I dieci anni di Galliano da Margiela sono stati una perfetta storia di design

Lo stilista è arrivato alla Maison per sostituire il fondatore e l'ha consacrata come una delle case di moda di maggior successo. Cosa succederà ora che la lascia?

“Today is the day I say goodbye to Maison Margiela”. Così inizia l’annuncio di John Galliano sul suo profilo instagram, per confermare una volta per tutte le dicerie e timori che nell’ultimo anno si erano fatti sempre più insistenti. 

La lettera, d’addio e d’amore al tempo stesso, riflette la gratitudine del direttore creativo nei confronti del lavoro che nell’arco di dieci anni gli ha “rammendato le ali", proteggendolo e permettendogli di crescere, di cambiare. Per quanto romanzato, non si può dire che non sia stato così: era il 2014 quando, dopo l’ufficiale ritiro del fondatore Martin Margiela, la casa di moda aveva chiamato alla direzione creativa proprio John Galliano, che attraversava un periodo di crisi dovuto alle infelici uscite antisemite del 2011 che non solo lo avevano fatto licenziare da Maison Dior da lui guidata dal 1996, ma avevano causato la sua caduta nell’oblio per gli anni a venire. 

Galliano da Margiela


L’incarico di direttore creativo per Maison Margiela avrebbe segnato il suo atteso ritorno nel panorama della moda, e oltretutto, sembrava perfetto: lo stile di Galliano, drammatico e giocoso al tempo stesso, pingue di teatralità e citazionismi storici, aveva trovato il perfetto palcoscenico dove far risuonare tutto il suo potenziale. Il personaggio di Galliano non poteva che essere successore di Martin Margiela: l’uomo senza volto che negava al pubblico ogni apparizione corporea, noto per il suo sperimentalismo artistico vicino alla poetica dell’arte concettuale degli anni ‘60 e per aver dato vita a una delle firme più eclettiche della moda contemporanea. I dieci anni a venire si sono rivelati conferma di ognuna di queste premesse: il religioso rispetto di Galliano nei confronti della Maison, declinato alla sua identità artistica, ha reso Margiela una delle case di moda più acclamate di sempre. Ogni passerella diventava uno spettacolo, dove la moda, anticonvenzionale e barocca al tempo stesso, regnava come assoluta protagonista.

Spring 2024 Couture


Di certo non si può dire che l'abdicazione di John Galliano sia avvenuta silenziosamente: il mondo della moda non ha ancora smesso di parlare della sfilata haute couture di questo gennaio, tenutasi sotto il Pont Alexandre III, definita da corsetteria e fianchi imbottiti, acconciature vaporose e l’ormai famosissimo trucco dall'effetto porcelain skin realizzato dalla makeup artist Pat McGrath. La collezione, accolta dalla critica come uno dei lavori migliori di John Galliano, sembra riallacciarsi ai suoi lavori giovanili, come la collezione realizzata in occasione del diploma alla St. Martin nel 1984, dove l’ispirazione alla Rivoluzione Francese si era mescolata ai codici dell’Estremo Oriente. Ancora un velo di mistero riguardo il prossimo direttore creativo di Maison Margiela, oltre che per i prossimi progetti di John Galliano. Anche in questo caso sono tante le voci, le predizioni che circolano, ma come lo stesso Galliano confessa nella lettera, “when the time is right, all will be revealed”.