Common Ground: inaugura la Biennale di Venezia

Mercoledì 29 agosto aprirà al pubblico ai Giardini della Biennale e all'Arsenale la 13. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Common Ground, curata da David Chipperfield e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

La 13. Mostra nasce e si sviluppa secondo le linee di ricerca che la Biennale di Venezia porta avanti nel campo dell'architettura, che l'hanno resa nel corso degli anni un appuntamento immancabile. Dopo una serie di edizioni affidate a critici e storici, e dopo l'edizione curata da Kazuyo Sejima, prima donna a dirigere la Biennale Architettura, il settore quest'anno è ancora affidato alla direzione artistica di un architetto, l'inglese David Chipperfield , "una personalità - commenta il Presidente Paolo Baratta - che coltiva una visione molto intensa dell'architettura come prassi". La Mostra concepita da Chipperfield, distribuita su 10mila metri quadri in un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale ai Giardini all'Arsenale, comprende 69 progetti realizzati da architetti, fotografi, artisti, critici e studiosi. Molti di loro hanno risposto all'invito del curatore presentando proposte originali e installazioni create espressamente per questa Biennale, coinvolgendo nel proprio progetto altri colleghi con i quali condividono un Common Ground. I nominativi presenti sono in totale 119.

"Con il tema di quest'anno si torna a parlare di architettura - spiega Paolo Baratta - per aiutare gli architetti a uscire dalla crisi d'identità che stanno vivendo, e nello stesso tempo offrire al pubblico la possibilità di guardare dentro l'architettura, rendersela familiare e scoprire che ad essa si può chiedere qualcosa, che il diverso è possibile, che non siamo condannati alla mediocrità. La società civile è fatta di individui e istituzioni. Non sempre gli uni o le altre sembrano capaci di individuare le esigenze di organizzazione dello spazio in cui viviamo. Per sanare tale frattura la Biennale può dare il suo contributo innanzitutto ponendo questi come suoi temi. Senza negare che esiste il problema del rapporto fra architettura ed ecologia, architettura e tecnologia, architettura e urbanistica, il nodo centrale è rimediare allo scollamento tra architettura e società civile."

In apertura: Herzog & de Meuron, Elbphilharmonie Hamburg, Amburgo, Germania, 2003.  © Herzog & de Meuron. Qui sopra: FAT, Villa Rotunda Redux, Rendering. Courtesy of FAT
In apertura: Herzog & de Meuron, Elbphilharmonie Hamburg, Amburgo, Germania, 2003. © Herzog & de Meuron. Qui sopra: FAT, Villa Rotunda Redux, Rendering. Courtesy of FAT
"L'Italia rimane la patria spirituale dell'architettura - riflette Chipperfield. È qui che si può comprendere pienamentel'importanza dell'edificio non come spettacolo individuale, bensì come manifestazione di valori collettivi e scenario della vita quotidiana. Questo senso tangibile del contesto e della storia ci ricorda che il nostro mondo edificato è una testimonianza della continua evoluzione del linguaggio architettonico e uno strumento essenziale per la nostra comprensione del mondo che ci circonda. Tali presupposti mi hanno ispirato a orientare questa Biennale verso tematiche riguardanti la continuità, il contesto e la memoria, verso influenze e aspettative condivise. Mi hanno portato a concentrarmi sull'apparente mancanza di intesa tra la professione e la società."

Per il Presidente Baratta "quella di Chipperfield è una mostra fatta di risonanze, in cui l'imprescindibile relazione tra architettura, spazio e urbanistica riemerge dalle note stesse della risonanza". Il Presidente invita a guardare "all'interesse degli architetti partecipanti per la città, con particolare attenzione al recupero di edifici esistenti e alla riqualificazione di spazi urbani, o a quei partecipanti che hanno attinto ispirazione da un forte legame con i maestri del passato, remoto o recente, o che hanno attivato collaborazioni con altri grandi colleghi contemporanei." Suggerisce di sperimentare "le architetture costruite, dalle ricostruzioni in scala 1:1 di edifici realizzati agli intricati equilibri di forze strutturali, dalla materializzazione del concetto di patrimonio architettonico e culturale come base «per la ricerca e la costruzione di nuove realtà», fino alle strutture nate dalla collaborazione di Álvaro Siza Vieira ed Eduardo Souto de Moura."

"Questa concezione della Mostra è una novità importante nella storia delle mostre di architettura - concludeBaratta - perché induce inevitabilmente a una modificazione non solo del rapporto tra architetto e curatore, ma anche a un cambiamento nell'approccio dell'architetto chiamato a impostare la sua partecipazione. La Mostra diventa così uno spazio in cui egli realizza un pensiero e un sistema di relazioni tra architetture del passato e architetture presenti, in cui ciò che è esposto si valorizza reciprocamente."
Gio Ponti, Palazzo Monte Doria in via Pergolesi 25 a Milano, 1964-70. Foto di Pino Musi, 2012. Presentato alla 13. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia <i>Common Ground</i>
Gio Ponti, Palazzo Monte Doria in via Pergolesi 25 a Milano, 1964-70. Foto di Pino Musi, 2012. Presentato alla 13. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia Common Ground
La 13. Mostra è affiancata da 55 Partecipazioni nazionali distribuite, come di consueto, negli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di Venezia. Le nazioni presenti per la prima volta sono quattro: Angola, Repubblica del Kosovo, Kuwait e Perù. L'Argentina espone per la prima volta in un suo proprio padiglione nello spazio appena restaurato delle Sale d'Armi in Arsenale. Il Padiglione Italia all'Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee - è curato da Luca Zevi. Gli Eventi collaterali ufficiali sono 18, proposti da enti e istituzioni nazionali e internazionali che hanno allestito le loro mostre ed iniziative in vari luoghi della città.

Si confermano per il terzo anno consecutivo i due appuntamenti di punta organizzati dalla Biennale di Venezia, che ne rafforzano il carattere di luogo di ricerca: Biennale Sessions e i Meetings on Architecture.
Biennale Sessions è un progetto dedicato alle Università, Accademie di Belle Arti, istituzioni di ricerca e formazione nel settore dell'architettura, delle arti visive e nei campi affini. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di favorire la visita della Mostra per gruppi di almeno 50 studenti e docenti che sono assistiti nell'organizzazione del viaggio e durante il soggiorno a Venezia. Essi possono organizzare seminari in uno spazio messo a disposizione gratuitamente dalla Biennale. Ad oggi hanno già firmato il protocollo d'intesa 61 istituzioni (di cui 23 italiane e 38 straniere).
Meetings on Architecture è un programma di performance, conversazioni e dibattiti dedicati all'architettura, che vedranno confrontarsi architetti, urbanisti, sociologi, curatori e artisti durante i mesi di ottobre e novembre.
Quella di Chipperfield è una mostra fatta di risonanze, in cui l’imprescindibile relazione tra architettura, spazio e urbanistica riemerge dalle note stesse della risonanza
Cino Zucchi: <i>Copycat</i>, modello di studio presentato alla 13. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia <i>Common Ground</i>
Cino Zucchi: Copycat, modello di studio presentato alla 13. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia Common Ground
Durante la cerimonia di premiazione e inaugurazione ai Giardini verranno consegnati i premi ufficiali assegnati dalla giuria internazionale composta da Wiel Arets (Olanda), Kristin Feireiss (Germania), Robert A.M. Stern (USA), Benedetta Tagliabue (Italia), Alan Yentob (Gran Bretagna).

Sono due i concorsi online lanciati attraverso il sito www.labiennalechannel.org - Common Ground | Fotografia : la miglior foto della Mostra (concorso aperto esclusivamente ai fotografi accreditati); e Common Ground | Saggio : il miglior testo critico sulla Mostra. Il catalogo ufficiale è un unico volume di 348 pagine dedicato all'Esposizione Internazionale, alle Partecipazioni nazionali e agli Eventi collaterali. Il volume sarà per la prima volta disponibile anche in versione e-book. Vi si aggiunge la Guida breve, corredata di mappe e informazioni pratiche, strumento utile per la visita della Mostra, e Common Ground In Photographs, uno speciale magazine di vernice con il reportage di Mostra di Juergen Teller (scelto da David Chipperfield) che fotografa gli ultimi giorni di istallazione e i primi giorni di vernice (disponibile dal secondo weekend di settembre).

Common Ground Critical reader è un volume che contiene 31 saggi illustrati di autori che riflettono sul tema Common Ground su invito di David Chipperfield. La produzione editoriale si avvale di un progetto grafico disegnato da John Morgan Studio .
Elemental, <i>The copper is ours!</i>, manifesto di protesta, agosto 2011, presentato alla 13. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia <i>Common Ground</i>
Elemental, The copper is ours!, manifesto di protesta, agosto 2011, presentato alla 13. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia Common Ground
Dal 29 agosto al 25 novembre 2012
Vernice il 27 e 28 agosto 2012
Cerimonia di premiazione e inaugurazione mercoledì 29 agosto alle ore 11 ai Giardini
13. Mostra Internazionale di Architettura Common Ground
Biennale di Venezia
Giardini della Biennale e Arsenale, Venezia

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