Progressioni spaziali

Alla Casa dell'Architettura di Roma sono in mostra, a cura di Luigi Prestinenza Puglisi, progetti e modelli degli architetti toscani Matassoni.

Perché una certa qualità di luce trasmette un senso di trascendenza, e perchè uno specchio d'acqua crea un'atmosfera surreale e meditativa? Si tratta di risposte inconsce e automatiche simili per tutti gli individui innescate da determinate situazioni spaziali? E in quanto tali, possiamo considerarle come il modo con cui la mente interpreta la realtà fisica sulla base di una sorta di "esperienza ancestrale dell'ambiente primigenio" che, in qualche modo, potremmo ancora avere dentro di noi?

Questa dimensione psicologica comunque caratterizza l'architettura come forma di espressione artistica capace di comunicare con forza il proprio messaggio. La materia prima dell'architettura cioè lo spazio architettonico, viene definita dalle superfici solide e dall'involucro che la delimitano e la organizzano; essi assumono un ruolo decisivo, scolpendolo come "materia grezza" e modulando l'intensità dell'azione a seconda del loro grado di permeabilità alla luce, di visibilità reciproca delle parti esterne e interne, ma anche a seconda del loro grado di pesantezza, ovvero di densità materica e "grana" superficiale, della loro lucentezza e trasparenza oppure opacità. Insomma lo spazio architettonico può essere plasmato e caratterizzato attraverso la forma dell'involucro operando su più livelli con una logica sfumata e complessa.
Architettura Matassoni, modello di Villa urbana a Figline Valdarno, Firenze. <br />

Il lotto disponibile di dimensioni piuttosto limitate, di forma trapezoidale e dotato di una potenzialità edificatoria relativamente limitata è inserito in un contesto urbano  caratterizzato da bassa qualità architettonica e da una certa densità del tessuto edilizio con il conseguente pericolo di intromissioni visive da parte dei vicini.
Architettura Matassoni, modello di Villa urbana a Figline Valdarno, Firenze.
Il lotto disponibile di dimensioni piuttosto limitate, di forma trapezoidale e dotato di una potenzialità edificatoria relativamente limitata è inserito in un contesto urbano caratterizzato da bassa qualità architettonica e da una certa densità del tessuto edilizio con il conseguente pericolo di intromissioni visive da parte dei vicini.
Con questa attitudine è costruita la mostra dei fratelli Matassoni in cui vengono presentati disegni, modelli e progetti dello studio.

Architettura Matassoni nasce negli anni Sessanta ad opera del fondatore Aldo. Alessandro e Leonardo si laureano in Architettura a Firenze nel 2001; lo studio, sin dagli esordi, progetta esclusivamente per una committenza privata.

Pur senza l'esclusione di ogni forma di ausilio informatico, l'approccio dello studio alla disciplina potrebbe essere definito "artigianale"; particolarmente nelle fasi iniziali infatti, la progettazione si svolge soprattutto attraverso l'utilizzo indispensabile dei modelli in scala di studio usati per la valutazione e la messa a punto del progetto. Per questo motivo il corpo principale del materiale esposto è costituito da alcuni esempi di questo indispensabile strumento di lavoro.
Architettura Matassoni, modello di Villa urbana a Figline Valdarno, Firenze. <br />

Il progetto si basa su un’organizzazione centrifuga degli spazi realizzata con il dislocamento dei volumi in corrispondenza dei confini di proprietà, con la conseguente liberazione della parte centrale dell’area.
Architettura Matassoni, modello di Villa urbana a Figline Valdarno, Firenze.
Il progetto si basa su un’organizzazione centrifuga degli spazi realizzata con il dislocamento dei volumi in corrispondenza dei confini di proprietà, con la conseguente liberazione della parte centrale dell’area.
Progressioni spaziali
a cura di Luigi Prestinenza Puglisi
Casa dell'Architettura - Spazio MonitorP
fino al 31 maggio 2012
Piazza M. Fanti, 47
Roma
Architettura Matassoni, modello di Villa urbana a Figline Valdarno, Firenze. <br />

Lo spazio libero centrale dell’area accoglie un giardino strutturato a gradoni con uno specchio d’acqua che riflette il volume sospeso della camera principale
Architettura Matassoni, modello di Villa urbana a Figline Valdarno, Firenze.
Lo spazio libero centrale dell’area accoglie un giardino strutturato a gradoni con uno specchio d’acqua che riflette il volume sospeso della camera principale

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