Con il titolo “One day we were all fish and the earth’s belly” (“Una volta eravamo tutti pesci e l’ombelico della terra”) la mostra popola la Goodman Gallery a Johannesburg di installazioni di Ernesto Neto che occupano l’intero spazio: opere realizzate in tessuto che rispondono all’interesse dell’artista per il legame tra corpo e ambiente naturale circostante. La scultura centrale – Um dia todos fomos peixes, “Una volta eravamo tutti pesci” – è un immersivo benvenuto nell’atrio, fatto di tramature azzurre che profumano di aromi speziati. Qui il visitatore è invitato a inserirsi nell’ambiente esplorandolo con i sensi del tatto, della vista e dell’odorato. L’opera, ispirata all’oceano che sempre affascina l’artista, ricorda l’onnipresente legame dell’umanità con l’acqua. Memoria del flusso delle correnti, invita a sdraiarsi, ad aspirare gli aromi, a meditare e a ricollegarsi, “come in un vortice, al tempo in cui eravamo tutti pesci”, per usare le parole di Neto.
Le opere sensoriali di Ernesto Neto vanno in Africa
La prima personale africana dell’artista brasiliano Ernesto Neto, alla Goodman Gallery di Johannesburg, apre la prospettiva a una riflessione sulla natura dell’energia vitale.
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- Tracy Lynn Chemaly
- 05 gennaio 2019
- Johannesburg
- mostra
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Courtesy Galeríe Elba Benítez & Goodman Gallery
Mentre Um dia todos fomos peixes è già stato presentato in una mostra, The earth’s belly è una nuova serie di opere, che creano un inedito ambiente tridimensionale di tessuti africani e brasiliani. Un dialogo sul modo in cui le culture si sviluppano e si trasformano nella globalizzazione e nello scambio, che – pur continuando a mantenere dei collegamenti – mima con l’intreccio delle sue forme organiche la rete di radici, terreno e animali della terra, suggerendone l’onnipresente energia. Neto intende le sue installazioni come opere in risonanza con le vibrazioni del terreno, che quindi stimolano i tre centri energetici fondamentali del corpo: il chakra hāra, il chakra maṇipūra e il chakra della radice. È prevedibile che i visitatori all’uscita si sentano abbastanza rilassati.
- One day we were all fish and the earth’s belly
- Ernesto Neto
- Goodman Gallery
- fino al 18 gennaio 2019
- 163 Jan Smuts Ave, Parkwood, Johannesburg