Pubblicato in origine su Domus 462/maggio 1968
Troviamo in questo ambiente portati avanti e sviluppati in modo pieno i principi che, nell'arredamento, Joe Colombo è andato definendo in questi anni, e che gli sono propri. Stimolato dal tema stesso - la massima abitabilità di uno spazio minimo - il suo modo di procedere articolando in diversi livelli 'praticabili' il volume interno, pur mantenuto intero dalla continuità delle visuali e dalla unità del colore (su pavimento, pareti e soffitti) e valorizzando le diverse quote (gradoni) con funzioni ed usi diversi (sedile, piano d'appoggio, piano di lavoro, ecc.), è arrivato qui ad una applicazione integrale, in un disegno concentrato e semplice nello stesso tempo.
Un mini spazio di Joe Colombo
Nell′ambiente che Colombo progetta a Milano nel 1968 si può rileggere la sua personale concezione dell'abitare.
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- 10 dicembre 2010
- Milano
Si trattava di risistemare l'interno di una piccolissima casa (una delle villette sorte, vicino al Golf Club di Barlassina, Milano, per i soci stessi del Club): uno spazio di 45 m2 in pianta, con una soffittatura a due falde che al centro dava una altezza di m 4,20 e alle estremità scendeva a circa m 2, da un lato, e a circa m 3,50 dall'altro. In questo interno, occupato in origine solo da un soggiorno-pranzo e da una camera da letto, con i servizi, Colombo ha potuto ricavare un prodigioso mini-alloggio per sei persone (cinque letti ed un divano-letto), con doppi servizi. Ha ottenuto ciò con una pianta 'tridimensionale', tutta giocata su diversi livelli comunicanti, incastrando ed intersecando i volumi, e introducendo dimensionamenti più vicini a quelli che si usano nel campo dell'arredo nautico e delle roulotte, ecc. che non a quelli impiegati nella edilizia. […]
Lo spazio cosi intensamente congegnato e movimentato è reso visivamente più grande della continuità del rivestimento, tutto in feltro Tilane di un unico colore pavimento, pareti, soffitti - e dalla scarsità dei mobili veri e propri: i mobili qui sono in parte 'concentrati' nel grande blocco-armadio centrale, che si sviluppa in altezza ed è accessibile a diverse quote e da tutti i lati, e in parte 'sostituiti' dalla architettura interna stessa, cioè dalle sue piattaforme e gradoni, che fungono da sedili, da piani d'appoggio, da contenitori a botola: i letti stessi non sono che semplici materassi Permaflex sovrapposti ed appoggiati su un rilievo del pavimento.
Così, benché gli elementi di arredo siano prevalentemente fissi il modo di abitare è straordinariamente libero e continuamente variabile, con un uso mutevole dei diversi piani.
Tutti gli elementi di arredo sono disegnati da Joe Colombo: alcuni sono prodotti di serie, altri sono stati appositamente disegnati per questo arredamento, e sono stati tutti realizzati da Borgonuovo di Meda. Le tende sono tende Luvar della Feal. Le lampade verdi a pavimento hanno vetri della Fidenza Vetraria. Oggetti e ceramiche di Danese e Gabbianelli. […]