Da progetti di piccole “unité d'habitation” per gli abitanti dei loro mondi immaginari a elaborati piani di intere città, da decenni Lego porta nelle case di tutto il mondo un intrattenimento capace di ispirare diverse generazioni di architetti e designer. Un’esperienza che molti portano nella memoria di lunghissimi pomeriggi in cameretta, ma che tanti altri invece non hanno mai smesso di praticare. Per tutti loro, Lego nel 2008 pensava alla serie Architecture, e arrivava alle recenti Icons, dando la possibilità di creare con le proprie mani repliche fedeli di alcuni degli edifici e dei mezzi più iconici del nostro tempo.
Oggetti di culto, declinazione pop della modernità che celebra ogni campo dell’umanità – da icone contemporanee ad automobili dei sogni, dall’architettura al cinema, i kit di mattoncini colorati Lego affiancano sullo stesso scaffale i progetti di Mies Van der Rohe, il galeone dei pirati e il Concorde.
La posa del primo mattoncino avviene a Chicago, Illinois, attraverso la collaborazione con l’architetto e artista Adam Reed Tucker. I primi due set Lego Architecture includono la Willis Tower e il John Hancock Center a cui seguiranno l’Empire State Building di New York e lo Space Needle di Seattle. La sfida per guadagnarsi il cielo porta l’azienda, nel 2011, a lasciare le altezze dei grattacieli statunitensi per celebrare un vertiginoso primato a firma Adrian Smith. Per la prima volta, la serie Architecture varca l’oceano quando con 208 mattoncini riproduce in scala il Burji Khalifa. Oggi le architetture contenute nelle collezioni per creator esperti si completano di una serie di Skyline, lanciata nel 2019, in cui si possono trovare miniature di Venezia, Tokyo e molte altre città.
L’incontro tra i mattoncini Lego e l’ambito architettonico non ha avuto però inizio con la serie Lego Architecture. Già nel 1962 attraverso i kit della serie 750 Lego Architecture Hobby and Model Box della linea Scale Model, l’azienda di Kristiansen realizzò una collezione per le persone che volevano progettare da sé la propria abitazione. Per farlo, venivano infatti forniti dei fogli di carta millimetrata su misura per i singoli pezzi Lego, un righello in cartone con quattro diverse misure in scala e sacchetti di mattoncini misti.
Un caposaldo della storia d’amore tra Lego e architettura arriva circa mezzo secolo dopo, quando l’azienda danese inserisce nel suo catalogo il kit Lego Architecture Studio: 1200 mattoncini e una guida di 272 pagine. Un playset che consente di costruire senza specifiche istruzioni di montaggio e fornendo solo alcuni esempi di progetti provenienti da studi di fama mondiale come Rex, Som e Sou Fujimoto, dando a molti appassionati la possibilità di sperimentare e costruire liberamente dei Moc (My Own Creation).
Infine, molto recentemente (2022), arriva Icons. Che consolidava sotto un’unica denominazione la vasta gamma di set destinati ad un pubblico adulto, ovvero le serie Lego Technic, Lego Ideas e Lego Architecture. Le “icone” Lego riproducono in modo accurato una vasta gamma di veicoli, architetture e mezzi spaziali. Dalle forme arrotondate della scocca 911 Porsche, al dettagliato set di accessori in dotazione con il kit Land Rover Defender. Dalle meraviglie del mondo alla magia del cinema, dall’intrepida esplorazione dello spazio alle icone della cultura pop, dalle auto di lusso ai capolavori architettonici Lego ha dedicato set specifici a tutti quegli adulti che volevano continuare a costruire le loro passioni.