La storia di Arper inizia nel 2000, quando la seconda generazione della famiglia Feltrin trasforma l’attività di terzisti di prodotti in cuoio in “Arredamento per”... tutto ciò che può essere arredato.
Arper: il sistema azienda
Da Monastier di Treviso al nuovo showroom di New York: storia di un marchio che ha fatto del “sistema azienda” e del soft-tech i suoi punti di forza.
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- 14 dicembre 2015
- New York
L’indirizzo lo detta l’incontro con Alberto Lievore: una direzione orientata al design, che si libera dalla logica produttiva del cuoio e che sfrutta la “fabbrica diffusa” offerta dal territorio trevigiano. Da qui, dopo una decina di anni, nasce Catifa, la prima sedia in plastica monoscoccoa bicolore, e tutta la linea di arredi che fa proprio il concetto del soft-tech, di tecnologia che serve, dove serve, al servizio della persona e assolutamente non esibita, adatta a un contesto in cui i confini tra l’ambiente lavorativo e quello domestico sono sempre più labili.
Al sistema dei prodotti si affianca il “sistema azienda”, fatto di servizi, comportamenti aziendali, comunicazione e valori aggiunti che identificano il marchio e che sono difficili da copiare. Tutto questo è ciò che ha permesso ad Arper di superare la profonda crisi economica del 2008, mantenendo un trend di crescita costante, e che oggi porta l’azienda ad aprire un nuovo showroom a New York. “Il Nord America sta diventando strategicamente sempre più importante per la nostra azienda, infatti continuiamo a sviluppare la nostra attività in quest’area” dice Claudio Feltrin, titolare e CEO di Arper (di cui Domus ha pubblicato la conversazione con Nicola Di Battista a febbraio 2015). “Desideriamo che lo spazio di New York non sia solo un contenitore per esporre i nostri prodotti ma che rappresenti anche un luogo accogliente dove architetti e designer possano trovare ispirazione per i loro progetti” aggiunge.
Situato in un edificio storico risalente al 1904, questo articolato spazio al secondo piano presenta ampie finestre e una vibrante luminosità. Dalle vetrate si ammirano le imponenti colonne che decorano la facciata storica. L’accostamento crea un contrasto che esalta il design minimalista degli interni.
Lo sviluppo dell’architettura e dell’interior design sono stati affidati all’architetto newyorchese Solveig Ferlund, che spiega “il progetto mira a esaltare l’architettura originale dello spazio. Le colonne, i pavimenti, le pareti intonacate e i soffitti sono stati restaurati e lo spazio è stato aperto per creare uno showroom/galleria, che doni un senso di intimità pur nella sua ampiezza. Tre serie di pannelli fluttuanti in tessuto semi-trasparente dividono lo showroom in quattro ambienti, ciascuno dei quali rivela delle nuove prospettive, creando al tempo stesso un senso di intimità che consente di vivere l’arredamento sia come pezzo unico che come parte di un contesto più ampio”.
La direzione artistica, che ha curato l’aspetto dell’esposizione dei prodotti, è stata affidata allo studio di Barcellona Lievore Altherr Molina, collaboratore storico di Arper che ha progettato la maggior parte delle sue collezioni: “Volevamo lavorare con Solveig perché abbiamo un approccio simile, delle connessioni tra il suo modo di lavorare e la filosofia dei prodotti Arper: una semplicità sensuale, che utilizza solo gli elementi strettamente necessari. Si delineano così spazi ridotti all’essenza, spazi che trasmettono serenità in un equilibrio naturale e spontaneo, permettendo di sperimentare lo spazio da un punto di vista personale piuttosto che condizionati dalla visione predominante dell’architetto. Ciò rappresenta per noi il massimo della raffinatezza, e proprio per questo Solveig è l’architetto ideale con cui collaborare per lo showroom di New York” racconta Jeannette Altherr.
Lo showroom ospiterà gli uffici di Arper USA, società del gruppo per il Nord America. Lo spazio rinforza il presidio dell’azienda sul mercato americano. Si affianca allo showroom di Chicago, attivo presso il Merchandise Mart dal 2013 e alla base logistico-operativa di High Point, Carolina del Nord, operativa dallo scorso novembre 2014.