Artissima 2024: mostre ed eventi imperdibili dell’art week di Torino

Questo weekend Torino lo dedica all'arte: abbiamo selezionato le novità della fiera di quest’anno, e i progetti più interessanti da visitare in città, dalle sedi più istituzionali a quelle più indipendenti.

Da venerdì 1 a domenica 3 novembre 2024 gli spazi dell’Oval di Torino aprono le porte di Artissima al pubblico e accoglieranno le sette sezioni della fiera più importante d’Italia dedicata all’arte contemporanea, giunta alla trentunesima edizione. Oltre alle quattro principali sezioni – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions –, nello spazio si articolano anche le tre sezioni curate – Present Future, Back to the Future e Disegni

L’edizione 2024 di Artissima vede complessivamente la partecipazione di 189 gallerie italiane e internazionali, di cui 66 presentano progetti monografici, per un totale di otto gallerie in più rispetto all’anno precedente, tutte ospitate anche sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over

Artissima 2024

Con un numero maggiore di gallerie internazionali, la fiera inoltre è una buona occasione per trarre ispirazione dalle ricerche di artisti di più generazioni a livello mondiale e scoprire le gallerie più interessanti sul mercato. “Ecco perché, ed è un dato che mi fa molto piacere sottolineare, la fiera è visitata da tantissimi artisti che la percepiscono come un appuntamento imprescindibile di aggiornamento e confronto”, racconta a Domus il direttore artistico della fiera Luigi Fassi.

L’edizione di quest’anno: sognare a occhi aperti

Il successo di Artissima, oltre alla sua qualità, è dovuto al fatto che l’evento si è distinto nel corso degli anni non solo per la sua natura commerciale, ma anche perché diffonde il valore sociale dell’arte contemporanea a partire da un affondo nelle urgenze del presente. Così, il tema scelto per l’edizione 2024, The Era of Daydreaming, rispecchia le attuali tendenze artistiche. Nelle parole di Luigi Fassi, questo titolo dà risalto a delle ricerche avviate in tempi molto recenti sul tema del sogno a occhi aperti - e attenzionate in particolare dall’Università di Oxford. Il daydreaming è un’esperienza quotidiana, ovvero la capacità della mente di autogenerare dialogo interiore ed elaborazione della propria storia di vita attraverso le forme di un pensiero visivo in continua evoluzione”.

Angharad Williams, Galleria Fanta-MLN, Picture the Others. Courtesy Fanta-MLN

 Al confine tra scienza e discipline umanistiche, queste ricerche stanno rivelando la capacità innata della mente di immaginare realtà alternative. “Decisivo nella produzione artistica, il sogno a occhi aperti ha un potenziale demiurgico immenso, ed è ciò di cui si servono primariamente gli artisti per infrangere le barriere di ciò che è noto e prevedibile e tracciare nuovi sentieri nell'esplorazione dell’attualità”, prosegue Fassi.

Il daydreaming è un’esperienza quotidiana, ovvero la capacità della mente di autogenerare dialogo interiore ed elaborazione della propria storia di vita attraverso le forme di un pensiero visivo in continua evoluzione.

Luigi Fassi

Tra le collaborazioni in fiera, oltre al Main Partner Intesa Sanpaolo, si segnala l’ormai longevo dialogo con la Juventus, che ogni anno organizza lo stand Artissima Junior, progetto d’artista pensato per i più piccoli (quest’anno, è la volta di Sara Enrico); l’impegno dell’azienda automobilistica Jaguar, che si è dedicata negli anni a un premio per artisti emergenti e presenta quest’anno il progetto Daydreaming with words by Jaguar, e con i partner Una Esperienze e illycaffè che dal 2011 sostiene esposizioni di artisti attraverso il Premio illy Present Future, come la mostra dell’artista vincitore dell’edizione 2023 Bekhbaatar Enkhtur, ospitata quest’anno alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. 

Cluadia Comte, galleria Vistamare, Home sweet home. Courtesy Vistamare

L’arte tra musei ed ex zoo

Fassi confida a Domus che l’aspetto di Artissima che più lo interessa è la sua capacità di “pensare” come un’istituzione. “Ora si tratta di avanzare in questo percorso, tenendo fede alla doppia identità di Artissima, una fiera commerciale di taglio curatoriale nota in tutto il mondo e una impresa culturale che ha imparato a pensare con gli artisti e a sviluppare con loro produzioni, mostre e idee”. Proprio per questo, si intensificano quest’anno i rapporti tra temi e contenuti della fiera in relazione alla storia della città. È la prima volta che il Museo Regionale di Sciente Naturali verrà contaminato con l’arte contemporanea, dove sarà presentata la video installazione Objects in Mirror Might Be Closer Than They Appear di Julian Charrière e Julius von Bismarck.

Un altro progetto è quello di Andro Eradze, la cui video installazione è ospitata nell’ex “casa” delle giraffe e degli elefanti dell’ex Zoo di Torino – oggi Parco Michelotti –, sulle rive del Po. È il secondo anno in cui Artissima agisce in questo luogo “che nella sua stratificazione storica evidenzia alcuni dei temi di maggior urgenza del nostro tempo, quali l’evoluzione del rapporto tra mondo animale umano e non umano, l’eredità del colonialismo zoologico e la necessità di ripensare una relazione di empatia con il mondo naturale”, conclude Fassi.

Noi chiudiamo invece con gli eventi extra-fiera presenti a Torino, in quella che è la sua settimana di massima visibilità (in contemporanea c’è anche il festival di musica C2C e poco dopo gli ATP Finals).

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