le principali. Per il resto il dispositivo resta quello: una tavoletta con schermo a inchiostro digitale (eInk), più leggibile e somigliante alla carta rispetto agli schermi di smartphone o tablet, e che a differenza di questi ultimi usa una tecnologia che è limitata al bianco e nero. Almeno fino a ora.

Perché una nuova generazione di ebook reader a colori è ora in commercio. Erano anni che si parlava dell’introduzione dei colori negli schermi eInk, e finalmente vediamo i risultati. Tra i pionieri ci sono stati i dispositivi di Pocketbook, un’azienda svizzera, e i Boox della cinese Onyx. Poi il reMarkable Paper Pro, che però non è propriamente un lettore di ebook, ma un blocco note in formato xl che dà la possibilità di utilizzare i colori per sottolineare, evidenziare e scrivere appunti. Ma legge anche pdf ed epub, ed è rivolto a studiosi, professionisti e studenti. Ne abbiamo parlato qui.

Il Kindle a colori di Amazon

Da qualche mese Rakuten e Amazon, tra i principali attori del mercato dell’ebook, hanno lanciato un lettore a colori. Il Kobo Libra Color di Rakuten è stato presentato questa estate. Con un apposito stilo diventa in realtà anch’esso un blocco per appunti, ma la sua funzione principale è la lettura, anche per via delle dimensioni. Lo schermo a colori da 7” – misura “standard” per i lettori ebook – permette di evidenziare passaggi di testo con tonalità diverse, di visualizzare le copertine a colori e di leggere libri illustrati in maniera più piacevole che in scala di grigi. Ottimo per i manga, volendo lo si può usare anche per leggere fumetti interamente a colori, soprattutto comics americani.

La resa cromatica è buona, niente di incredibile. Va anche detto che anni di lettura su tablet di fumetti Marvel, DC e Image hanno probabilmente cambiato la nostra aspettativa rispetto alla resa “digitale” dei fumetti. Sicuramente migliori sono i colori del nuovissimo Kindle Colorsoft, ultima evoluzione del lettore di Amazon, che presenta anche una opzione per rendere le cromie più vivide sullo schermo. La tecnologia Guided View permette di leggere agilmente i fumetti americani, che hanno un formato simile a quello di un iPad da 10”, sullo “schermetto” da 7” del Kindle. Amazon sostiene che il nuovo Kindle, oltre a una ottima batteria e al fattore di forma che oramai conosciamo e apprezziamo, ha anche il migliore schermo e-ink sul mercato. Difficile dargli torto.

L'ebook Kobo

Da anni, i comics sono in crisi, mentre i manga, i fumetti giapponesi oggi in realtà in leggera flessione, hanno un grande successo. Ma per leggere i manga, che sono in bianco e nero, non serviva certo uno schermo a colori. Per i comics non basta uno schermo a colori, ci vorrebbe uno schermo più grande di quello di un tradizionale Kindle… insomma, a meno che qualcuno non abbia necessità di vedere le copertine a colori, o di evidenziare un po’ in giallo e un po’ in rosa per forza, non si vede al momento il senso di comprare un eReader a colori, soprattutto nel caso del Kindle che costa circa 300 euro - le consegne sono tra l’altro in ritardo perché alcuni dei primi dispositivi spediti da Amazon mostravano una terribile banda gialla sullo schermo.

L'introduzione del colore negli ebook reader non può che accompagnarsi a un dubbio sulla funzione di questo genere di dispositivi.

Costa un po’ di meno il Libra Color e Kobo ha in catalogo anche un ereader a colori ancora più piccolo, il Clara Colour. Per il resto, tra i due dispositivi restano le “solite” differenze: Kindle agganciato all’ecosistema di Amazon e al suo store molto popolare che offre sempre tante offerte, Kobo, più flessibile anche per il raggio di formati che può leggere. è integrato con una serie di servizi come Pocket, per salvare articoli dal browser, o Dropbox, per leggere i propri libri e docunenti.

Il Kindle a colori di Amazon

Il Libra Colour, che riprende il fattore di forma degli ereader Kobo di fascia alta, con una cornice ampia di lato e bottoni fisici per avanzare nella lettura, ha riscontrato il giudizio positivo di molte recensioni, negli ultimi mesi. Certo, ha un prezzo importante, ma è un buon compromesso di tante cose, tra cui la possibilità di scriverci sopra usandolo come blocco per gli appunti: è quello che manca al Kindle e probabilmente il vero “plus” di usare un dispositivo eink a colori è il poterlo usare per scriverci. Il Kobo Libra Colour non ha quel feeling “cartaceo” acceurato come nei reMarkable, ma l'esperienza di prendere appunti a colori direttamente sulla pagina dell'ebook, scrivendo, sottolineando ed evidenziando, è ottima. Il nuovo Stylus 2 si aggancia magneticamente e usando la cover ufficiale si ottiene un dispositivo flessibile e multiuso che occupa davvero poco spazio e, a seconda degli usi che se ne fa, potrebbe rimpiazzare il tablet.   E rispetto a un tablet, sia il nuovo Kindle sia il Kobo hanno una batteria che dura molto di più e uno schermo che stanca di meno la vista. C’è un però.

L’introduzione del colore negli ebook reader non può che accompagnarsi a un dubbio sulla funzione di questo genere di dispositivi. In origine, si pensava che avrebbero sostituito i libri di carta. Abbiamo tutti constatato che non è stato così: il libro di carta sta benissimo (le librerie un po’ meno ma questa è un’altra storia). Il lettore di ebook è comunque un device tra i più popolari, ma il suo pregio è sempre stato quello di simulare digitalmente la carta, affaticando meno gli occhi nella lettura rispetto a uno smartphone, oltre a risparmiare al lettore il corredo di notifiche e distrazioni che associamo oramai ai nostri telefoni.

L'ebook Kobo

Utilizzando i nuovi Kindle e Kobo, si ha l’impressione che questi abbiano un po’ perso questa loro vocazione, reincarnandosi come una alternativa al tablet. Anche perché oramai siamo talmente abituati a leggere news e scampoli di libri sugli smartphone, che ovviamente le nostre abitudini sono cambiate, come le esigenze alla loro base. Se un tempo la “preghiera del borghese”, per dirla con Hegel, avveniva su una pagina grande formato di un quotidiano, ora è sullo schermetto dell’iPhone, e magari il testo è solo il sottotitolo di un reel di Tiktok. Forse cerchiamo almeno inconsciamente lettori che assomiglino anche un po’ allo smartphone, come un tempo ci sentivamo più a nostro agio davanti alla carta stampata.

Il lettore di ebook è comunque un device tra i più popolari, ma il suo pregio è sempre stato quello di simulare digitalmente la carta, affaticando meno gli occhi nella lettura rispetto a uno smartphone.

Un fenomeno simile è successo anche in fotografia: le prime digitali uscite a cavallo dei due millenni assomigliavano alla pellicola, nella resa, o almeno ci provavano. I nuovi modelli producono foto con una estetica completamente digitale. E i nuovi lettori di ebook hanno schermi sempre più luminosi e una resa della pagina scritta che assomiglia sempre di meno a quella della carta e sempre di più a una versione più ottimizzata e leggibile di un tablet. Aziende cinesi come Huawei e Tcl hanno recentemente introdotto le tecnologie PaperMatta e Nextpaper, che opacizzano lo schermo del tablet fino a farlo assomigliare parecchio alla resa di un e-ink. Ma i vecchi lettori erano un’altra cosa e siamo a un passo dall’effetto nostalgia. Torneremo a usare Kindle di inizio 2000 come stiamo recuperando i lettori cd o le fotocamere point and shoot di inizio secolo? Staremo a vedere.

Intanto, l’importante è continuare a leggere.