Nel 1998, per facilitare l’incontro e il rapporto fra le imprese e i giovani progettisti che dopo aver terminato il loro percorso formativo si preparano ad affrontare la professione e il mercato, la curatrice e organizzatrice di mostre Marva Griffin ha creato uno spin-off del Salone del Mobile, il Salone Satellite, riservato ai designer under 35. Il nome è un’invenzione di Massimo e Lella Vignelli, che allora si occupavano della grafica e dell’immagine del Salone. Anno dopo anno, il Salone Satellite ha scoperto e lanciato alcuni dei designer più importanti della nuova generazione, come – tra gli altri – Sebastian Wrong, Matali Crasset, Oki Sato/Nendo, Cristina Celestino, Patrick Jouin e Lorenzo Damiani.
Che cos’è il Salone Satellite
Nato alla fine degli anni ‘90, lo “spin-off” del Salone del Mobile è un’occasione per i designer under 35 di proporre le soluzioni del futuro.
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- Silvana Annicchiarico
- 16 aprile 2023
Ogni anno, il Salone Satellite propone un tema su cui confrontarsi (un anno è stato il design dell’Africa e dell’America Latina, un altro il rapporto fra il design e il cibo, quest’anno coinvolge le scuole e le università di design per chiedere agli allievi di rispondere alla domanda “Design, dove vai?”). In tutti questi anni sono oltre 12.000 i giovani designer provenienti da più di 48 paesi transitati nei padiglioni del Salone Satellite. Dal 2018 i loro lavori sono raccolti nella Collezione permanente del Salone Satellite, che ha trovato casa a Lentate sul Seveso, all’interno del nuovo Polo Formativo del Legno Arredo.
Immagine di apertura: Il Salone Satellite 2022. Courtesy Salone del Mobile.Milano