Intervista allo studio belga Rotor, che per Manifesta 12 interviene sul difficile contesto paesaggistico di Pizzo Sella, una collina segnata dall’abusivismo edilizio.
Tra arte e natura, il giardino planetario nell’Orto Botanico. Gli artisti cui è stato affidato il compito di lavorare in uno dei luoghi-simbolo della città hanno optato per due registri: la ricerca scientifica e la strada dell’ironia.
Nel 2016 Massimo e Francesca Valsecchi acquistano Palazzo Butera, finanziandone un restauro integrale e un progetto architettonico e museografico per poter aprire al pubblico il manufatto storico
Intervista a Marinella Senatore, autrice della performance Palermo Procession, uno degli eventi più intensi delle giornate inaugurali della biennale d’arte nomade.
Palermo Atlas è una pubblicazione a cura di OMA, che esplora l’architettura, l’archeologia, l’antropologia della città, i suoi archivi storici e le storie personali.
Wishing trees, un’ampia installazione al contempo toccante e politica mette insieme il tempo lungo che l’artista svizzero Uriel Orlow si è preso per raccontare storie siciliane di alberi e uomini.
Gaia Cambiaggi documenta l’architettura delle serre in diversi paesi europei. Le sue fotografie sono esposte fino al 13 settembre negli spazi di Studio Gibel.
L'opinione di Gabi Scardi: Con la sua scelta di opere mai pretestuosa e di sedi non istituzionali, molte delle quali inaccessibili da lungo tempo, Manifesta 12 ha provato che l’arte può dire cose importanti.
In occasione di Manifesta, Palermo rilancia un’idea di territorio radicalmente alternativa: non solo apre le porte dei suoi palazzi all’arte contemporanea, ma anche – è il caso di Casa Santa Chiara – ai giovani migranti.
L’architetto siciliano Vincenzo Melluso parla della città in cui insegna e che osserva costantemente. Il capoluogo siculo è una città bella e irrisolta.