Va quindi oltre le motivazioni organizzative, la decisione di stabilire il nuovo centro espositivo e di studi specialistico sul vetro nell'ex convitto della Fondazione Giorgio Cini, che oggi accoglie la più completa personale mai allestita sui vetri di Carlo Scarpa e domani ospiterà un serrato calendario di mostre sul vetro del Novecento. Il progetto, assistito da un eccellente comitato scientifico, intende sviluppare in sinergia con la Fondazione (che ospita un centro studi con biblioteca specialistica) un archivio del vetro nonché organizzare convegni e istituire borse di studio sul tema.
Iniziando più di venti anni fa a seguire le tracce dei pezzi in vetro creati da Carlo Scarpa, il curatore Marino Barovier e i suoi collaboratori allestirono una prima esposizione nel 1991 a Venezia con pochi pezzi e grande stupore del pubblico che andava riscoprendo la multiforme attività artistica del maestro veneziano.
Un sostanziale approfondimento scientifico sul lavoro con Venini a Murano seguì poi nel 1997 con l'esposizione di Brescia per giungere oggi alla definitiva consacrazione che inaugura questa sorta di "Kunsthalle per il vetro" voluta ostinatamente dalla Fondazione Pentagram Stiftung che proporrà mostre e artisti, al fine di "riportare il vetro al centro del dibattito e della scena artistica internazionale".


La sequenza dei più di 300 pezzi raccolti non accetta una visita distratta; ma cattura gioco-forza lo stupore iniziale e lo traduce in avvincente, incalzante accurata disamina.






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