6 mostre per capire cos’è diventata la relazione tra digitale e reale

NFT, videogiochi, metaversi, mixed reality e contaminazioni: un viaggio tra le esposizioni che raccontano il nostro presente e il futuro che verrà.

1. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO Quanti simboli e misteri possono essere contenuti in una singola opera? Nel caso del Giardino delle Delizie (1500-1505) la risposta probabilmente è: infiniti. A pochi passi dal Museo del Prado, che custodisce il celebre trittico di Hieronymus Bosch, Matadero Madrid, in collaborazione con Colección SOLO, ospita una mostra collettiva che “esplode” il fascino inesauribile di quest’opera, attraverso media nuovi e antichi: animazioni digitali, AI-art, installazioni sonore, performance site-specific, pittura e scultura. La mostra vede 15 artisti freschissimi e provenienti da tutto il mondo, tra cui SMACK, Mario Klingemann, Miao Xiaochun, Cassie McQuater, Lusesita, Mu Pan e Cool 3d World. Inaugurata nell’Ottobre 2021, sarà visitabile fino al 27 Febbraio 2021.

SPECULUM by the Dutch collective, SMACK, 2019. Courtesy Colección SOLO

1. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO

Mario, Klingemann, The Garden of Ephemeral, Details, 2020

1. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO

Cool3DWorld, El rey de la vida, 2018

1. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO

Carlus Padrissa, La Fura dels Baus En el Jardín de las Delicias, 2021

2. Seeing The Invisible: An augmented reality contemporary art exhibition Dai giardini delle delizie ai giardini veri e propri… grazie alla realtà aumentata Outset Contemporary Art Fund e Jerusalem Botanical Garden hanno trasformato in spazio espositivo 12 giardini botanici in vari luoghi della Terra tra cui Gerusalemme, Città del Capo, Edimburgo, Melbourne e Tucson. I co-curatori Hadas Maor e Tal Michael Haring, invitano i visitatori a riscoprire simultaneamente l’arte e la natura, ospitando virtualmente 13 artisti internazionali, tra cui Ai Weiwei, Refik Anadol, Isaac Julien CBE e Mel O’Callaghan. Un “ritorno alla natura” che per via della pandemia e della crisi climatica in atto, si rivela più che necessario. Inaugurata a Settembre 2021, la mostra sarà visibile fino al Settembre 2022 e accessibile da tablet o smartphone sulla app Seeing the Invisible, scaricabile su Google Play e App Store.

Mohammed Kazem, Directions (Zero), 2010-2021, Jerusalem Botanical Gardens

2. Seeing The Invisible: An augmented reality contemporary art exhibition

Ai Wei Wei, Golden Cade, 2021, Edinburgh's Royal Botanic Garden

2. Seeing The Invisible: An augmented reality contemporary art exhibition

Sigalit Landau, Salt Stalagmite #1 [Three Bridges], 2021, Royal Botanic Gardens Victoria - Melbourne Botanical Gardens

2. Seeing The Invisible: An augmented reality contemporary art exhibition

Isaac Julien, Stones Against Diamonds (Ice Cave) AR, 2015-2021

3. Sturm&Drang Nato dalla collaborazione tra Fondazione Prada e gta exhibitions (ETH Zurich), Sturm&Drang è “una mostra in cui passare in rassegna e investigare alcune delle principali problematiche legate alla Computer-generated imagery”, svelando i set e i preset della produzione in CGI,  come afferma il co-curatore Luigi Alberto Cippini (Armature Globale), ma è anche “più che una mostra” come aggiungono i co-curatori Fredi Fischli e Niels Olsen (gta exhibitions). Il progetto sta coinvolgendo diverse realtà, tra cui studenti, architetti, artisti e insegnanti, contribuendo a formare una comunità e una disciplina ancora verde. Nato durante la serie di masterclass online Sturm&Drang Studio, è andato avanti con la appena conclusa mostra a Prada Aoyama Tokyo, quella allestita a Settembre all’Osservatorio Fondazione Prada, visitabile fino al 23 gennaio 2022, e in futuro si sposterà a Zurigo.

 Sturm&Drang Studio nelle aule di ETH Zürich

3. Sturm&Drang

Sturm&Drang all'Osservatorio Fondazione Prada Milano,uUn set in CGI e un omaggio al romanzo di fantascienza Neuromante scritto nel 1984 dall'autore canadese americano William Gibson, Osservatorio Fondazione Prada

3. Sturm&Drang

Sturm&Drang all'Osservatorio Fondazione Prada Milano, un prototipo di ambientazione First Person Shooter (FPS), Osservatorio Fondazione Prada Milano

3. Sturm&Drang

Sturm&Drang all'Osservatorio Fondazione Prada Milano, Tutorial online realizzati per educare gli utenti dei software di produzione CGI

4. Virtual Realms: Videogames Transformed Ricordate la sensazione di entrare in una sala giochi? Il buio, le chiacchiere e la gioia di poter giocare una partita a Tetris su uno schermo colorato e enorme rispetto a quello del Game Boy. Virtual Realms: Videogames Transformed, curata dal Barbican Centre e dal creatore di Tetris Effect e Rez Infinite in carne ed ossa, Tetsuya Mizuguchi, potrebbe regalarvi una simile emozione. La mostra presenta una selezione di videogiochi del XXI secolo come forma d’arte, rendoli installazioni immersive su larga scala. Oltre a Tetsuya e al suo team Enhance, partecipano KOJIMA PRODUCTIONS (creatori di DEATH STRANDING), thatgamecompany (autori di Sky: Children of the Light), David OReilly (artista e creatore di Everything), Tequila Works (i realizzatori di Deadlight e RiME), e Media Molecule (creatori di LittleBigPlanet). La mostra, che ha inaugurato nel Museo di Arte e Scienze di Singapore a Giugno 2021, resterà aperta fino al Gennaio 2022, per poi, ci auguriamo, essere esposta in altri luoghi del mondo.

KOJIMA PRODUCTIONS (game developer) and The Mill (media designer), Connection Wall, 2021. Foto Marina Bay Sands

4. Virtual Realms: Videogames Transformed

Enhance (game developer) e Rhizomatiks (media designer), Resonance, 2021. Foto Marina Bay Sands

4. Virtual Realms: Videogames Transformed

David OReilly (game developer) e onedotzero (media designer) Eye dal vidoegioco EVERYTHING, 2021. Foto Marina Bay Sands

4. Virtual Realms: Videogames Transformed

Tequila Works (game developer) e The Workers (media designer), Book of Sand dal videogioco RiME, 2021. Foto Marina Bay Sands

5. Interspecies Assembly for ART2030 I sifonofori sono invertebrati altamente specializzati che vivono in simbiosi tra loro per assicurare la sopravvivenza della loro colonia. Per capire come affrontare insieme la crisi climatica SUPERFLEX volge lo sguardo ad altre specie, esplorando le profondità marine, così nasce Vertical Migration, un’animazione digitale capace di farci entrare in un processo di ascolto e immedesimazione con una delle maggioranze silenziose che popolano il nostro pianeta. Animata da un simile intento la scultura e opera partecipatoria Interspecies Assembly vuole essere “punto d’incontro per alimentare il dialogo tra le specie” (“meeting point to nurture dialogue between species”), un luogo in cui rallentare e ascoltare. Dopo aver debuttato alla 76° Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, Interspecies Assembly inizia il suo tour mondiale, che la porta in questi giorni al BLOX e al Danish Architecture Center di Copenhagen, dove resterà fino al 28 novembre 2021.

Vertical Migration at the United Nations Headquarters. Foto Lance Gerber, courtesy SUPERFLEX

5. Interspecies Assembly for ART2030

Vertical Migration, SUPERFLEX, 2021. Installation view at Danish Architecture Center (DAC) and BLOX, 2021. Foto Robert Damisch, courtesy SUPERFLEX

5. Interspecies Assembly for ART2030

Interspecies Assembly in Central Park, September 2021. Foto Lance Gerber, courtesy SUPERFLEX

5. Interspecies Assembly for ART2030

Interspecies Assembly, SUPERFLEX, 2021. Vista dell'installazione di Interspecies Assembly nel Danish Architecture Center e BLOX, Copenhagen. Foto Robert Damisch, courtesy SUPERFLEX

6. The Edge Effect: An exploration of cultural collaboration redefining contemporary Italian identity In natura, se due ecosistemi condividono uno spazio liminare ha luogo The Edge Effect, una felice esplosione della biodiversità. Così, nella mostra curata da Chiara Bardelli Nonino e Jordan Andreson, artiste e artisti di una comunità ibrida si incontrano al confine tra localismo e globalizzazione, vastità del digitale e frammentarietà del reale, creando narrazioni identitarie uniche e varie. Andy Picci, Kamilia Kard, ⁠Karol Sudolski lo fanno con animazioni in CGI e modellazioni 3d, Jon Emmony x Del Core, Sam Gregg e Riccardo Maria Chiacchio usano il linguaggio della moda, ⁠Elena Cremona e Isabelle Landicho, Kelly Costigliolo, Rachele Maistrello, Karim El Maktafi, Vashish Soobah, ⁠Marzio Emilio Villa, Alba Zari⁠, scelgono fotografia e poesia per raccontare le loro origini e lo scambio tra culture. Fino al 26 Novembre in Marsèlleria, la galleria milanese di Marsèll.

Marsèll, The Edge Effect . Foto Lorenzo Cappelli

6. The Edge Effect: An exploration of cultural collaboration redefining contemporary Italian identity

Marsèll, The Edge Effect . Foto Lorenzo Cappelli

6. The Edge Effect: An exploration of cultural collaboration redefining contemporary Italian identity

Marsèll, The Edge Effect, Karol Sudolski

6. The Edge Effect: An exploration of cultural collaboration redefining contemporary Italian identity

Marsèll, The Edge Effect . Foto Lorenzo Cappelli

What a time to be alive diceva Drake plagiando il meme, e ancora non aveva visto nulla. Mentre la crisi climatica ci impone di rivedere dalla base la nostra struttura economica e logistica, ma mentre si pensa a come ridurre spostamenti e carbon footprint, l’arte digitale intanto si sovrappone al mercato tradizionale con quello degli NFT, e Zuckerberg promette ai suoi utenti che presto potranno viaggiare nel Metaverso, una sorta di social media in mixed reality, dove visitare mostre e città, cinema e concerti, giocare a bowling e nei casinò virtuali. Eppure siamo già chiusi in casa da due anni, per la pandemia, e le esperienze immersive nei giardini, in campagna o in mare le vorremmo fare davvero, anche col corpo. 
Queste urgenze e contraddizioni emergono anche negli spazi di allestimento artistico: “mentre la tecnologia è in continua evoluzione le pareti delle mostre sono ancora fatte di legno truciolato, colla, viti e vernice bianca”. Così affermano Fredi Fischli e Niels Olsen, dal Dipartimento di Architettura di ETH Zürich, nei cui laboratorio di computergrafica vengono modellate molte delle animazioni di Disney Pixar. 

I due architetti, che nell’ultimo anno si sono impegnati in un progetto espositivo e didattico chiamato Sturm&Drang insieme a un altro architetto, Luigi Alberto Cippini, osservano: “Quando emergono un nuovi ambiti di produzione dell’immagine, come il CGI, gli strumenti tradizionali devono essere messi in discussione”

In molti luoghi del pianeta altre mostre stanno affrontando simili questioni. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO lo fa cercando di riscoprire, letteralmente, il Paradiso Terrestre, attraverso animazioni digitali, AI-art, e altri nuovi e antichi media, Seeing The Invisible ci attrae nei giardini botanici in vari angoli della Terra, usando come esca la realtà aumentata, Virtual Realms apre lo spazio museale ai videogiochi del 21° fornendogli l’interfaccia che meritano, The Edge Effect trae ispirazione dalla biodiversità per mostrare una comunità di artiste e artisti unica e eterogenea, Interspecies Assembly utilizza l’animazione digitale e un’installazione partecipativa per spingerci alla comprensione e all'immedesimazione con altre specie viventi, per capire come forse proprio queste ultime possono indicarci la via, mostrandoci nuovi modelli di progettazione e cooperazione.

  • SPECULUM by the Dutch collective, SMACK, 2019. Courtesy Colección SOLO.
1. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO SPECULUM by the Dutch collective, SMACK, 2019. Courtesy Colección SOLO

Quanti simboli e misteri possono essere contenuti in una singola opera? Nel caso del Giardino delle Delizie (1500-1505) la risposta probabilmente è: infiniti. A pochi passi dal Museo del Prado, che custodisce il celebre trittico di Hieronymus Bosch, Matadero Madrid, in collaborazione con Colección SOLO, ospita una mostra collettiva che “esplode” il fascino inesauribile di quest’opera, attraverso media nuovi e antichi: animazioni digitali, AI-art, installazioni sonore, performance site-specific, pittura e scultura. La mostra vede 15 artisti freschissimi e provenienti da tutto il mondo, tra cui SMACK, Mario Klingemann, Miao Xiaochun, Cassie McQuater, Lusesita, Mu Pan e Cool 3d World. Inaugurata nell’Ottobre 2021, sarà visitabile fino al 27 Febbraio 2021.

1. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO Mario, Klingemann, The Garden of Ephemeral, Details, 2020

1. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO Cool3DWorld, El rey de la vida, 2018

1. The Garden of Earthly Delights: through the artworks of Colección SOLO Carlus Padrissa, La Fura dels Baus En el Jardín de las Delicias, 2021

2. Seeing The Invisible: An augmented reality contemporary art exhibition Mohammed Kazem, Directions (Zero), 2010-2021, Jerusalem Botanical Gardens

Dai giardini delle delizie ai giardini veri e propri… grazie alla realtà aumentata Outset Contemporary Art Fund e Jerusalem Botanical Garden hanno trasformato in spazio espositivo 12 giardini botanici in vari luoghi della Terra tra cui Gerusalemme, Città del Capo, Edimburgo, Melbourne e Tucson. I co-curatori Hadas Maor e Tal Michael Haring, invitano i visitatori a riscoprire simultaneamente l’arte e la natura, ospitando virtualmente 13 artisti internazionali, tra cui Ai Weiwei, Refik Anadol, Isaac Julien CBE e Mel O’Callaghan. Un “ritorno alla natura” che per via della pandemia e della crisi climatica in atto, si rivela più che necessario. Inaugurata a Settembre 2021, la mostra sarà visibile fino al Settembre 2022 e accessibile da tablet o smartphone sulla app Seeing the Invisible, scaricabile su Google Play e App Store.

2. Seeing The Invisible: An augmented reality contemporary art exhibition Ai Wei Wei, Golden Cade, 2021, Edinburgh's Royal Botanic Garden

2. Seeing The Invisible: An augmented reality contemporary art exhibition Sigalit Landau, Salt Stalagmite #1 [Three Bridges], 2021, Royal Botanic Gardens Victoria - Melbourne Botanical Gardens

2. Seeing The Invisible: An augmented reality contemporary art exhibition Isaac Julien, Stones Against Diamonds (Ice Cave) AR, 2015-2021

3. Sturm&Drang  Sturm&Drang Studio nelle aule di ETH Zürich

Nato dalla collaborazione tra Fondazione Prada e gta exhibitions (ETH Zurich), Sturm&Drang è “una mostra in cui passare in rassegna e investigare alcune delle principali problematiche legate alla Computer-generated imagery”, svelando i set e i preset della produzione in CGI,  come afferma il co-curatore Luigi Alberto Cippini (Armature Globale), ma è anche “più che una mostra” come aggiungono i co-curatori Fredi Fischli e Niels Olsen (gta exhibitions). Il progetto sta coinvolgendo diverse realtà, tra cui studenti, architetti, artisti e insegnanti, contribuendo a formare una comunità e una disciplina ancora verde. Nato durante la serie di masterclass online Sturm&Drang Studio, è andato avanti con la appena conclusa mostra a Prada Aoyama Tokyo, quella allestita a Settembre all’Osservatorio Fondazione Prada, visitabile fino al 23 gennaio 2022, e in futuro si sposterà a Zurigo.

3. Sturm&Drang Sturm&Drang all'Osservatorio Fondazione Prada Milano,uUn set in CGI e un omaggio al romanzo di fantascienza Neuromante scritto nel 1984 dall'autore canadese americano William Gibson, Osservatorio Fondazione Prada

3. Sturm&Drang Sturm&Drang all'Osservatorio Fondazione Prada Milano, un prototipo di ambientazione First Person Shooter (FPS), Osservatorio Fondazione Prada Milano

3. Sturm&Drang Sturm&Drang all'Osservatorio Fondazione Prada Milano, Tutorial online realizzati per educare gli utenti dei software di produzione CGI

4. Virtual Realms: Videogames Transformed KOJIMA PRODUCTIONS (game developer) and The Mill (media designer), Connection Wall, 2021. Foto Marina Bay Sands

Ricordate la sensazione di entrare in una sala giochi? Il buio, le chiacchiere e la gioia di poter giocare una partita a Tetris su uno schermo colorato e enorme rispetto a quello del Game Boy. Virtual Realms: Videogames Transformed, curata dal Barbican Centre e dal creatore di Tetris Effect e Rez Infinite in carne ed ossa, Tetsuya Mizuguchi, potrebbe regalarvi una simile emozione. La mostra presenta una selezione di videogiochi del XXI secolo come forma d’arte, rendoli installazioni immersive su larga scala. Oltre a Tetsuya e al suo team Enhance, partecipano KOJIMA PRODUCTIONS (creatori di DEATH STRANDING), thatgamecompany (autori di Sky: Children of the Light), David OReilly (artista e creatore di Everything), Tequila Works (i realizzatori di Deadlight e RiME), e Media Molecule (creatori di LittleBigPlanet). La mostra, che ha inaugurato nel Museo di Arte e Scienze di Singapore a Giugno 2021, resterà aperta fino al Gennaio 2022, per poi, ci auguriamo, essere esposta in altri luoghi del mondo.

4. Virtual Realms: Videogames Transformed Enhance (game developer) e Rhizomatiks (media designer), Resonance, 2021. Foto Marina Bay Sands

4. Virtual Realms: Videogames Transformed David OReilly (game developer) e onedotzero (media designer) Eye dal vidoegioco EVERYTHING, 2021. Foto Marina Bay Sands

4. Virtual Realms: Videogames Transformed Tequila Works (game developer) e The Workers (media designer), Book of Sand dal videogioco RiME, 2021. Foto Marina Bay Sands

5. Interspecies Assembly for ART2030 Vertical Migration at the United Nations Headquarters. Foto Lance Gerber, courtesy SUPERFLEX

I sifonofori sono invertebrati altamente specializzati che vivono in simbiosi tra loro per assicurare la sopravvivenza della loro colonia. Per capire come affrontare insieme la crisi climatica SUPERFLEX volge lo sguardo ad altre specie, esplorando le profondità marine, così nasce Vertical Migration, un’animazione digitale capace di farci entrare in un processo di ascolto e immedesimazione con una delle maggioranze silenziose che popolano il nostro pianeta. Animata da un simile intento la scultura e opera partecipatoria Interspecies Assembly vuole essere “punto d’incontro per alimentare il dialogo tra le specie” (“meeting point to nurture dialogue between species”), un luogo in cui rallentare e ascoltare. Dopo aver debuttato alla 76° Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, Interspecies Assembly inizia il suo tour mondiale, che la porta in questi giorni al BLOX e al Danish Architecture Center di Copenhagen, dove resterà fino al 28 novembre 2021.

5. Interspecies Assembly for ART2030 Vertical Migration, SUPERFLEX, 2021. Installation view at Danish Architecture Center (DAC) and BLOX, 2021. Foto Robert Damisch, courtesy SUPERFLEX

5. Interspecies Assembly for ART2030 Interspecies Assembly in Central Park, September 2021. Foto Lance Gerber, courtesy SUPERFLEX

5. Interspecies Assembly for ART2030 Interspecies Assembly, SUPERFLEX, 2021. Vista dell'installazione di Interspecies Assembly nel Danish Architecture Center e BLOX, Copenhagen. Foto Robert Damisch, courtesy SUPERFLEX

6. The Edge Effect: An exploration of cultural collaboration redefining contemporary Italian identity Marsèll, The Edge Effect . Foto Lorenzo Cappelli

In natura, se due ecosistemi condividono uno spazio liminare ha luogo The Edge Effect, una felice esplosione della biodiversità. Così, nella mostra curata da Chiara Bardelli Nonino e Jordan Andreson, artiste e artisti di una comunità ibrida si incontrano al confine tra localismo e globalizzazione, vastità del digitale e frammentarietà del reale, creando narrazioni identitarie uniche e varie. Andy Picci, Kamilia Kard, ⁠Karol Sudolski lo fanno con animazioni in CGI e modellazioni 3d, Jon Emmony x Del Core, Sam Gregg e Riccardo Maria Chiacchio usano il linguaggio della moda, ⁠Elena Cremona e Isabelle Landicho, Kelly Costigliolo, Rachele Maistrello, Karim El Maktafi, Vashish Soobah, ⁠Marzio Emilio Villa, Alba Zari⁠, scelgono fotografia e poesia per raccontare le loro origini e lo scambio tra culture. Fino al 26 Novembre in Marsèlleria, la galleria milanese di Marsèll.

6. The Edge Effect: An exploration of cultural collaboration redefining contemporary Italian identity Marsèll, The Edge Effect . Foto Lorenzo Cappelli

6. The Edge Effect: An exploration of cultural collaboration redefining contemporary Italian identity Marsèll, The Edge Effect, Karol Sudolski

6. The Edge Effect: An exploration of cultural collaboration redefining contemporary Italian identity Marsèll, The Edge Effect . Foto Lorenzo Cappelli