Piero Lissoni ha realizzato a Cornaredo un ristorante per un noto cuoco italiano, pensato per offrire un’esperienza che abbatta le barriere tra cucina e sala da pranzo.
L’accoglienza resta un connotato irrinunciabile della ristorazione all’italiana alla quale Davide Oldani ha sempre cercato di ispirarsi. Nel nuovo ristorante ha voluto svilupparla ulteriormente. Per questo ha realizzato una casa, quella della Milano alla quale è più legato, con la suddivisione su due livelli in zone dalle caratteristiche inconfondibili: la cucina, il tinello, il soggiorno, il salotto, la galleria, la veranda, la cantina e lo studio.
Parte integrante del progetto di architettura, curato da Piero Lissoni, è la vetrata incorniciata da un profilo di metallo traforato e coperta da una pensilina che si affaccia sulla piazza, con una superficie vetrata grande abbastanza da far sì che la piazza possa “entrare in casa” e che la casa possa “entrare nella piazza”.
“Desidero che la porta del ristorante sia aperta, in tutti i sensi, che una parte della preparazione del menu avvenga davanti agli ospiti – commenta lo chef – l’obiettivo è coinvolgerli a trecentosessanta gradi, in un ambiente esteticamente bello ma anche accogliente.”
Tutto è stato pensato per offrire un’esperienza che abbatta le barriere tra cucina e sala da pranzo, a cominciare dai tavoli e dalle sedie, disegnate dal cuoco stesso, realizzando concretamente alcune idee che inseguiva da tempo. E cioè la creazione di elementi di arredamento che fossero essenziali, lineari e funzionali. La comodità, a suo parere, si traduce in tranquillità e rilassatezza, ma anche nel favorire – attraverso una forma ergonomica degli arredi nata dall’osservazione quotidiana degli ospiti – una digestione corretta, che comincia quando ci si siede a tavola e non quando ci si alza.
Il piano interrato è invece riservato alla ricerca e sviluppo, con un insieme di aree diverse e comunicanti in uno spazio fluido. Qui si trova una cucina a isola attrezzata per creare e sperimentare nuovi piatti e nuove idee, una parte destinata allo sviluppo del brand D’O e dei sui prodotti, una cantina a temperatura controllata aperta alle degustazioni.
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Piero Lissoni, ristorante D'O, Cornaredo, 2016
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Piero Lissoni, ristorante D'O, Cornaredo, 2016
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Piero Lissoni, ristorante D'O, Cornaredo, 2016
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Ristorante D’O Tipologia: ristorante Architetti:Lissoni Associati (Piero Lissoni con Stefano Castelli e David Lopez Quincoces) Strutture: Ugo Pennella Cliente: Davide Oldani Completamento: 2016