PREPHub è il prototipo di un nuovo tipo di infrastruttura urbana, progettato per aumentare la resilienza alle catastrofi. Gli hub attivano lo spazio pubblico con funzioni utili nella quotidianità e possono essere utilizzati dalle comunità locali in caso di criticità ed emergenze.
PREPHubs
Urban Risk Lab e il Lincoln Laboratory del MIT hanno progettato PREPHub, il prototipo di un nuovo tipo di infrastruttura urbana, progettato per aumentare la resilienza alle catastrofi.
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- 16 giugno 2016
- Cambridge
Le città stanno subendo un aumento di densità senza precedenti in tutto il mondo. Sono esposte ad altissimi rischi di catastrofi naturali. Le nostre infrastrutture urbane sono molto vulnerabili. Quando colpite da terremoti o uragani queste ancore di sicurezza spesso si rompono o si danneggiano, lasciando i sopravvissuti senza elettricità, acqua o di mezzi di comunicazione. Ma cosa succederebbe se gli spazi pubblici avessero già incorporate in modo indipendente queste risorse?
I PREPHub sono composti da moduli di sicurezza che formano un kit flessibile le cui parti possono essere combinate in vari modi a seconda delle necessità del territorio. Il PREPHub al MIT Campus consente la ricarica dei telefoni cellulari, di ascoltare la radio o annunci pubblici, entrare in connessione con i propri cari. Sono previste versioni più grandi che possono includere serbatoi d’acqua, forniture mediche, strumenti per la cottura e anche servizi igienico-sanitari.
I PREPHub si integrano alle comunità locali e diventano parte integrante della vita quotidiana. Abbelliscono e attivano lo spazio pubblico, servendo anche in caso di disastro. In caso di calamità gli hub hanno varie funzioni: collegati in rete in tutta una città, diventano punti di incontro per ricevere risorse, illuminano percorsi e vie di fuga e permettono la comunicazione con i parenti. Sono dispositivi anti-panico e aiutano le comunità nella fase di recupero.
PREPHub, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts, USA
Team di progetto: Urban Risk Lab (Miho Mazereeuw, David Moses, Justin Lavallee, Seungho Park, Jongwan Kwon, Aditya Barve, Saeko Nomura Baird, Elizabeth Yarina, Abraham Quintero, Ananya Nandy) and Lincoln Laboratory (Adam Norige, Brice Maclaren, Christopher Budny, Tom Smith, Ed Orchanian, Peter Klein, Andrew Weinert)
Date: progetto di ricerca 2013 – oggi, prototipo marzo – maggio 2016