In quest’anno speciale, la quarta edizione di Diplorama – la mostra annuale che raccoglie le migliori tesi di laurea discusse dagli studenti della Laurea in Design e Arti e della Laurea Magistrale in Design Eco-Sociale della Facoltà di Design e Arti di unibz (Libera Università di Bolzano) – è stata articolata come mostra transmediale dal titolo Without Interiors, divisa tra installazioni virtuali e non. L’evento sarà inaugurata oggi 11 dicembre e durerà fino al 18 dicembre.
Concepita come una risposta creativa e sperimentale alle condizioni di distanziamento sociale imposte e all’impossibilità di ospitare la mostra all’interno di spazi fisici, i curatori Giulia Cordin e Davide Tommaso Ferrando, entrambi docenti della Facoltà di Design e Arti, in collaborazione con gli studenti Luisa Heindl e Andrea Maffei, hanno concepito la mostra partendo proprio da tale vincolo, trasformandolo in un’occasione per ripensare il format dell’evento.
Diplorama 2020 sarà ospitato nel ‘Diploramium’, un museo virtuale progettato in collaborazione con lo studio Hund, pensata come un’espansione immaginaria del complesso di edifici della Libera Università di Bolzano: un’architettura ideale dalle forme sinuose, appoggiata sui tetti della Facoltà di Design e Arti. I 53 progetti esposti sono stati inoltre raggruppati dai curatori in tre cluster tematici – “Telling”, “Making” e “Activating” – pensati per far emergere le tre questioni ricorrenti che attraversano l’insegnamento all’interno della Facoltà.
“Il ‘Diploramium’ è un museo a crescita illimitata,” affermano i curatori “come quello ideato dall’architetto Le Corbusier negli anni trenta, ma che a differenza di quest’ultimo non ha bisogno di una pianta a spirale per ospitare una collezione crescente”.
Della mostra farà inoltre parte una serie di manifesti affissi per le strade del centro di Bolzano. Questi ultimi, visibili dal 2 al 16 dicembre, non si limiteranno ad annunciare l’apertura ma costituiranno parte integrante della mostra stessa, trasferendola all’interno dello spazio della città nella forma di un itinerario espositivo a cielo aperto.