Dalla sua fondazione oltre 20 anni fa, Frieze Art Fair si è rapidamente affermata come uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi nel panorama dell'arte contemporanea.
Nata a Londra, la fiera si è poi espansa a New York, Los Angeles e Seoul, trasformandosi in un fenomeno globale capace di influenzare profondamente il mercato e le dinamiche artistiche internazionali.
Ma con la crescita esponenziale di competitor come Art Basel, pronto a lanciare la sua prima edizione parigina a poche settimane di distanza, sorge una domanda: cosa rende Frieze diversa dagli altri? E soprattutto, riuscirà a mantenere il suo ruolo di protagonista e a ridefinire ancora il mondo dell'arte contemporanea?
Le origini
Occorre tornare al 1991, quando Amanda Sharp e Matthew Slotover fondano a Londra la rivista di arte contemporanea "Frieze", che fin dai primi numeri si distingue per la capacità di intercettare e raccontare trend e sperimentazioni, diventando rapidamente un punto di riferimento per il mondo dell’arte.
Nel 2003 il grande salto, dalla carta stampata all’organizzazione di eventi dal vivo: Sharp e Slotover decidono di lanciare la prima edizione di Frieze Art Fair a Regent’s Park. Il un successo immediato: 124 gallerie partecipanti, oltre 27.000 visitatori e un'attenzione particolare alla qualità curatoriale. D'altronde il tempismo è perfetto. In quegli anni Londra ha i riflettori puntati: Damien Hirst e altri esponenti della Young British Art stanno conquistando la scena internazionale, mentre gallerie di rilievo, come Hauser & Wirth, aprono nuove sedi nella capitale.
L'espansione globale
Il successo di Londra porta Frieze a espandersi naturalmente. Nel 2012 inaugura a New York, prima a Randall’s Island e poi a The Shed, diventando un appuntamento imperdibile anche per il pubblico degli Stati Uniti. Nel 2019, sbarca a Los Angeles, distinguendosi per il forte legame con il cinema e la cultura pop grazie alla vicinanza a Hollywood. Nel 2022, fa il suo debutto in Asia, in particolare a Seoul, confermandosi come una fiera d’arte globale, capace di connettere continenti e culture.
Impatto e successi
Pensare a Frieze come a un semplice appuntamento per il mercato dell’arte contemporanea non le renderebbe giustizia; la fiera si è affermata nel tempo come un autentico trampolino di lancio. Sezioni come Frieze Focus, dedicata alle gallerie emergenti, e Frieze Projects, che ospita installazioni site-specific, hanno favorito l'emergere di nuovi talenti e creato spazi per la sperimentazione di linguaggi artistici innovativi, accogliendo opere coraggiose per le tradizionali fiere d'arte e artisti come Tino Sehgal, noto per le sue performance concettuali che sfidano le convenzioni tradizionali dell’esposizione artistica. Allo stesso modo, artisti di rilievo come Kara Walker e Wolfgang Tillmans devono parte della loro crescita in termini di visibilità internazionale proprio a Frieze.
La storia della fiera è costellata di momenti memorabili, come l’installazione avvolgente di Yayoi Kusama nel 2008, le sculture monumentali di Thomas Schütte esposte nel 2014 e l’intervento di Barbara Kruger nel 2019, quando trasformò i muri dei Paramount Studios durante Frieze Los Angeles, ricoprendo lo spazio con i suoi testi provocatori che esplorano temi di consumismo e identità.
Per scoprire le prossime mosse di Frieze non resta che attendere l'apertura del 9 ottobre 2024, perché una storia così non può certo smettere di stupire.
Immagine di apertura: Galerie Eigen + Art, Frieze London 2023. Foto Linda Nylind. Courtesy Frieze
- Evento:
- Frieze London 2024
- Dove:
- The Regent's Park, Londra
- Date:
- Dal 9 al 13 ottobre