Questo progetto è nato dalla collaborazione tra Federico Floriani e Fernando Laposse e mostra i risultati della ricerca da loro condotta sul processo di saponificazione. Questa avviene tramite una reazione esotermica che, in seguito all’aggiunta di soda caustica, trasforma il grasso in sapone.
Test di saponificazione
Il duo Federico Floriani e Fernando Laposse ha realizzato una ricerca sulla saponificazione dei grassi con lo scopo di trasformare una materia bruta in forma, colore, texture.
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- 24 novembre 2015
- Londra
L’idea è stata quella di trasformare un materiale organico e disgustoso come il grasso in sculture formalmente ed esteticamente opposte al punto di partenza; quindi non solamente purificandolo e trasformandolo in sapone ma anche cercando di passare da uno stato organico ad uno geometrico e disegnato.
Il duo ha raccolto a Londra olio esausto da negozi di fish&chips, e scarti di lavorazione della carne da macellai, che poi sono stati filtrati e trasformati in sapone con l’aggiunta di liscivia e un mix di pigmenti naturali per creare una palette di test sul materiale. Il risultato di queste prove sono tre sculture che mostrano alcuni dei test fatti in termini di texture, colore e forma.
Oltre a questi test materici hanno creato un vaso ispirato a una ricerca esoterica legata al sapone: la tradizione africana del sapone nero magico. Questo viene utilizzato come feticcio contro i malefici e a sua volta anche la coda di cavallo intinta nel sapone e appesa in casa sarebbe utilizzata per proteggere dal malocchio. Il vaso è stato prodotto facendo un cilindro di sapone di grasso di maiale poi mischiato con polvere di carbone. Il cilindro poi è stato lavorato al tornio per creare la base, il corpo e il coperchio del vaso.