Nel progetto Memoria del salitre, la fotografa Francesca Ióvene esplora alcuni villaggi operai abbandonati nel deserto di Atacama. Costruiti attorno a miniere di salnitro ormai dismesse, gli insediamenti avevano forme particolari, simili ai centri rinascimentali europei. L’autrice parte da María Elena, unico villaggio di minatori ancora vissuto, per esplorare un paesaggio complesso e vivo e comporre una narrazione soggettiva.
“Considero le peculiarità del luogo come caratteristiche di un corpo umano. Nelle mie fotografie è come se il deserto ha un suo stato d’animo, ogni volta diverso e mutevole: a volte respingente, a volte desolante, a volte bellissimo,” racconta Francesca Ióvene.