La villa di Malibu acquistata dal musicista e designer Ye (ovvero Kanye West), e progettata dal celebre architetto giapponese Tadao Ando, ha una storia molto controversa. In un recente articolo, il celebre magazine americano The New Yorker ha riportato un racconto dettagliato dell’opera di demolizione della casa, attraverso le rivelazioni del contractor Tony Saxon, che si è occupato di svolgere i lavori di ristrutturazione. Kanye West ha acquistato la villa nel 2021 per la cifra di 57,3 milioni di dollari da Richard Sachs, finanziere e collezionista d’arte. Proprio nel ’21 Tadao Ando era guest editor di Domus.
Kanye West ha stravolto la villa di Tadao Ando e ora la rivende
Il New Yorker ha svelato i dettagli della demolizione interna della villa a Malibu acquistata dal rapper nel 2021, e oggi in vendita completamente cambiata.
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- La redazione di Domus
- 14 giugno 2024
Foto © Roger Davies
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Dal racconto del New Yorker emerge come West abbia stravolto l’opera originale di Ando, trasformando radicalmente il progetto iniziale. “Censori ha chiesto a Saxon di dipingere sopra gli scaffali, gli armadi, insieme al marmo del bagno, in una tonalità che mascherasse i confini tra queste superfici e il cemento non trattato delle pareti. Ha detto del proprietario: ‘Non vuole che il legno si veda’. Saxon ha avuto un attimo di esitazione: la vernice avrebbe avuto un brutto aspetto (e presto si sarebbe staccata).”
E questo era solo l’inizio. Le richieste successive sono state ancora più estreme, portando alla completa demolizione di elementi chiave del design originale. La casa, inizialmente caratterizzata dagli elementi tipici dell’architettura di Ando, come l’uso a vista del cemento e lo studio della luce naturale, sarebbe dovuta diventare una sorta di rifugio, una “batcaverna” come amava definirla il rapper.
Le modifiche includevano la sostituzione delle scale con rampe e l’eliminazione del camino, un progetto che rifletteva più la personalità eccentrica e le aspirazioni artistiche di West, che la volontà di vivere in un’opera di architettura contemporanea rispettandone l’anima. “Voleva che tutto fosse opera sua”, ha dichiarato Saxon, riassumendo l’approccio radicale di una delle figure più controverse del panorama artistico contemporaneo.
“Ci sarebbe stata una capsula simile a una cellula per provvedere ad alcuni bisogni umani di base, da cui si poteva raggiungere un grande spazio semipubblico aperto al cielo”, riporta il New Yorker. “Si trattava di una visione che non era tanto quella di una casa quanto quella di un rifugio all’interno di un’opera d’arte concreta di grande impatto.”
I lavori di ristrutturazione si sono fermati alla demolizione, e oggi la villa è in vendita per 39 milioni di dollari.